ROMA – Si apre a Roma lunedì 4 novembre alle ore 19,00 alla Casa dell’Architettura (piazza Manfredo Fanti 47) la mostra “Cittàlabellezzasmarrita – Opere e pensieri per una città nuova“. L’evento è promosso dalla Casa dell’Architettura, dall’Ordine degli Architetti PPC di Roma e provincia, dall’Acquario Romano, in collaborazione con l’Archivio Fernando Miglietta, l’Istituto Internazionale di ricerca e la Rivista Abitacolo, con il patrocinio di Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, l’Università Sapienza di Roma, Facoltà di Architettura, e il Museo delle Periferie.
Sponsor Poste Italiane e BCC Mediocrati; patrocini e sostegno del Consiglio Regionale della Calabria, Città di Cosenza, Città di San Giovanni in Fiore, Gangemi Editore International.
Un talk precederà l’inaugurazione della mostra, con gli interventi di: Roberta Bocca, Vicepresidente dell’Ordine degli Architetti di Roma e provincia; Fernando Miglietta, curatore della mostra, Direttore dell’Istituto di ricerca e della rivista Abitacolo; Massimiliano Smeriglio, nuovo Assessore alla Cultura di Roma Capitale; Lorenza Baroncelli, Direttrice del Dipartimento Architettura del MAXXI, Museo nazionale delle Arti del XXI secolo; Orazio Carpenzano, Preside della Facoltà di Architettura all’Università Sapienza di Roma, Franco Purini, architetto e teorico, professore emerito alla Università Sapienza di Roma, Luca Ribichini, architetto, docente alla Università Sapienza di Roma.
La rassegna, occasione per un confronto sul futuro della città e sulla sua bellezza smarrita, presenta Opere e Pensieri per una Città Nuova realizzati per l’occasione dai maggiori protagonisti dell’arte, dell’architettura e della cultura; saggi, riflessioni, disegni creativi di artisti, architetti, urbanisti, teorici, filosofi, letterati, sociologi, presenti nel numero speciale ‘Città la bellezza smarrita’, di Abitacolo, la rivista di arte, architettura e ambiente, diretta da Fernando Miglietta e Anna Maria Terremoto, divenuta sempre più luogo privilegiato di incontro teorico e creativo della pluralità dei linguaggi e delle culture che agitano la contemporaneità e la globalità.
Tanti modi diversi di guardare alle molteplici forme della città, alla sua bellezza smarrita, “alla delirante metamorfosi segnata dalla sua indicibile dismisura che ci rende sempre più spaesati e fuori luogo”. “Le città – scrive Fernando Miglietta nel testo che introduce la rassegna – sono divenute la negazione dell’abitare la terra perché non ne abbiamo saputo custodire il Valore Città né proteggerle dalle incursioni vandaliche di una società consumistica e omologante che ha annullato ogni identità urbana, come forma e immagine significante e dialogante delle diverse culture che, nel tempo, le hanno attraversate e caratterizzate nella loro unicità e bellezza plurale”.
“Contro i disvalori dominanti – sottolinea Miglietta – occorrerà con urgenza rilanciare città umane e creative, cariche di memoria e visioni, riconquistando il sentimento della propria appartenenza ad una cultura, ad un pensiero, per una Città Nuova, la Città di domani”.
Tanti i protagonisti presenti in mostra alla Casa dell’Architettura di Roma. Tra gli artisti, Mimmo Paladino, Luca Maria Patella, Michelangelo Pistoletto, Giulio Paolini, Daniel Buren, Armando Marrocco, Gian Maria Tosatti, Pablo Echaurren, Gianni Asdrubali,gli architetti Massimiliano Fuksas, Paolo Portoghesi, Franco Purini, Laura Thermes, Stefano Boeri, Andrea Branzi, Alessandro Melis, Alberto Ferlenga, Orazio Carpenzano, Cherubino Gambardella, Richard England, Beniamino Servino, Amedeo Schiattarella, Margherita Petranzan, il designer Ugo La Pietra, lo scrittore Marcello Veneziani, il musicista e artista Michele Sambin,il critico e artista Fulvio Caldarelli, i sociologi Alberto Abruzzese, Massimo Ilardi, il filosofo e critico Carmelo Strano, lo storico Marco Biraghi, il critico e teorico Luca Molinari, e altri ancora.
Hanno firmato in questi anni Abitacolo, fondato e diretto sin dal 1995 da Fernando Miglietta, con il supporto di un prestigioso comitato scientifico, figure storiche dell’arte, del design e della cultura, come Bruno Munari che ne fu l’ispiratore con Miglietta, Gillo Dorfles, Pierre Restany, Mimmo Rotella, Alessandro Mendini, Achille Perilli, Eugenio Carmi, Luca Maria Patella e tanti altri.
Redazione