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Le imposte sui giochi, tra dati, previsioni e contraddizioni

videolottery

Anche Roma è tra quelle città italiane in cui si è registrata negli ultimi mesi una crescita del fenomeno sale gioco, quei locali cioè in cui si può accedere per giocare alle video lottery ed alle new slot.

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Non a caso sono molte le iniziative dei sindaci per poter meglio regolamentare queste sale che spuntano come funghi, ma allo stesso tempo questi luoghi sono quelli che maggiormente contribuiscono alle entrate fiscali dello Stato.

Gli ultimi dati disponibili, appena pubblicati, mostrano come nei primi mesi del 2013 le entrate tributarie dovute ai giochi sono arrivate a quasi 10 miliardi di euro, o più correttamente, a 9,56 miliardi. Si tratta quindi di una voce importante nel bilancio dello stato, che nel complesso arriva a circa 800 miliardi. E soprattutto, questi dati, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, fanno segnare una crescita delle entrate erariali dei giochi pari allo 0,7%, che tradotto in termini assoluti significa 71 milioni di euro in più nelle casse dello Stato.

Insomma, se in questi giorni alcuni ministri sembrano paventare il possibile pagamento della seconda rata dell’IMU per mancanza di copertura finanziaria, il settore dei giochi è probabilmente uno dei pochi che fa ancora segnare un andamento positivo nella raccolta delle tasse. Ed in effetti sono proprio le slot e video lottery (denominate molto più semplicemente come “congegni di gioco”) ad aver registrato la crescita maggiore, con un +12,1% di entrate erariali rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

In generale, i giochi di casino online piú amati dell’ultimo anno sono state le video lottery e le slot machine, legalizzate a partire dal dicembre 2012 e che, in quanto novità, hanno visto crescere rapidamente il proprio mercato. Non tutto il settore dell’online cresce e tuttavia i giochi via internet, rispetto ad altre voci, danno un più basso contributo alle casse dell’erario.

Tra le altre voci in crescita c’è poi il Lotto, che ha raccolto 4,6 miliardi di euro nei primi nove mesi dell’anno, con una crescita dell’1,3%, vale a dire 60 milioni in più dello scorso anno. In calo sono invece le lotterie, -12,1%. I dati sono positivi quindi per le casse dello Stato, anche se le stime del Ministero dell’Economia fanno pensare che alla fine dell’anno il bilancio dei giochi sarà negativo rispetto al 2012. Ma lo stesso ministero stima che nei prossimi anni, dal 2014 al 2016, aumenteranno gli incassi dello stato dalle tasse dirette ed indirette sul settore dei giochi, compresi quelli online.

Insomma, in queste previsioni si legge quella che è una certa contraddizione tra la necessità di fare cassa da un lato, e la volontà di regolare, in qualche caso in maniera demagogica, il fenomeno delle sale slot, sul quale ci sono i disegni di legge di diversi parlamentari, che attendono di essere discussi, emendati e, forse, approvati.