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Continua il dibattito sul futuro del Forlanini

Si moltiplicano le azioni volte alla tutela della struttura da parte della politica e dei cittadini

PORTUENSE – Seguita la discussione intorno al futuro del Forlanini. A dicembre, dopo l’approvazione di una delibera regionale (la 766/2016) con cui la struttura è passata dall’essere un bene indisponibile a disponibile (utilizzabile anche per attività non sanitarie), il timore che l’ex nosocomio potesse essere venduto a un soggetto privato è montato ferocemente. Ma dalla Regione continuano ad arrivare rassicurazioni in tal senso.

LE MOZIONI E IL RICORSO AL TAR – Nonostante la più volte palesata volontà di mantenere pubblica la proprietà dell’immobile (il cui prezzo di mercato, si legge nella delibera di dicembre, è fissato a 70 milioni di euro e per il cui recupero sarebbe necessario un investimento di 250mila euro, ndr), sono molte le azioni intraprese da più fronti. In Consiglio comunale a marzo sono state approvate due mozioni per l’ex ospedale, una presentata dal Consigliere Fassina e una dal M5S, che chiedono il mantenimento della destinazione socio-sanitaria dell’immobile. Il Comitato “Roma 12 per i Beni Comuni” ancor prima, a gennaio, si era reso autore di un ricorso al TAR all’interno del quale veniva chiesto l’annullamento della delibera 766. A fine marzo il Tribunale ha però emesso un’ordinanza che respinge l’istanza di sospensione cautelare. Il TAR ha rilevato, infatti, che l’alienazione del compendio si innesta nel quadro della realizzazione della “Cittadella della Pubblica Amministrazione e dei servizi”, che riqualificherà l’intero complesso immobiliare e il parco circostante. Soluzione che scongiurerebbe il danno paventato dai ricorrenti. Mantenendo fermo il vincolo della destinazione pubblica dell’immobile e ritenuto che non sussistano i presupposti per accordare la misura cautelare richiesta, il Tribunale ha respinto l’istanza di sospensione. Azione che, tra l’altro, secondo quanto si legge, determinerebbe uno stallo che porterebbe al protrarsi dello stato di abbandono del Forlanini.

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LE CRITICHE – Scettico sin dal principio, il Consigliere regionale Fabrizio Santori (Fdi) continua a mantenere la sua posizione polemica: “L’ordinanza del TAR non sembra affatto chiudere le porte a una battaglia legittima e giusta. Se, da una parte, il Tribunale Amministrativo si pronuncia in maniera negativa, dall’altra non possiamo non rilevare come tale sentenza sia meramente provvisoria e non tenga conto di altri motivi di ricorso, poiché a prescindere dalla scelta di dismissione, non vi è stata alcuna concertazione con Mibact, Enti Locali e associazioni su questa decisione. Riteniamo che la svendita di un patrimonio immobiliare di tale rilevanza architettonica, storica e urbanistica debba essere approfondita, e il suo futuro deciso anche dai cittadini attraverso processi di partecipazione che ad oggi sono stati del tutto marginali”.

IL FORLANINI RESTA PUBBLICO – L’obiettivo è quello di mantenere destinazione e proprietà pubblica dell’immobile, ha sostenuto l’Assessore al Bilancio regionale, Alessandra Sartore, il mese scorso durante un incontro con alcuni comitati, associazioni di cittadini e rappresentanti sindacali. Nel Forlanini dovranno sorgere, ha aggiunto, servizi urbani, tra cui “quelli sociosanitari e culturali, sedi amministrative pubbliche, sedi universitarie e di ordine pubblico e sicurezza”, nel rispetto del Piano Regolatore. In merito al pronunciamento del TAR la Regione ha detto: “L’ordinanza ha rafforzato la volontà dell’Amministrazione regionale di proseguire l’opera di risanamento del Forlanini attraverso un progetto pubblico”. L’obiettivo è perseguire “il percorso di valorizzazione dell’intero complesso attraverso un tavolo partecipato con tutti i soggetti pubblici”. Per questa ragione “è stato lanciato il portale ‘Nuova vita per il Forlanini’ attraverso cui i cittadini potranno esprimersi”.

Anna Paola Tortora

Tratto da Urlo n.145 aprile 2017