
REGIONE LAZIO – Negli ultimi giorni si è riaccesa l’attenzione sul progetto per la costruzione di un Termovalorizzatore in zona Santa Palomba in Municipio IX. Per prima cosa il Sindaco e Commissario straordinario, Roberto Gualtieri, in una intervista rilasciata a Tele Radio Stereo ha dichiarato che l’aggiudicazione del progetto sarebbe prossima. In secondo luogo invece è arrivata la notizia che la Regione Lazio non ha intenzione di ricorrere alla Corte Costituzionale contro l’emendamento al decreto Pa che le sottrarrebbe competenze in favore invece dei poteri commissariali del sindaco Gualtieri.
L’INTERVISTA AL PRIMO CITTADINO
Il Sindaco Gualtieri il 14 aprile ai microfoni di Tele Radio Stereo ha spiegato che in questo momento “Siamo nella fase finale della verifica del progetto che consentirà di finalizzare l’aggiudicazione, poi le procedure autorizzatorie e in estate di partire col cantiere”. Naturalmente l’aggiudicazione riguarda il progetto già presentato dal raggruppamento temporaneo d’imprese con Acea come capofila. Una replica alle parole di Gualtieri è arrivata dall’Unione dei Comitati contrari all’Inceneritore: “È letteralmente inconcepibile che, trascorsi undici mesi dalla conclusione della gara e con il progetto presentato da Acea segretato di fatto, Gualtieri possa dichiarare prossima l’aggiudicazione. L’appalto per il mega impianto che è ormai palesemente acclarato non serve al Giubileo non può essere aggiudicato prima dell’espletamento di tutte le procedure autorizzatorie ambientali di derivazione unionale il cui obbligatorio svolgimento è stato di recente confermato dalla Commissione europea nel corso dell’audizione del 18 marzo a Bruxelles”. Una dichiarazione, quella di Gualtieri sui cantieri aperti in estate, che per i comitati contrari è da considerarsi irricevibile.
IL RUOLO DELLA REGIONE LAZIO
Per quanto riguarda il ruolo che la Regione Lazio può giocare in questa partita, dalla maggioranza in Parlamento è arrivata la proposta (con un emendamento al decreto Pa) di estendere al Commissario Gualtieri anche i poteri di accertare e individuare le aree di elevato rischio ambientale. Lo stesso Governatore Rocca a margine di un evento ha infatti spiegato: “Non ci appelleremo alla Corte Costituzionale. Il termovalorizzatore e tutta la vicenda del commissariamento sono il risultato del fallimento delle politiche sui rifiuti della giunta precedente che si è fatta commissariare – e ancora – Come Regione Lazio noi non verremo meno a qualsiasi richiesta di aiuto e ausilio da parte del commissario Gualtieri, ma oneri e onori a chi deve realizzare un’opera così importante”. Anche in questo è l’Unione dei comitati a riprendere parola contro questa decisione: “Rocca, Governatore di centrodestra della Regione Lazio, si lancia in soccorso di Roberto Gualtieri e del suo inceneritore – spiegano – La rinuncia preventiva al ricorso alla Corte costituzionale, che è prerogativa costituzionale, costituisce un fatto deplorevole in sé. Ma a rendere oltraggiosa questa rinuncia, – incalzano dall’Unione – è l’abdicazione alla tutela della salute, che la legge regionale, oggetto dell’emendamento della maggioranza di governo, mira a garantire. Con la scusa puerile degli “oneri e onori” che spetterebbero a Gualtieri, la Regione Lazio per bocca dello stesso Rocca, sceglie quindi di non opporsi allo scippo delle proprie competenze e decide così di voltare le spalle ai cittadini minacciati da questo impianto insalubre”.
LeMa