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Viadotto Magliana: sei mesi di cantiere si concludono con un post su Facebook

Ora la preoccupazione è tutta per la gestione dei prossimi interventi sul Ponte della Magliana

Tratto da Urlo n.166 Marzo 2019

EUR-MAGLIANA – Finalmente i tanti automobilisti che ogni giorno percorrono il Viadotto possono tirare un sospiro di sollievo per la conclusione dei lavori. Ma basta il pensiero dei prossimi interventi sul Ponte della Magliana, previsti entro il 2019, per ritogliere il fiato ai cittadini dei quadranti sud e ovest di Roma e ai pendolari che ogni giorno arrivano in città dalla Roma-Fiumicino.

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IL POST DELLA SINDACA – Il 16 febbraio sono finalmente stati rimossi gli ultimi rimasugli del cantiere per i lavori di sostituzione del guard rail sul Viadotto della Magliana. Un restringimento che dallo scorso agosto ha reso non facile la vita dei tanti automobilisti che percorrono ogni giorno questa importante arteria. Ritardi che hanno messo sotto scacco un’intera area della città, senza che il Campidoglio si facesse parte attiva per rassicurare la popolazione sull’andamento dei lavori. A dare notizia della rimozione degli ultimi “strascichi” del cantiere è stata la Sindaca Virginia Raggi in un post su Facebook: “Da questa mattina – 16 febbraio, ndr – sono di nuovo aperte entrambe le corsie in direzione Fiumicino del Viadotto Della Magliana – si legge nel post – È stato dunque eliminato il restringimento necessario per l’installazione delle barriere di sicurezza stradale. I lavori sono finalmente terminati e abbiamo portato a termine un intervento molto atteso da cittadini e automobilisti”. Lavori che pur essendo necessari (e forse anche attesi), hanno causato problemi tali da rendere quasi ridicolo un post trionfalistico. Fortunatamente la prima cittadina non ha completamente glissato sui tanti (troppi) ritardi in questa vicenda: “Il ritardo per la riapertura del Viadotto è imputabile all’impresa che ha eseguito i lavori, che non ha rispettato il cronoprogramma prefissato e che verrà invitata a pagare le penali previste dal contratto – e ancora – Il Viadotto torna a essere completamente fruibile: così si eviteranno code e inutili attese. Sono stati sistemati e adeguati alla normativa vigente i guard rail, che erano fortemente danneggiati. Sono stati inoltre ripristinati il manto stradale e la segnaletica”.

DOMANDE SENZA RISPOSTA – Nonostante il post della Sindaca resta l’amaro in bocca per le tante domande senza risposta su una vicenda che continua ad avere dell’incredibile. È mai possibile che il ritardo nella consegna di una fornitura (una sezione del guard rail) a una ditta privata possa causare rinvii di tale entità? Inoltre, a quanto ammontano le penali pagate (speriamo) dalla stessa ditta? Ma soprattutto, come mai non si è fornita una comunicazione precisa e puntuale? L’assunzione delle responsabilità da parte del Comune avrebbe sicuramente fatto vivere e superare meglio i disagi ai cittadini, mentre l’assenza di informazioni, e i continui rinvii della chiusura dei cantieri, non hanno fatto altro che alimentare l’esasperazione.

I PROSSIMI INTERVENTI – Tutte queste domande assumono importanza soprattutto in vista degli interventi previsti sulla stessa area. Non bisogna dimenticare infatti che nei prossimi mesi dovrebbero prendere avvio lavori molto più complessi sulla struttura stessa del Ponte della Magliana (a poche decine di metri dal luogo dell’ultimo cantiere). Il bando da circa 1 milione e mezzo di euro è stato lanciato all’inizio dell’anno ed entro il 2019 dovrebbero partire le cantierizzazioni. Le tempistiche per realizzare questi interventi sono state stimate in 150 giorni. “Le operazioni da eseguire per i lavori – si evince dalla relazione del progetto esecutivo – sono state pensate in modo tale da avere la minima interruzione del traffico”. A quanto si apprende, le lavorazioni, per quanto possibile, saranno effettuate lasciando sempre una corsia disponibile per il transito dei mezzi privati, che quindi subiranno comunque un nuovo restringimento. “Le uniche lavorazioni che prevedono la chiusura totale della sede stradale sono quelle di sollevamento e abbassamento degli impalcati per la sostituzione dei dispositivi di appoggio – si legge ancora nella relazione – Il rifacimento della sovrastruttura stradale è stato previsto separatamente sulle due carreggiate e sarà eseguito in due notti successive durante le quali sarà chiuso il traffico sulla carreggiata di interesse. Oltre a questi 4 giorni non consecutivi non sono previste altre chiusure totali”. Inoltre, “nelle fasi che prevedono la demolizione delle zone nelle vicinanze dei giunti è stata prevista una rampa in acciaio per consentire comunque il passaggio delle vetture durante l’esecuzione dei lavori”. Naturalmente davanti a un intervento così complesso i cittadini temono il peggio. Soprattutto se per la sostituzione di pochi metri di guard rail ci sono voluti circa sei mesi. Non è ancora certa la data di cantierizzazione, né se questa verrà fatta coincidere con il periodo estivo. Di certo la speranza è che in questo caso la vicenda venga trattata in maniera diversa, non nascondendosi dietro i dipartimenti e, come minimo, mettendoci la faccia fin dal primo momento.

Luca Migliorati