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Coronavirus: a Pasqua + 20% le persone con difficoltà a comprare cibo

Scatta la gara alla solidarietà che secondo i dati diffusi dalla Coldiretti coinvolge 4 italiani su 10

CONSUMATORI – Quest’anno a Pasqua, fa sapere la Coldiretti, il numero dei poveri che ha problemi ad acquistare generi alimentari sale a 3,2 milioni. Un incremento del 20%, effetto delle limitazioni imposte per contenere il contagio da Coronavirus, con conseguente perdita di opportunità di lavoro, anche occasionale. L’emergenza sanitaria sta diventando per molti anche un’emergenza economica. Oltre ai provvedimenti che il Governo sta mettendo in campo a sostegno di lavoratori e imprese, numerosi sono gli aiuti che stanno arrivando spontaneamente per aiutare chi ad oggi non riesce neanche a portare in tavola il cibo.

I DATI

I dati sono emersi da una stima che la Coldiretti ha fatto in vista della Pasqua e ha usato a confronto il dato delle persone che nel 2019 hanno beneficiato di aiuti alimentari usufruendo dei fondi Fead (distribuiti da associazioni come Caritas e Banco Alimentare). L’aumento delle richieste di aiuto in seguito all’emergenza Coronavirus oscilla dal 20% al 30%: “Le situazioni di difficoltà sono diffuse in tutta Italia ma le maggiori criticità – sottolinea la Coldiretti – si registrano nel Mezzogiorno con il 20% degli indigenti che si trova in Campania, il 14% in Calabria e l’11% in Sicilia ma situazione diffuse di bisogno alimentare si rilevano anche nel Lazio (10%) e nella Lombardia (9%) dove più duramente ha colpito l’emergenza sanitaria”.

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LA GARA DI SOLIDARIETÁ

Per aiutare le persone in difficoltà è nata una vera e propria gara di solidarietà a contrasto di un’emergenza sociale che secondo la Coldiretti è senza precedente dal secondo dopoguerra. Il 39% degli italiani (circa 4 cittadini su 10), secondo i dati diffusi, sta partecipando a iniziative a sostegno dei più bisognosi con donazioni o attraverso l’acquisto di generi alimentari da destinare ai meno abbienti. I mezzi usati sono principalmente il web, attraverso il quale ha dato il proprio contributo il 36% dei coinvolti in questa gara di solidarietà. Più di un terzo di chi ha scelto di dare il proprio contributo quindi lo ha fatto attraverso internet mentre il 17% ha scelto donazioni telefoniche. Il 25% ha optato per fare direttamente la spesa per anziani e disabili, mentre il 24% ha acquistato pachi alimentari per i più bisognosi o aderito a iniziative come quella della “Spesa Sospesa”. In aiuto dei meno abbienti poi una rete di associazioni: “In campo sono scese molte organizzazioni attive nella distribuzione degli alimenti, e si contano in Italia circa diecimila strutture periferiche (mense e centri di distribuzione) promosse da quasi 200 istituzioni caritatevoli impegnate nel coordinamento degli enti territoriali ufficialmente riconosciute che si occupa della distribuzione degli aiuti Fead erogati dall’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura (Agea)”.

LA SPESA SOSPESA

Nell’ambito dell’iniziativa la “Spesa Sospesa”, che consiste nell’acquisto di generi alimentari da lasciare a disposizione dei meno abbienti, la Coldiretti parla dell’operazione avviata dei mercati di Campagna Amica in tutta Italia, da Milano a Roma, da Napoli a Brindisi: “In una sola settimana sono stati raccolti quasi duecentomila chili di cibo di qualità e a chilometri zero sono stati donati in una sola settimana a quasi 30mila tra famiglie e persone più bisognose direttamente dagli agricoltori di Campagna Amica”. Sono stati consegnati gratuitamente a chi ne aveva più bisogno frutta, verdura, formaggi, salumi, pasta, conserve di pomodoro, farina, olio e vino, un risultato questo, secondo la Coldiretti, ottenuto grazie alla generosità degli agricoltori e dei frequentatori dei mercati Campagna Amica.
È possibile anche fare una donazione tramite bonifico: con quei soldi, dice la Coldiretti, Campagna Amica provvederà ad acquistare presso i suoi agricoltori dei prodotti di qualità che saranno consegnati gratuitamente alle famiglie più bisognose (www.campagnamica.it).

Apt