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Sanità, Garbatella: inaugurata la nuova Casa della Comunità San Nemesio

La struttura da 1.300 metri quadrati nella Asl Roma 2 integra servizi sanitari e sociali e rientra nel programma Pnrr per il potenziamento dell’assistenza territoriale

GARBATELLA – È stata inaugurata questa mattina la nuova Casa della Comunità San Nemesio, all’interno del presidio ospedaliero del CTO Andrea Alesini, nel quartiere Garbatella. La struttura, che si estende su 1.300 metri quadrati, rappresenta un nuovo punto di riferimento per l’assistenza sanitaria e sociale nel territorio della Asl Roma 2. La Casa della Comunità San Nemesio rappresenta un’applicazione concreta delle linee guida del Decreto Ministeriale 77 del 2022, che definisce il nuovo modello di assistenza territoriale. La struttura è pensata per rispondere in particolare ai bisogni del quadrante della Garbatella e di San Paolo, caratterizzati da una densità abitativa elevata e da un indice di vecchiaia superiore alla media cittadina.

L’INAUGURAZIONE

L’investimento complessivo ammonta a 2.039.625 euro, finanziato dalla Regione Lazio nell’ambito del Pnrr – Missione 6, Componente 1, dedicata al “Rafforzamento dell’assistenza sanitaria intermedia e delle sue strutture (Case di Comunità)”. I fondi hanno permesso la completa ristrutturazione dei locali, la fornitura di nuovi arredi e apparecchiature mediche, oltre all’ammodernamento degli impianti tecnologici. All’inaugurazione erano presenti il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, il direttore della Direzione regionale Salute, Andrea Urbani, il direttore generale della Asl Roma 2, Francesco Amato, la direttrice sanitaria Maria Cedrola e la direttrice amministrativa Mirella Peracchi. “È un altro dei tanti segnali che stiamo mandando al territorio: di attenzione, di apertura e di nuovi servizi che crescono”, ha dichiarato Rocca, sottolineando come “solo nella Asl Roma 2, nelle prossime settimane, apriranno altre venti strutture simili, al servizio dei cittadini”. Il presidente ha definito l’inaugurazione “una bella pagina di nuova sanità”, ribadendo che l’assistenza territoriale “assume sempre più concretezza nel processo di trasformazione sanitaria che porta sul territorio prevenzione, cura e riabilitazione specifica, nel pieno concetto della presa in carico del paziente da parte del Servizio sanitario regionale”.

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UN MODELLO DI INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA

I lavori, durati undici mesi, hanno riguardato l’adeguamento completo degli impianti elettrici e informatici, con predisposizioni per dispositivi elettromedicali, oltre agli interventi idro-termo-sanitari, di climatizzazione e ventilazione controllata. È stato inoltre realizzato un adeguamento antincendio conforme alle normative vigenti, per garantire la massima sicurezza a pazienti e operatori. Il direttore generale della Asl Roma 2, Francesco Amato, ha spiegato che la nuova Casa della Comunità “ha dimostrato l’integrazione tra la presa in carico delle cronicità e i servizi indispensabili sul territorio, dagli sportelli Cup polifunzionali al centro prelievi per le analisi del sangue”.

L’UTILIZZO DELLE RISORSE EUROPEE

Anche il capogruppo di Sinistra Civica Ecologista e membro della Commissione Sanità della Regione Lazio, Claudio Marotta, ha commentato l’inaugurazione definendola “una giornata importante per il territorio della Asl Roma 2, per il Municipio VIII e per il quartiere della Garbatella”. Secondo Marotta, la nuova struttura “permette di toccare con mano i primi effetti del DM 77 del 2022, che riorganizza la sanità territoriale, introducendo percorsi di presa in carico del paziente e di continuità assistenziale”. Il consigliere ha aggiunto che “questi sono i frutti di un uso virtuoso delle risorse comunitarie, generate quando l’Unione europea, dopo la pandemia, ha deciso di finanziare la sanità pubblica e i presidi territoriali, e non una corsa al riarmo come quella a cui stiamo assistendo negli ultimi mesi”. Marotta ha concluso ribadendo: “Sì al benessere dei cittadini, no al rafforzamento dell’industria militare”. Dal Municipio VIII è il minisindaco Amdeo Ciaccheri a commentare l’inaugurazione: “Rappresenta una pagina importante per la sanità del nostro territorio e deve costituire il primo tassello di un effettivo e pieno rilancio di questa struttura ospedaliera, punto di riferimento storico per la Garbatella e l’intero VIII Municipio”. Sul futuro sviluppo del CTO il Presidente Ciaccheri ha poi aggiunto: “La scelta di collocare questa Casa della Comunità proprio all’interno del CTO Alesini contiamo non sia una iniziativa casuale ma un segnale concreto che questa struttura può e deve tornare ad essere centrale nel sistema sanitario romano. I 1.300 metri quadrati completamente ammodernati, le nuove apparecchiature medicali rappresentano risorse preziose che devono essere il punto di partenza per un rilancio complessivo dell’ospedale”.

LA RIORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI

Questa inaugurazione si inserisce nella più complessa vicenda della riorganizzazione dei servizi sanitari all’interno del territorio del Municipio VIII. A partire dallo scheletro incompiuto di via Cerbara, all’interno del complesso del San Michele, dove era previsto l’insediamento di una Casa della Comunità e di un Ospedale di Comunità, entrambi finanziati con fondi del PNRR. Tuttavia, nonostante l’avvio dei cantieri nel dicembre 2023, nei mesi successivi si è verificato un cambio di rotta da parte della Regione, che ha disposto una riallocazione dei servizi e delle risorse economiche. Con la Casa della Comunità trasferita nella Palazzina Aliuzzi, in via Casale de Merode, mantenendo il finanziamento del PNRR, mentre l’Ospedale di Comunità verrà realizzato nel CTO della Garbatella. Purtroppo questo secondo intervento, non potendo rispettare le scadenze previste dal PNRR (con collaudo stimato per il 2027) sarà sostenuto con fondi regionali da individuare.

LeMa