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Rifiuti: il sistema del Lazio è ancora a rischio

Il Comune punta alla chiusura di Rocca Cencia, così AMA e Regione guardano agli accordi per il trasferimento dei rifiuti fuori dal Lazio. Intanto per Pasqua il sistema potrebbe entrare in crisi.

REGIONE LAZIO – Non è ancora sventata la crisi che potrebbe abbattersi a Pasqua sul sistema dei rifiuti nel Lazio. Nei giorni scorsi la Società Mad (di proprietà di Valter Lozza, agli arresti domiciliari nell’ambito dell’inchiesta sulla discarica di Monte Carnevale), ha comunicato di non poter più ricevere rifiuti nella discarica di Roccasecca per l’esaurimento delle volumetrie disponibili a partire dal 1 aprile. Infatti il Comune di Roccasecca, a seguito dell’indagine sul patron della Mad, ha chiesto lo stop all’ampliamento della discarica.

REAZIONE A CATENA

Questo stop potrebbe causare una crisi che si ripercuoterebbe su tutto il sistema dei rifiuti nel Lazio, fino a lasciare l’immondizia in strada durante le festività pasquali. Infatti la società E. Giovi che ad oggi gestisce i due impianti TMB (trattamento meccanico biologico) di Malagrotta ha già fatto sapere che come conseguenza della chiusura della discarica di Roccasecca dovrà fermare temporaneamente una delle due linee di trattamento. Il motivo è l’impossibilità di conferire in discarica i rifiuti trattati che rischiano di restare nelle zone di trasferenza. Stessa situazione anche per la SAF di Frosinone che ha comunicato all’AMA che non potrà più ricevere le 200 tonnellate di indifferenziata provenienti da Roma.

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L’INCONTRO IN REGIONE

Nella giornata di ieri si è tenuto un incontro in Regione Lazio per cercare di disinnescare la bomba ecologica che rischia di esplodere a cavallo delle festività pasquali. Purtroppo i toni si sono immediatamente scaldati, soprattutto tra la Regione Lazio e il Comune di Roma sulle possibili alternative per evitare che il sistema vada in crisi. “Il Comune ha bocciato tutte le richieste presentate dall’Ama – affermano dalla Pisana in una nota – Nel corso della riunione i rappresentanti di Roma capitale hanno escluso la possibilità che l’impianto Ama di Rocca Cencia possa aumentare la propria capacità di trattamento, così come l’ampliamento dell’area di trasferenza dei rifiuti”. Per il Campidoglio era presente l’assessora ai Rifiuti Katia Ziantoni, che ha anche confermato che gli uffici comunali esprimeranno parere negativo nella conferenza dei servizi per il rinnovo dell’Autorizzazione integrata ambientale (AIA) richiesta dall’AMA per il Tmb di Rocca Cencia, in quanto l’impianto sarebbe destinato alla chiusura nei prossimi mesi.

DAL COMUNE DI ROMA

La contrarietà del Comune all’ampliamento della discarica o della zona di trasferenza di Rocca Cencia è stata difesa anche dall’assessora Ziantoni al termine della riunione con un post su Facebook: “Roma Capitale non chiederà alcun aumento di trattamento presso l’impianto di Rocca Cencia. La crisi, infatti causata dalla comunicazione inattesa di esaurimento delle volumetrie residue nella discarica di Roccasecca non ha nulla a che vedere con gli impianti di trattamento dei rifiuti che, senza la disponibilità di siti di smaltimento (discariche), non sanno dove conferire gli scarti della lavorazione – afferma Ziantoni – Per questo riteniamo non percorribile la possibilità di aumentare i conferimenti nel TMB di Rocca Cencia, già posto sotto sequestro dalla Procura della Repubblica. Non si può risolvere un’emergenza creandone un’altra”.

LA REPLICA DI ATAC

Naturalmente non poteva mancare la replica dell’AMA. La società partecipata dei rifiuti infatti si trova in una situazione tutt’altro che invidiabile. L’AMA comunica infatti che “nello spirito di collaborazione dimostrato fin dall’inizio di questa crisi e nell’ottica del mutuo soccorso verso gli impianti di trattamento meccanico biologico di proprietà della società E.Giovi e gestiti dall’amministratore giudiziario Luigi Palumbo, ha richiesto alla Regione Lazio la riattivazione dell’accordo regionale con la Toscana sottoscritto lo scorso anno”. L’amministratore unico di AMA, Stefano Zaghis, ha poi aggiunto: “Ritengo che i cittadini di Roma abbiano perso la pazienza nel vedere l’utilizzo del potere amministrativo per la gestione del ciclo dei rifiuti ‘asservito’ a logiche politico-elettorali“.

GLI ACCORDI PER IL TRASFERIMENTO DEI RIFIUTI

Intanto dalla Regione hanno anche fatto sapere che saranno riattivati al più presto gli accordi con Toscana e Abruzzo per il trasferimento dei rifiuti del Lazio nei loro impianti che verranno indicati dall’AMA. “Per sottoscrivere gli accordi, però, è necessario che l’azienda del Comune di Roma formalizzi le quantità dei rifiuti da conferire fuori regione e proceda con l’individuazione degli operatori privati e la conseguente stipula dei contratti – spiegano dalla Pisana – La Regione scriverà a tutti gli operatori del Lazio per favorire una ripartizione dei rifiuti Ama da trattare, mentre gli uffici tecnici valuteranno il procedimento amministrativo in fase di istruttoria per l’apertura del V invaso della discarica di Roccasecca”. Un’operazione quest’ultima che andrà conto la richiesta del Comune di Roccasecca di fermare l’ampliamento della discarica.

Leonardo Mancini

(Foto di repertorio)