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    Stadio della Roma: consegnato il progetto definitivo a Comune e Regione

    stadio per miniatura copertina 136

    Dopo l’ok del Campidoglio, la palla passerà in Regione per l’approvazione definitiva in 180 giorni

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    Tratto da Urlo n.136 giugno 2016

    TOR DI VALLE – Settantadue scatoloni, praticamente un’intera stanza di 25 metri quadri. È questo il volume che occupano i documenti relativi al progetto del Nuovo Stadio della Roma e del business park annesso, consegnati nella mattinata dello scorso 30 maggio al Dipartimento Attuazione Urbanistica di Roma Capitale e alla Regione Lazio. La documentazione è stata presentata anche in formato elettronico, con oltre 3.500 disegni progettuali e più di 50.000 pagine di relazioni specialistiche. Le integrazioni, come molti ricorderanno, erano state richieste dal Comune di Roma il 5 agosto 2015, in modo da poter dichiarare il progetto come “definitivo” e far procedere l’iter amministrativo. Alcune indiscrezioni, ancora tutte da verificare, parlano di una Curva Sud da 14mila posti, mentre le cubature complessive (974mila mc) sarebbero rimaste invariate, così come la spesa per le opere pubbliche: 320 milioni di euro sul totale stimato di 1 miliardo e mezzo di euro. Il dossier sul nuovo Stadio è frutto del lavoro congiunto di oltre 500 specialisti, tra ingegneri, architetti e consulenti appartenenti a più di 50 studi professionali nazionali e internazionali.

    I numeri riguardanti la documentazione progettuale sono ben diversi rispetto a quanto presentato in precedenza dalle società proponenti: 7041 pagine e 567 allegati tra tavole, grafici e disegni. A quanto si apprende, a corredo del progetto, è stata inserita una guida per districarsi tra le integrazioni richieste dal Comune, assieme alla certificazione di una società esterna (la Inarcheck) che ha verificato l’aderenza della nuova progettazione con tutti i requisiti di legge. “Questo è un giorno importante per lo Stadio della Roma e per il Progetto Tor di Valle – commenta James Pallotta, Presidente AS Roma – Il progetto apporterà un significativo impatto economico e sociale per la squadra, per i tifosi, per la città e per il Paese. Per finalizzare la documentazione è stato fatto un lavoro incredibile, adesso aspettiamo di poter muovere il prossimo passo e costruire uno stadio di cui Roma potrà andare fiera”. Dal Managing Director di Stadio della Roma, David Ginsberg, arrivano rassicurazioni su investimenti e posti di lavoro: “La consegna della documentazione del progetto segna un momento storico per l’Italia e la Capitale. Il Progetto Tor di Valle creerà nuovi posti di lavoro sul territorio, promuovendo e attraendo investimenti stranieri nei prossimi anni”. Soddisfazione anche da Luca Parnasi: “È un giorno importante e di grande soddisfazione. Ringrazio tutti i team e i professionisti che hanno contribuito a realizzarlo. È la dimostrazione di come, anche nella nostra città, si possano immaginare e sviluppare idee di qualità in modo da poter attrarre sia rinomati talenti che investitori di caratura internazionale. Abbiamo voluto un progetto all’avanguardia sotto tutti gli aspetti, in primo luogo quello ambientale – conclude – Vogliamo proiettare Roma verso una nuova fase di lavoro e di crescita, avvicinandola sensibilmente alle altre Capitali d’Europa”.

    Con la presentazione delle integrazioni si sblocca l’iter amministrativo fermo da tempo. Ora il Comune di Roma dovrà valutare se quanto presentato dai proponenti assolva tutti gli obblighi di legge, prima di confermare il Pubblico Interesse dell’opera. Una volta ottenuto il benestare del Campidoglio (in circa 30 giorni), la palla passerà in Regione, dove si avranno a disposizione 180 giorni per decidere sul progetto. “La Regione Lazio resta ora in attesa della conferma del “pubblico interesse” da parte di Roma Capitale per avviare, come prevedono le disposizioni normative, la Conferenza di servizi, dando piena e trasparente pubblicità a tutte le fasi dell’iter amministrativo – si legge in una nota della Pisana – Inoltre è già insediato, come già comunicato negli scorsi mesi, l’Ufficio di scopo predisposto presso la Direzione regionale Urbanistica a cui è stata attribuita la responsabilità del procedimento”.

    Resta ancora da chiarire se sia stato dato seguito a tutte le richieste del Comune e, non fosse mai, a quelle dei cittadini. Tra le tante, lo sviluppo della mobilità dell’area, con il “raddoppio” della via del Mare e dell’Ostiense nel solo tratto prospicente allo Stadio, oppure la trasformazione della Roma-Lido in una metropolitana. Dopo lo stop al progetto del fioccamento della linea B, che avrebbe portato un nuovo capolinea a Tor di Valle, duplicando i tempi di attesa sulle corse metro, la possibilità prospettata è infatti quella della riqualificazione dell’intera Roma-Lido. Un intervento sul quale nei mesi scorsi si erano affacciate società d’oltralpe, ma sul quale la Regione Lazio, proprietaria della linea, potrebbe voler intervenire in prima persona, come più volte affermato da Nicola Zingaretti e dalla sua Giunta. È certo che il destino del nuovo impianto, e del business park annesso, non potrà non tener conto di queste criticità, sicuramente al vaglio della Regione nei prossimi mesi. Inoltre, anche se probabilmente ormai solo in piccola parte, bisognerà capire quale sarà il ruolo giocato dal nuovo inquilino del Campidoglio sulla questione, dopo che il 19 giugno i cittadini esprimeranno la loro scelta. Non dimenticando che proprio lo Stadio, assieme all’eventuale organizzazione delle Olimpiadi, sono gli argomenti che più stanno tenendo banco nella campagna elettorale dei due candidati in vista del ballottaggio.

    Leonardo Mancini