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    Stadio della Roma: consegnato il progetto a Comune e Regione

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    Dopo l’ok del Campidoglio la palla passa in Regione per l’approvazione definitiva

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    CONSEGNATO IL PROGETTO – Settantadue scatoloni, praticamente una un’intera stanza di 25 metri quadri. È questo il volume che occupano i documenti relativi al progetto del Nuovo Stadio della Roma, consegnati nella mattinata di ieri al Dipartimento Attuazione Urbanistica di Roma Capitale e alla Regione Lazio. La documentazione è stata presentata anche in formato elettronico, con oltre 3.500 disegni progettuali e più di 50.000 pagine di relazioni specialistiche. Le integrazioni, come molti ricorderanno, erano state richieste dal Comune di Roma il 5 agosto 2015, in modo da poter dichiarare il progetto come ‘definitivo’ e far procedere l’iter amministrativo. Alcune indiscrezioni, ancora tutte da verificare, parlano di una Curva Sud da 14mila posti, mentre le cubature complessive (974mila metri cubi) sarebbero rimaste invariate, così come la spesa per le opere pubbliche: 320 milioni di euro sul totale stimato di 1 miliardo e mezzo di euro.

     

    IL PROGETTO DEFINITIVO – Il dossier sul nuovo Stadio è frutto del lavoro congiunto di oltre 500 specialisti, tra ingegneri, architetti e consulenti appartenenti a più di 50 studi professionali nazionali e internazionali. I numeri riguardanti la documentazione progettuale sono ben diversi rispetto a quanto presentato in precedenza dalle società proponenti: sole 7041 pagine e 567 allegati tra tavole, grafici e disegni. A quanto si apprende, a corredo del progetto, è stata inserita una guida per districarsi tra le integrazioni richieste dal Comune, assieme alla certificazione di una società esterna (la Inarcheck) che ha verificato l’aderenza della nuova progettazione con tutti i requisiti di legge.

    DALLA SOCIETÀ – “Questo è un giorno importante per lo Stadio della Roma e per il Progetto Tor di Valle – commenta James Pallotta, Presidente As Roma – Il progetto apporterà un significativo impatto economico e sociale per la squadra, per i tifosi, per la Città e per il Paese. Per finalizzare la documentazione è stato fatto un lavoro incredibile, adesso aspettiamo di poter muovere il prossimo passo e costruire uno stadio di cui Roma potrà andare fiera”. Dal Managing Director di Stadio della Roma, David Ginsberg, arrivano rassicurazioni su investimenti e posti di lavoro: “La consegna della documentazione del progetto segna un momento storico per l’Italia e la Capitale. Il Progetto Tor di Valle creerà nuovi posti di lavoro sul territorio, promuovendo e attraendo investimenti stranieri nei prossimi anni”. Soddisfazione anche da Luca Parnasi: “È un giorno importante e di grande soddisfazione. Ringrazio tutti i team e i professionisti che hanno contribuito a realizzarlo. È la dimostrazione di come, anche nella nostra città, si possano immaginare e sviluppare idee di qualità in modo da poter attrarre sia rinomati talenti sia investitori di caratura internazionale. Abbiamo voluto un progetto all’avanguardia sotto tutti gli aspetti, in primo luogo quello ambientale – conclude – Vogliamo proiettare Roma verso una nuova fase di lavoro e di crescita, avvicinandola sensibilmente alle altre capitali d’Europa”.

    I PROSSIMI PASSAGGI – Con la presentazione delle integrazioni si sblocca l’iter amministrativo fermo da tempo. Ora il Comune di Roma dovrà valutare se quanto presentato dai proponenti assolva tutti gli obblighi di legge, prima di confermare il Pubblico Interesse dell’opera. Una volta ottenuto il benestare del Campidoglio (in circa 30 giorni), la palla passerà in Regione, dove si avranno a disposizione 180 giorni per decidere sul progetto. “La Regione Lazio resta ora in attesa della conferma del ‘pubblico interesse’ da parte di Roma Capitale per avviare, come prevedono le disposizioni normative, la Conferenza dei servizi, dando piena e trasparente pubblicità a tutte le fasi dell’iter amministrativo – si legge in una nota della Pisana – Inoltre è già insediato, come già comunicato negli scorsi mesi, l’Ufficio di scopo predisposto presso la Direzione regionale Urbanistica a cui è stata attribuita la responsabilità del procedimento”.

    LE COMPETENZE DEL COMMISSARIO – Non manca la nota discorde proveniente dal territorio del Municipio IX, dove dovrebbe sorgere il nuovo Stadio. A parlare di incongruenza nel comportamento del Commissario Tronca è il consigliere democratico uscente, ricandidato al consiglio municipale, Alessandro Lepidini: “Il commissario Tronca ha annunciato che intende fare ogni sforzo per dare il via libera del Campidoglio al progetto del nuovo Stadio della Roma, prima dell’insediamento del nuovo sindaco della Capitale. Parliamo di una speculazione di enormi dimensioni e della conseguente devastazione di un’area naturalistica di straordinario pregio – spiega Lepidini, da giorni impegnato in una battaglia per la firma dei piani di recupero di due toponimi periferici – È sconcertante che il commissario Tronca dal 16 marzo non abbia trovato il tempo di adottare i piani di recupero per la riqualificazione della periferia del IX Municipio, (Santa Fumia e Via Ardeatina-Villa Balbotti), ma s’impegni in tempi record a dare l’ok per la trasmissione alla Regione ad un progetto dalla gigantesca mole di documentazione da esaminare. Evidentemente – conclude – il tanto decantato perimetro delle competenze nel regime commissariale è a completa discrezione del Commissario, il quale dovrebbe spiegare perchè tutti i toponimi di riqualificazione delle periferie romane sono fermi da mesi, mentre per lo stadio della Roma e la pesante speculazione che lo accompagna, si è pronti a fare gli straordinari quando la documentazione è arrivata solo ieri, dopo oltre un anno di attesa”.

    Leonardo Mancini