Trainato dal settore farmaceutico, con rilevanti prestazioni anche nel settore botanico, l’export del Lazio nell’ultimo anno sembra aver spiccato il volo. Un trend positivo che fa registrare un incremento delle vendite all’estero pari al 21,4% contro il 2,5% delle esportazioni complessive dell’italia negli ultimi nove mesi. Un vero boom dovuto alla capacità di molte imprese di innovarsi in settori nuovi, come quello aerospaziale, affrontando nuove sfide dell’ecosistema produttivo.
Che l’internazionalizzazione fosse una carta vincente ed una strategia perseguibile anche dalle piccole e medie imprese è stato evidenziato spesso anche dalle recensioni di EGOInternational, azienda leader nel settore della consulenza alle imprese e del comparto export. Avvalendosi di un team di professionisti, esperti nelle analisi statistiche e di mercato, l’azienda ha espresso più volte la sua opinione in merito all’importanza dell’export per il nostro Paese, elaborando diversi rapporti per tracciare gli scenari più proficui e le migliori occasioni per le aziende italiane per aprirsi ai mercati esteri.
EGOInternational, all’interno del suo blog ufficiale, egointernational.it, ribadisce le sue opinioni in numerosi articoli, dedicati in particolare a sottolineare l’importanza della della tipologia di prodotto da proporre oltre confine. Secondo le recensioni del suo team di professionisti i settori che hanno contribuito maggiormente alla crescita dell’export degli ultimi anni in Italia sono quello chimico, seguito dal manifatturiero, dal comparto metallico, farmaceutico, infine quello delle macchine e di prodotti alimentari e tabacchi.
Questi dati, riferiti all’ultimo triennio, evidenziano dinamiche di crescita intense, mostrando al tempo stesso le regioni più inclini ad esportare: le recensioni di EGO International sottolineano in particolare il rilevante contributo del Lazio alla crescita dell’export nazionale, con percentuali pari al 15,5%, seguito da Piemonte (+11.3%), Toscana (+8.8%), Lombardia (+7.4%), Emilia Romagna (+6.4%) e infine Veneto(+6.1%). Per quanto riguarda i mercati di ricezione, la spinta più importante all’export Laziale giungerebbe dalla Germania, dagli Stati Uniti invece per la Lombardia e dalla Cina per il Piemonte.
Boom export laziale: le strategie chiave secondo le opinioni di EGO International
L’internazionalizzazione delle piccole realtà produttive ad oggi rappresenta dunque un’importante base per il tessuto imprenditoriale del Lazio e, più in generale, di quello nazionale. È un dato di fatto: il Lazio oggi cresce più del resto d’Italia, soprattutto nel settore dei servizi, insieme all’occupazione, che conosce un picco di crescita a Roma: a rivelarlo è il rapporto Banca d’Italia nell’analisi dei dati relativi al primo semestre del 2019. I servizi, nello specifico, sembrano aver beneficiato dell’aumento del turismo, e, se nel settore manifatturiero il fatturato ha subito un rallentamento, brilla invece nuovamente il comparto farmaceutico, con un boom delle esportazioni, pari al 64,4% agli inizi dello scorso anno. Un’evoluzione, secondo le opinioni di EGO International, che si motiva con una maggiore apertura ai prodotti stranieri da parte di mercati esteri molto redditizi, come la Cina, la Russia e i Paesi del Sud America e del Medio Oriente. La nuova competitività delle imprese laziali è stimolata senza dubbio anche dalla disponibilità di validi strumenti di promozione, dallo studio dei mercati e dalla ricerca di compratori alla portata. Dalle recensioni dell’azienda si evince come la nuova tendenza alla digitalizzazione offra sempre più la possibilità di gestire in modo efficace i rapporti con clienti oltre confine: strategie di vitale importanza per favorire le piccole imprese del territorio laziale e incentivare la ripresa futura. La specializzazione in prodotti di nicchia, secondo l’opinione di EGO International, è inoltre la chiave per vendere all’estero con successo e farsi conoscere a livello internazionale.