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Incendio Pomezia: i primi accertamenti confermano la presenza di amianto

Analizzati i campioni prelevati dalla struttura, mentre prosegue il monitoraggio dell’aria

DALLA PROCURA – Sembrano esserci le prime conferme sulla possibile presenza di amianto sul tetto dello stabilimento di stoccaggio di rifiuti Eco X a Pomezia. Tracce di questo materiale sarebbero state trovate sulle lastre ondulate che ricoprivano il tetto della struttura. A renderlo noto è la procura di Velletri: “Dalle prime verifiche la Asl ha rilevato la presenza di amianto sul materiale campionato, pur non essendo ancora in condizione di misurare l’entità di tale sostanza nociva e, di conseguenza, il grado di inquinamento eventualmente generato dal cemento amianto”.

I RILEVAMENTI DELL’ARPA – Intanto continuano i rilevamenti di agenti inquinanti nell’aria: “Parallelamente l’Arpa Lazio sta svolgendo altre verifiche sulla presenza nell’aria di particolato, di diossina e di idrocarburi – continua la nota della procura di Velletri – Sono pertanto in evoluzione i piani di monitoraggio di Asl e di Arpa al fine di valutare l’impatto delle emissioni nell’aria e sul suolo e si prevede che nella giornata di venerdì 12 maggio possano pervenire alcuni dati significativi”.

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I CONTROLLI DELLA ASL – La Asl Rm 6 ha parlato dei controlli effettuati sui materiali rinvenuti in loco, soprattutto in merito alle lastre di fibrocemento che componevano il tetto della Eco X: “Dopo le analisi si è appurato che queste lastre di fibrocemento contengono amianto. Da parte della Asl Roma 6 è partita, già dalle ore successive all’incendio, un’attività di monitoraggio per verificare l’eventuale dispersione nell’aria di particelle di amianto nelle vicinanze dell’impianto. I risultati saranno resi noti non appena i tempi tecnici lo permetteranno – si legge in una nota – Secondo le norme vigenti la Asl Rm 6 ha invitato il Sindaco di Pomezia ad emettere atti e ordinanze nei confronti dell’azienda che permettano, in caso di inerzia della stessa, di mettere in sicurezza l’area coinvolta, previa autorizzazione dell’Autorità giudiziaria competente che già ha messo sotto sequestro il sito”.

LeMa