
ROMA – Questa sera il Colosseo si tingerà di arancione, colore simbolo della Giornata mondiale della distrofia muscolare, per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica su una patologia rara, ancora poco conosciuta ma fortemente impattante sulla qualità della vita di chi ne è colpito.
L’iniziativa nasce da una mozione approvata dall’Assemblea capitolina, su proposta della sua presidente Svetlana Celli, ed è stata resa possibile grazie alla collaborazione del Parco archeologico del Colosseo e di Acea Areti.
“Vogliamo portare l’attenzione su una malattia che incide profondamente sulla qualità della vita di chi ne è colpito, ed essere concretamente al fianco delle persone con distrofia muscolare e delle loro famiglie. Come istituzioni abbiamo il dovere di promuovere la consapevolezza, sostenere la ricerca e contribuire alla diffusione dell’informazione”, ha dichiarato Celli nel corso dell’XI Convegno nazionale FSHD, dedicato proprio alla forma facio-scapolo-omerale della distrofia.
Un messaggio chiaro, che si inserisce nel più ampio percorso avviato da Roma Capitale a favore dell’inclusione delle persone con disabilità. “Come Roma Capitale, nel 2023, abbiamo istituito l’Osservatorio Capitolino Permanente sulla condizione delle persone con disabilità, un organismo tecnico-scientifico che non è solo un atto formale di risposta alla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, ma un’azione reale di cambiamento”, ha ricordato la presidente dell’Assemblea.
L’illuminazione del Colosseo, uno dei monumenti più iconici al mondo, si inserisce in una crescente attenzione istituzionale verso le malattie rare e le sfide quotidiane che affrontano le persone che ne sono affette. Un gesto dal forte impatto visivo e simbolico, volto a sensibilizzare e a generare consapevolezza collettiva.
“Illuminare di arancione un monumento come il Colosseo significa accendere una luce sulla realtà quotidiana di tante persone e ribadire il nostro impegno per una società più solidale e consapevole. Ringrazio il Parco archeologico del Colosseo e Acea Areti che hanno reso possibile questo gesto di grande valore simbolico. È anche un modo per affermare che la lotta contro le malattie rare riguarda tutti e che l’inclusione è un obiettivo che dobbiamo perseguire ogni giorno, con responsabilità e determinazione”, ha concluso Celli.
Con questo gesto, Roma si unisce idealmente a tutte le città del mondo che oggi partecipano alla Giornata mondiale della distrofia muscolare, confermandosi ancora una volta come capitale non solo culturale, ma anche civile e solidale.
Redazione