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    Stadio della Roma: il progetto definitivo entro il 15 giugno

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    La società rassicura l’amministrazione: “Progetti complessi per cui serve molto tempo”

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    Tratto da Urlo n.124 aprile 2015

    TOR DI VALLE – I tanti che nei mesi scorsi hanno dato il nuovo Stadio della Roma come “cosa fatta”, se non si sono ancora ricreduti, iniziano a nutrire qualche dubbio, perlomeno sui tempi di realizzazione. L’iter amministrativo rallenta. Dopo l’approvazione in Consiglio Capitolino del 22 dicembre scorso, sarebbe dovuto arrivare il progetto che, dopo un veloce passaggio in Campidoglio, sarebbe dovuto approdare in Regione per la definitiva approvazione in 90 giorni. Sono passati circa tre mesi e non solo il progetto non è ancora arrivato alla Pisana, ma ancora lo si aspetta in Consiglio Comunale. La preoccupazione sui ritardi si è fatta sentire nelle scorse settimane. Tanto che Mark Pannes, membro del CdA della società, è volato nella Capitale direttamente dal Texas per rassicurare l’amministrazione sulla volontà di procedere con la progettazione definitiva. “Non esistono problemi, sono progetti complessi per cui serve molto tempo – avrebbe affermato Pannes – Noi continuiamo a rimanere in corsa e in linea con i tempi. Le difficoltà? Non vogliamo costruire un singolo impianto ma un ecosistema che deve rispettare l’ambiente: questo lo sapevamo dall’inizio”. Alle affermazioni di Pannes fa eco la nota del Sindaco Marino che parla dei tempi di realizzazione: “Abbiamo ricevuto informazioni e chiarimenti sullo stato di avanzamento del progetto definitivo dello Stadio della Roma che riguarda l’area di Tor di Valle – scrive Marino in una nota – La società si è impegnata a consegnare entro il 15 giugno l’intero progetto comprendente lo stadio, le infrastrutture necessarie e gli altri edifici. Si è trattato di un incontro positivo e proficuo”. Il passaggio in Comune potrebbe quindi avvenire a cavallo delle ferie estive, per passare in Regione tra luglio e agosto. Dopo i novanta giorni per la Conferenza di servizi regionale, se il progetto venisse recepito senza modifiche, si arriverebbe a posare la prima pietra dello Stadio tra la fine del 2015 e l’inizio del 2016. Ad allungare i tempi potrebbero concorrere i sondaggi idrogeologici, utili a comprendere il tipo di lavoro di fondamenta da mettere in piedi, assieme alle dovute valutazioni di impatto ambientale. Senza dimenticare l’andamento del procedimento fallimentare della Sais, ex proprietaria del terreno di Tor di Valle venduto alla Eurnova del Gruppo Parnasi.
    Rimangono quindi i problemi legati alle cubature, alla vicinanza con il fiume Tevere e anche alla mobilità, con la possibilità dello sdoppiamento della metro B fino a Tor di Valle in alternativa alla riqualificazione della Roma-Lido. Insomma le difficoltà esistono e sul progetto anche cittadinanza e comitati si sono più volte dichiarati contrari. Come nell’incontro nel Centro Anziani di Decima in via Roberto Lordi, dove l’Assessore alla Trasformazione Urbanistica di Roma Capitale, Giovanni Caudo, ha chiarito la posizione dell’amministrazione dichiarando che al momento non esistono “tempi certi”. Caudo ha spiegato che si è ancora fermi all’approvazione della Delibera del dicembre scorso e si attende di capire se i proponenti accetteranno i paletti imposti dal Campidoglio. Il tema rimane quindi quello dell’economicità del progetto, soprattutto in funzione di tutti i vincoli inseriti nelle osservazioni del Comune. “L’amministrazione comunale utilizzerà tutti gli strumenti di carattere organizzativo per poter gestire tutto – ha detto l’Assessore – qualora si faccia, perché attualmente non si sa neanche se si farà”. Si attende quindi la metà di giugno per capire se le tempistiche riportate dal Sindaco Marino verranno rispettate dalla Società e se i lavori di edificazione potranno rispettare le scadenze fino ad oggi annunciate.

    Leonardo Mancini