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    Costipazione può essere psico-emotivo?

    La stitichezza può essere psicosomatica e la possiamo risolvere con il metodo olistico.

    Costipazione

    Questa problematica di costipazione, stitichezza o stipsi si tratta di un disturbo dell’intestino, in olistica possiamo collegarla all’attaccamento sia materiale che emotivo, al trattenersi non volersi separare da qualcosa, a non vivere a pieno la propria vita. Spesso lasciamo che gli altri siano in primo piano rispetto a noi stessi, al non ascoltare i propri bisogni, avere la paura di disturbare o dispiacere gli altri, sono tutte emozioni che vanno prese in considerazione e cercare di comprenderle e risolverle, anche se questi sentimenti sono difficili da rilasciare.

    La stitichezza cronica può colpire maggiormente le persone che, non riescono a lasciarsi andare e si adattano al trattenersi a privarsi  dei propri piaceri, non riescono ad approfittare di ciò che la vita gli pone di fronte e gli offre, si tratta di emotività che risalgono al passato e spesso legate al rapporto con i propri genitori, pensando di non aver dato a loro ciò che hanno ricevuto per i sacrifici che possono aver fatto per noi e per non averci fatto mancare niente. Questa cronicità la possiamo definire pure “intossica” per il fluire vitale, e tende nel porsi con atteggiamenti pessimistici e disfattisti, con manifestazioni di possesso sfrenato.

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    La stipsi cronica può dipendere anche da disfunzioni fisiche congenite, da uno stile di vita sregolato e sbagliato, può essere da una dieta non appropriata, in certi casi occorre delle diagnosi approfondite da medico specialista.

    La stitichezza può comparire anche in soggetti che regolarmente non hanno mai riscontrato questo problema, in genere si lega a fattori psichici emotivi o cause esterne che ci disturbano emotivamente. L’intestino può bloccarsi di fronte all’elaborazione di situazioni nove e sconosciute le quali possono creare paure di cambiamenti ai quali non siamo pronti, eventi traumatici ai quali rifiutiamo l’accettazione, tutto questo può variare anche dalla rigidità della persona stessa.

    Questa patologia ha varie sfaccettature come la paura di non piacere e quindi mi trattengo per non disgustare, il gesto di defecare per molte persone è percepito rivoltante e da qui che può nascere il trattenere, giungendo a quel timore di lasciare andare vecchie credenze radicate e situazioni che non occorrono più e che vanno rimosse.

    Si dice pure che l’intestino è il secondo cervello, quindi racchiude in sé molte emotività e rappresenta l’inconscio, la stipsi la possiamo rappresentare anche come, non voler far uscire allo scoperto ciò che teniamo custodito nell’intimità della nostra psiche. In questo frangente il lavoro può essere più difficile da estirpare, dato che non lo si vuole guardare perché intimo e talvolta può rivelarsi vergognoso da ammettere.

    Per poter comprendere e portare rimedio a questa patologia il coaching ci può essere di grande aiuto, innanzi tutto per individuare il sentimento primario che racchiude questo malessere, successivamente andando a lavorare su di esso per riuscire a rimuovere tutti quegli aspetti trattenuti, un lavoro che può rivelarsi faticoso e lungo, dato che il cliente tende voler trattenere la situazione e di conseguenza anche a trattenere l’emotività collegata. Vediamo che domande possono aiutarci:

    • Quale ricordo mi tiene blocco a questa emozione?
    • Mi trattengo perché ho paura delle reazioni che posso scatenare?
    • Sono trattenuto nell’esprimere i miei sentimenti per paura di perdere l’amore?
    • Provo sensi di colpa nel provare piaceri?

    Queste alcune domande che possono portarci verso lo scopo di lasciare andare, in base alle risposte andiamo ad approfondire quanto emerso. Oltre alle domande dopo che siamo riusciti a scardinare il sentimento che provoca tale malessere, andiamo a fare un lavoro di riequilibrio, per riportare il proprio stato in una forma naturale.

    Per approfondimenti e per una prima sessione gratuita, resto a disposizione per prenotare un appuntamento al 3407204152 oppure seguimi nel mio blog www.facilitatoreemozionale.it