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Ottavo Colle: uno spettacolo di solidarietà per i bambini siriani e turchi

“7+1 Ottavo Oolle”, il 28 marzo al piccolo teatro di S. Vigilio, con uno spettacolo di solidarietà a favore dei bambini siriani e turchi vittime del terribile terremoto

Riceviamo dall’Associazione “7+1 Ottavo Colle” notizia di una iniziativa organizzata in solidarietà dei bambini siriani e turchi vittime della guerra e del terremoto.

MUNICIPIO VIII – L’impatto sui bambini, di eventi traumatici come le guerre o i terremoti, è particolarmente forte. Molti di loro si trovano a dovere affrontare situazioni e sensazioni prima sconosciute, come la paura, la perdita della casa e delle proprie abitudini, la vista di immagini drammatiche. In queste situazioni, provare paura intensa, senso di impotenza, di angoscia, di confusione possono segnare profondamente la vita dei bambini. Per scomparire hanno bisogno del supporto e della vicinanza di persone affettivamente importanti. Primi fra tutti i genitori. A volte basta davvero poco per stare al fianco dei bambini, piccoli gesti per aiutarli a gestire situazioni traumatiche e ad affrontare, per esempio, la paura di dormire un’altra notte fuori casa.

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Nelle zone terremotate occorre intervenire con ogni mezzo per dare prima di tutto sicurezza di un rifugio, caldo e sicuro, ma intervenire anche per dare loro sicurezza psicologica.

Trovare il tempo e la tranquillità necessari per stare insieme ai bambini, parlare con loro; ascoltare le loro domande, anche se ripetitive e insistenti, rispondere loro con sincerità.

Evitare il più possibile di mostrare la nostra ansia e le nostre preoccupazioni di adulti per le catastrofi che si sommano: alla guerra in Siria da oltre 15 anni con il recente e devastante terremoto dello scorso mese in Turchia e Siria, scegliere parole semplici e utilizzare esempi concreti e comprensibili per i bambini per spiegare quello che sta succedendo; rispettare le emozioni e le paure dei bambini, anche se possono sembrare eccessive e irrazionali;

Farli sentire importanti nella gestione del tempo, dopo il sisma e nel processo di ritorno alla normalità, valorizzando il loro aiuto e le loro capacità; prestare attenzione a eventuali comportamenti aggressivi o autodistruttivi e, qualora tali atteggiamenti persistano, farsi aiutare da esperti. Tutto ciò è fondamentale.

Sasha Ekanayake, Direttore di Save the Children in Turchia ha dichiarato il 21 marzo che i 7 miliardi di euro destinati dai sostenitori internazionali ai rifugiati dal terremoto del mese scorso  è un primo passo positivo ma, sottolinea la strada da percorrere è ancora lunga per garantire la ripresa necessaria per i bambini e le loro famiglie.

In entrambi i paesi le esigenze immediate e di ripresa comportano rischi incalcolabili per i bambini, se venissero trascurate. In Turchia, oltre 15 milioni di persone sono state colpite direttamente e 2,7 milioni sono ancora sfollate, mentre la ricostruzione delle centinaia di migliaia di case distrutte o danneggiate richiederà anni. In Siria, dove 12 anni di conflitto avevano già reso 15 milioni di persone, in buona parte bambini, dipendenti dagli aiuti umanitari, il terremoto ha aggravato l’emergenza nel nord del paese.

Qui, le condizioni precarie della popolazione sfollata sono ulteriormente peggiorate per le piogge torrenziali e le inondazioni che due giorni fa hanno colpito più di 4.000 famiglie, distruggendo o danneggiando centinaia di tende, loro unico riparo, lasciando i bambini nel terrore di dormire durante la notte.

“La situazione in Siria era già incredibilmente disastrosa anche prima dei terremoti, con i bambini che, dopo oltre 12 anni di guerra, non dispongono di acqua sufficiente, cibo, assistenza sanitaria, servizi educativi e, sempre più spesso, perdono la speranza. Per troppo tempo i bisogni dei bambini siriani sono stati trascurati.

Non sarebbe dovuto servire un terremoto per riorientare la comunità internazionale, ma ora è giunto il momento di cambiare approccio. Dobbiamo utilizzare questi fondi per ripristinare le scuole e gli ospedali, e garantire che i bambini abbiano case sicure. La conferenza dei donatori internazionali di ieri, è stata un’opportunità per impegnarsi con un approccio sostenibile e a lungo termine che risponda alle esigenze umanitarie dei bambini in Siria e iniziare così il lungo processo di recupero che consenta loro di costruire una vita migliore. È chiaro che dobbiamo fare molto di più per garantire questo risultato. Con l’impegno assunto ieri, la comunità internazionale deve garantire che i bambini ricevano il sostegno di cui hanno bisogno nell’immediato e nel lungo periodo. È fondamentale che i bambini vengano ascoltati per comprendere meglio le loro esigenze specifiche e garantire una protezione adeguata. “Con i 7 miliardi di euro promessi sia per la risposta umanitaria che per la ricostruzione a lungo termine” il lavoro inizia ora.  I bambini sono stati strappati dalle loro case e la loro sicurezza è stata distrutta. Gli impegni di finanziamento e la solidarietà espressa oggi danno speranza ai milioni di bambini e alle loro famiglie che in tutta la Siria e la Turchia stanno cercando di rimettere insieme i pezzi della loro vita.

È ora fondamentale che questo sostegno internazionale arrivi il più direttamente possibile alle organizzazioni in prima linea, in modo che possano raggiungere senza indugio i risultati attesi.

Noi, Associazione 7più1 Ottavocolle, nel nostro piccolo, con il patrocinio del nostro ottavo Municipio, la collaborazione di Don Alfio, parroco di S. Vigilio che ci ospita nel suo bel teatro, il contributo generoso e volontario di artisti ed artiste, attrici e cantanti, come la consigliera dell’ottavo municipio Eleonora Talli Giottoli, il contributo fattivo di Monica Rossi presidente della commissione cultura e di Maya Vetri, assessore alla cultura dedichiamo il 28 marzo una serata di spettacolo, aperto a tutta la cittadinanza dell’Ottavo Colle, per una raccolta fondi per i bambini siriani e turchi vittime due volte, di guerre assurde e di violenti e devastanti sismi.

Prof.ssa Grazia Labate vicepresidente Dell’Associazione “7più1 Ottavo Colle”

Redazione