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ZTL: per Verdi e Sinistra il piano di Gualtieri è da rivedere

La lettera indirizzata al Sindaco: “Troviamo una soluzione insieme per tutelare la salute e senza penalizzare chi è a basso reddito”

ROMA – Non sono solo gli esponenti del centrodestra e delle opposizioni a criticare il Sindaco Gualtieri e le decisioni messe nero su bianco riguardo i nuovi divieti in Fascia Verde a partire dal prossimo novembre. È infatti una nota firmata da tanti esponenti di Verdi e Sinistra Civica Ecologista a chiedere al primo cittadino un passo indietro, nell’ottica di trovare soluzioni condivise con la cittadinanza. “Troviamo una soluzione – esordiscono nella lettera – Insieme, per tutelare la salute e senza penalizzare chi è a basso reddito”.

I FIRMATARI

Sono in tanti ad aver firmato la missiva indirizzata al Sindaco Gualtieri, tra loro il consigliere regionale Claudio Marotta, quelli della Città Metropolitana, Roberto Eufemia e Alessio Pascucci, oltre ai consiglieri capitolini Nando Bonessio, Michela Cicculli e Alessandro Luparelli. Non manca la firma del presidente del Municipio VIII, Amedeo Ciaccheri, così come quelle dei consiglieri municipali e assessori Emanuela Ammerata, Paola Angelucci, Luca Blasi, Danilo Borrelli, Simone Colafranceschi, Carla Corciulo Cortibelli, Giulio Corrente, Valerio Facchinelli, Simone Filomena, Giovanni Forti, Lorenzo Giardinetti, Fabio Magrini, Daniela Marianello, Michele Marini, Giulio Marrocchini, Maurizio Mattana, Alessandro Morlupo, Iacopo Nunziato, Adriana Rosasco, Maya Vetri, Francesca Vetrugno e Enrico Zulli.

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RISCALDAMENTI E MEZZI PUBBLICI

Per gli esponenti di Verdi e Sinistra “L’attuale piano, infatti, rischia di aumentare enormemente la distanza tra la cittadinanza e le ragioni della transizione ecologica”. La necessità, aggiungono è quella di partire “dai sistemi di riscaldamento civili ed industriali obsoleti e non solo sulla mobilità urbana”. Senza dimenticare che insieme a queste misure non può non esserci “miglioramento necessario dei trasporti, che oggi sono insufficienti soprattutto fuori dai margini della fascia verde, è anche importante chiarire da subito, senza ambiguità, come sia possibile che la conversione dell’alimentazione propria auto con un impianto a GPL o a metano non sia più ritenuta compatibile al nuovo piano”.

I COSTI DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA

Nella lettera si parla anche dei necessari incentivi da rivolgere principalmente alle fasce più deboli della popolazione, senza dimenticare che, in molti casi, a soffrire di questa decisione saranno soprattutto i residenti dei comuni limitrofi la Capitale. Costretti, loro malgrado, al pendolarismo verso il posto di lavoro e i servizi. “Il piano – affermano – va assolutamente migliorato coniugando sostenibilità ambientale e sociale: due aspetti che devono procedere insieme e non contrastarsi – e ancora – I costi e gli effetti della conversione ecologica, che noi per primi vogliamo realizzare, non possono e non devono abbattersi sulla fascia di popolazione con un reddito basso o medio”.

LeMa

(foto di repertorio)