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Quante foto scattiamo al giorno?

Le nostre gallerie del cellulare si trovano spesso ad essere ingombrate e piene di foto che ci tocca poi eliminare o spostare da un’altra parte, in HDD, in SSD o semplicemente su servizi Cloud. Fino anche solo a quindici anni fa non c’era neanche l’opzione di scattare fotografie sul telefonino, come siamo arrivati ad averne troppe?

Tutte le persone nate fino negli anni ‘90 hanno poche foto della loro infanzia e sono tutte stampate; oggi ci troviamo, al contrario, ad averne tantissime ma tutte in digitale, sperse nella memoria di un cellulare o di un computer. Anche i soggetti delle foto sono molto cambiati: prima dell’avvento della connettività e delle capacità dei device moderni, raramente si “sprecava” una foto per avere un’immagine di un quaderno, una pianta qualsiasi o di un farmaco.

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Un’altra grossa differenza tra le foto di oggi e quelle di qualche anno fa è la qualità e la definizione (pixel) che le caratterizzano: il gusto mistico e di vecchio che le foto stampate ci davano ha lasciato spazio alla precisione e alla scarsa immaginazione di dettagli, sono già tutti nell’immagine! Insomma, se da una parte le nuove tecnologie ci danno la possibilità di avere molto più nitidi nella nostra mente ricordi e dettagli che possono farci sorridere, dall’altra abbiamo un po’ perso il senso di importanza della singola foto, in fondo, ne abbiamo spesso almeno altre tre della stessa situazione.

Quindi, quante foto scattiamo al giorno? Il numero oggettivamente dipende da tante variabili: chi siamo, cosa facciamo in una determinata giornata, come ci sentiamo, cosa vediamo etc… Siamo abituati a fotografare tutto, anche particolari ininfluenti: ad esempio fotografare il finestrino dell’auto mentre stiamo viaggiando in autostrada per dire a qualcuno che siamo in viaggio, oppure per far sapere all’amico che stiamo studiando, o lavorando, facendoci un selfie mostrando in cosa ci stiamo adoperando.

Una quantità è difficile da individuare perchè alla fine poter far le foto a tutto a volte serve per poter usufruire di servizi: pensiamo a quando ci chiedono di mandare una foto della carta d’identità o richiediamo un farmaco alla farmacia inviando un’immagine di ciò che ci serve, a volte questa possibilità è utilissima.

Per i giovani e non solo, poi, c’è la possibilità di caricare foto sui social, le stories di Instagram o Facebook che rimangono in internet per 24 ore; ultimamente si sta sempre più sviluppando la condivisione e la registrazione continua anche di video.

Come tutte le nuove tecnologie il poter scattare foto sempre ha molti pro ma bisogna far attenzione a qual è il vero pericolo di questo accesso continuo ad una fotocamera. Dobbiamo ricordarci che c’è l’insidia social e internet: ogni foto spedita, caricata e condivisa rischia di non lasciare mai più il web, senza una protezione della privacy adeguata, ed essere eventualmente usata per scopi non virtuosi.

In conclusione, è fantastico poter sempre aver una prova fotografica di cosa stiamo facendo noi e le persone che conosciamo; ma non possiamo dimenticare che, a parte perdere il significato e l’importanza delle foto, non sempre chi le vede e riceve è affidabile e che purtroppo ci sono tanti meccanismi invisibili che avvengono su internet alle nostre spalle.