
Alzi la mano chi riesce ad essere tranquillo, sereno e senza preoccupazioni in questo momento di quarantena. Non credo sorprenda che, non solo a livello di salute fisica, questo momento risulti particolarmente complicato: sono tantissime le persone che hanno iniziato a soffrire di insonnia, piccole depressioni, attacchi di panico. Eh già, perché non è affatto semplice rimodulare le nostre vite dentro le 4 mura della nostra abitazione, magari senza nemmeno uno sfogo esterno, in smart work o momentaneamente senza lavoro, con bambini in casa che si annoiano o da soli, stato in cui ci annoiamo noi.
I consigli dell’Ordine degli psicologi
Come riporta anche la Stampa, l’Ordine degli psicologi ci da 20 consigli per resistere al meglio alla quarantena:
- Gestire lo stress ed essere resilienti, ovvero fronteggiare gli eventi con atteggiamento positivo e costruttivo.
- Riscoprire le proprie risorse , cioè rilassiamoci e riorganizziamo la nostra vita.
- Dare dignità a tutti gli aspetti della giornata. Sottolineiamo i piccoli gesti e diamo spazio e tempo ai momenti semplici come la colazione, la cura del corpo ecc…
- Gestire le emozioni negative riconoscendole, chiamandole con il loro nome e lasciarle andare senza voler risolvere tutto a tutti i costi.
- Aprire la mente agli altri, ovvero parlare con gli altri e condividere ansie e preoccupazioni.
- Applicare un minimalismo digitale, togliendo tutto il superfluo che non fa bene alla nostra vita: essere bombardati di informazioni o messaggi ci farà solo sentire sotto pressione.
- Lavorare da casa. È importante nel lavoro domestico organizzarsi bene con spazi e orari definiti
- Non dimenticare l’attività fisica!
- Sembra un paradosso, ma abbiamo tanto tempo che possiamo dedicare alla socializzazione, grazie a messaggi e videochiamate.
- Ascoltare i bambini e anche i loro bisogni, paure e necessità
- Con gli adolescenti? Parliamo con loro, ascoltiamo i loro dolori, diamo compiti in casa per responsabilizzarsi e lasciamo loro i propri spazi.
- Stiamo vicino agli anziani, categoria a rischio non solo a livello medico.
- Dedichiamo del tempo alla coppia: la convivenza forzata può creare tensioni e disagi, curiamo allora il nostro rapporto e riscopriamo noi stessi.
- Riposare
- Imparare nuove abitudini, adesso abbiamo tempo ed energie per farlo.
- Non si vive di solo coronavirus, facciamo cose belle: leggiamo, vediamo serie tv, ascoltiamo musica.
- Non pensare sempre alla paura
- Sforzarsi di trovare sempre l’aspetto positivo.
Lo psicologo in aiuto
Fortunatamente, è ormai sdoganato quasi da tutti il binomio psicologo e pazzia, ovvero che hanno bisogno dello psicologo solamente i matti: tutti ne avremmo bisogno per trovare il giusto equilibrio tra ansia e paura da una parte e rischio oggettivo dall’altra. Per chi non riesca a trovare equilibrio da solo – anche seguendo queste regole – in questo momento così difficile sono tantissimi gli psicologi che hanno messo la loro professionalità a disposizione di tantissimi: abbiamo telefoni amici di supporto, video su come gestire lo stress caricati gratuitamente, consulenze professionali sempre a disposizione h24.
E se fosse la tua strada?
Tutto questo sicuramente ci ha portato a riflettere. Saranno tantissimi che, una volta finita l’emergenza Coronavirus, non vorranno tornare alla propria vita di prima: finiranno una relazione, cambieranno lavoro, compiranno scelte importanti. Qualcuno potrebbe essersi reso conto che vorrebbe proprio che la sua professione fosse quella di stare accanto a chi è stanco e affaticato a livello mentale, a chi ha bisogno di un supporto morale che vada al di là della semplice amicizia, ma si fondi su solide basi scientifiche: hai pensato che potresti iniziare a studiare per prendere la Laurea triennale in Psicologia? Certo, in questo momento avrai sicuramente più tempo da dedicare allo studio e hai paura che tornando alla vita normale non avrai più modo e tempo per laurearti. Una soluzione potrebbe arrivare dalle Università Telematiche, ad oggi sono tantissime quelle riconosciute dal Miur, come Unicusano.