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Garbatella: due incontri per raccontare ‘l’altra America’

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L’America che cambia, incontro con i fondatori dei Weather Underground e del movimento Black Lives Matter

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Mentre negli Usa proseguono le proteste degli elettori democratici contro l’elezione di Donald Trump, a Roma si svolgeranno due eventi dedicati all’America ‘ribelle di ieri e di oggi’.

Il 18 novembre alle ore 18.00 presso la nuova Biblioteca Moby Dick, a via Edgardo Ferrati 3 a Garbatella, si terrà un incontro con Bill Ayers e Bernardine Dohrn, co-fondatori e leader dei Weather Underground, insieme al professor Sandro Portelli dell’Università La Sapienza di Roma, in occasione della pubblicazione in Italia del libro di Bill Ayers Fugitive Days – Memorie dei Weather Underground (DeriveApprodi, 2016). Nati nel 1969 da una costola dell’organizzazione universitaria Students for a Democratic Society, i Weather Underground furono una delle formazioni più combattive e anticonformiste del panorama della “nuova sinistra” americana a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta. Critici rispetto alle pratiche non-violente sino ad allora messe in campo dal movimento contro la guerra in Vietnam e per i diritti civili, i Weathermen si organizzarono attorno ad un programma radicale che aveva come obiettivo quello di “portare la guerra a casa”, come dicevano, per colpire al cuore l’imperialismo americano e i suoi progetti coloniali dentro e fuori dagli Stati Uniti.

Il secondo incontro (venerdì 25 novembre ore 18.00) vede invece la partecipazione di Alicia Garza, co-fondatrice e leader del Movimento Black Lives Matter, che discuterà con il giornalista Martino Mazzonis
del movimento afro-americano contemporaneo.

“Gli appuntamenti vogliono essere due giornate di confronto, nel tentativo di entrare nelle vene aperte della storia americana e raccontare la ribellione, il sollevamento possibile tra ieri e oggi, nel cuore dell’Impero – si legge nella nota di Casetta Rossa che organizza gli incontri – Si tratta di due storie differenti e lontane, nel tempo, nei linguaggi e nei corpi. La prima è quella dei Weather Undeground, una delle formazioni politiche più anticonformiste della ‘new left’ americana a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta. La seconda è quella del Black Lives Matter, il movimento che negli ultimi anni ha guidato e continua a guidare la protesta degli afro-americani contro la brutalità della polizia. A dispetto della loro diversità, entrambe queste storie rivelano il lato nascosto di un’altra America, ribelle, che oggi sta già sfidando Trump tornando ad occupare le strade e a reclamare un altro destino”