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Turismo e territorio: Rieti punta sul cammino di San Francesco

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La valorizzazione del cammino francescano come opportunità per l’area reatina

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Dalla regione arrivano 600mila euro per la riqualificazione. Ma nel Lazio c’è ancora bisogno di mettere a sistema tutte le risorse del territorio. Promozione del territorio e lancio del turismo: sono gli obiettivi che il Lazio rincorre da anni, tra pianificazioni strategiche e progetti di valorizzazione dei luoghi simbolo di singoli comuni e province. Nel reatino si comincia dal cammino di Francesco, con un piano di riqualificazione che punta a fare dell’itinerario del santo l’elemento trainante per il richiamo dei visitatori nell’area.

IL CAMMINO DI SAN FRANCESCO – Con i suoi 90 chilometri di estensione, infatti, il cammino che Francesco ha compiuto nel Lazio tocca ben 10 comuni: oltre a Rieti, anche Cantalice, Colli sul Velino, Contigliano, Freccia, Labro, Morro Reatino, Rivodutri e Poggio Bustone. Tappe che possono essere il punto di partenza per un viaggio alla scoperta dell’intera area reatina.

FONDI PER LA RIQUALIFICAZIONE – E dalla Regione sono in arrivo 600mila euro per sostenere il progetto: soldi che verranno investiti nella tutela ambientale e nella sicurezza, con la messa in cantiere di lavori per la manutenzione delle strade e il rifacimento della segnaletica lungo tutto il sentiero.

NUOVE OPPORTUNITA’ PER IL TERRITORIO – È chiara l’idea di fondo che anima il progetto del cammino francescano: valorizzare i punti di forza del territorio – a cominciare dal fattore culturale – per aprire tutta la zona a nuove possibilità di crescita.
Per questo già nell’ottobre 2013 il comune di Rieti aveva firmato un protocollo di intesa con la società di gestione del cammino di Santiago di Compostela (altra tappa toccata da Francesco durante il suo pellegrinaggio per diffondere le regole dell’ordine), con lo scopo di favorire la reciproca promozione dei due cammini, quello reatino e quello di Santiago.

OCCORRE FARE SISTEMA – La collaborazione può sicuramente offrire al progetto reatino un’occasione di visibilità, proiettandolo addirittura in una dimensione internazionale. Ma come sempre quando si parla di rilancio di un territorio, la promozione dell’immagine non basta. Interventi riqualificanti – come quello in questione – sono un presupposto imprescindibile. Tuttavia non si può non tenere conto del fatto che è necessaria anche la capacità di creare attorno alle singole attrattive una rete di servizi (strade, trasporti, modelli di accoglienza) e di avviare politiche turistico-culturali in grado di coinvolgere tutto il sistema territoriale.

LA SCOMMESSA PER IL FUTURO – Nel corso degli anni diverse amministrazioni si sono avvicendate alla guida della regione, confrontandosi (a fatica e sinora con risultati modesti) con questa esigenza. Eppure la consapevolezza di questa urgenza c’è. Come i suoi predecessori, anche l’attuale governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, non si è mostrato estraneo alla questione:“Siamo convinti che il turismo, la cultura, la capacità di accoglienza siano una leva essenziale su cui investire” – ha detto, infatti, il presidente della regione, proprio in occasione della presentazione del processo di riqualificazione del cammino di San Francesco. L’annuncio, ancora una volta, è stato dato. Non resta che aspettare i fatti.

Valeria Torre