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Viadotto della Magliana: ennesimo rinvio nel silenzio

Dall’amministrazione nessuno parla, così due quadranti sono ancora sotto scacco per la sostituzione di 200 metri di guard rail

Tratto da Urlo n.165 Febbraio 2019

EUR MAGLIANA – Ancora una scadenza saltata. Per intervenire su un tratto di circa 200 metri i cittadini stanno subendo disagi da quest’estate, quando sono partiti i lavori di messa in sicurezza in direzione Fiumicino. La prima data di conclusione prevista (addirittura 15 settembre) è stata disattesa, come anche le successive 6 (30 ottobre, 6 novembre, 29 novembre, 1 dicembre, 31 gennaio, 5 febbraio), con l’Assessora capitolina ai Lavori Pubblici, Margherita Gatta, che solo il 3 dicembre aveva ammesso i ritardi e parlato di penali nei confronti della ditta. Fortunatamente il 17 dicembre qualcosa si è mosso, con l’ingombro del cantiere che è stato ridotto, aumentando lo spazio a disposizione per il passaggio dei veicoli, ma restano ancora i new jersey a restringere la carreggiata, in attesa che alla ditta venga consegnata un’ultima sezione del corrimano ancora da installare.

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DOMANDE SENZA RISPOSTA – I motivi dei continui slittamenti sono stati (parzialmente) spiegati dal Simu durante la Commissione capitolina Controllo e Garanzia del 7 gennaio scorso. In quell’occasione si è venuti a conoscenza che la ditta starebbe pagando circa 700 euro al giorno di penali (presumibilmente a partire dal 6 dicembre scorso) per i ritardi dovuti all’inadempienza del fornitore dei corrimano da installare.
Seppure questi fondi ci sembrano pochi per rimborsare il disagio sostenuto in questi mesi dai cittadini, abbiamo voluto chiedere (e al momento attendiamo risposta) agli assessorati e alle varie commissioni competenti, se questi fondi verranno o meno impiegati su progettualità relative alla mobilità del quadrante. Intanto resta il mistero, a cui nessuno dell’amministrazione, né pubblicamente, né in risposta a nostre richieste, ha mai dato delucidazione, circa i veri motivi che hanno fatto ritardare la chiusura del cantiere di circa 5 mesi, a prescindere dalla vicenda della ritardata fornitura, dal momento che le penali sono calcolate solo dai primi di dicembre. Ricordiamo che i lavori dovevano terminare il 15 settembre, quindi la domanda è: cosa è successo negli oltre 2 mesi e mezzo tra il 15 settembre e il 6 dicembre? Chi ripagherà la cittadinanza e gli automobilisti per questi clamorosi ritardi? Il silenzio dell’amministrazione è assordante.

TUTTI COINVOLTI – Così anche la nuova scadenza del 5 febbraio è saltata e, al momento in cui scriviamo, i new jersey non sono ancora stati rimossi. Per quanto ne sappiamo, la ditta starebbe ancora pagando le penali al Comune. Ma un’altra questione salta agli occhi: possibile che questi 700 euro giornalieri di penale non aumentino con il passare del tempo? All’aumentare e al perdurare del disagio per i cittadini non dovrebbero crescere anche gli importi a carico di chi queste criticità le ha generate? Inoltre, è possibile che si debba arrivare a questo punto senza la volontà o la possibilità di stralciare un contratto e rivolgersi altrove per concludere questi interventi? Come si possono lasciare due quadranti di città e una strada di collegamento con l’Aeroporto di Fiumicino sotto scacco per colpa di incredibili e ingiustificate inadempienze di una ditta o di un fornitore? Queste domande, a fronte del disagio che tanti cittadini stanno subendo da settembre, sembrano inutili ed effimere a fronte dell’assoluta gravità di una gestione della cosa disinteressata e inaccettabile. Ma la cosa più grave è che la risposta a questi interrogativi, che sarebbe il minimo da fare, per rispetto della cittadinanza, non arriva da nessuno, dopo mesi di nostre richieste al riguardo. Che dicono l’Assessora alle Infrastrutture, Gatta, e il Presidente della Commissione Lavori Pubblici, competenti in materia? Perché nessuno parla? La Sindaca Raggi è al corrente? I consiglieri territoriali stanno facendo pressioni sul Comune? A questo punto, dopo quasi 6 mesi, tutti sono coinvolti in questa vergogna, nessuno escluso.

Luca Migliorati