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SOS Condizionatore: i segnali d’allarme e i trucchi per un’estate senza sorprese

L’estate si avvicina e, con le prime giornate di caldo, torna prepotente il desiderio di accendere il condizionatore. Ma il nostro fedele alleato contro l’afa è pronto ad affrontare la stagione estiva?

Proprio come facciamo con l’auto prima di un lungo viaggio, è fondamentale dedicare un po’ di attenzione alla manutenzione del condizionatore domestico per evitare guasti improvvisi e godere di un fresco salutare per tutta l’estate.

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Ignorare piccoli segnali o rimandare i controlli potrebbe trasformare un sollievo in un costoso problema.

Scopriamo allora insieme quali sono i campanelli d’allarme da non sottovalutare e i trucchi per mantenere nostro condizionatore in perfetta forma per tutta l’estate.

 

I campanelli d’allarme: Quando il Condizionatore “Parla”

Quando il condizionatore inizia a manifestare qualche anomalia, è bene prestare attenzione a segnali che potrebbero indicare un problema più serio in arrivo.

Ad esempio, rumori insoliti come cigolii, vibrazioni eccessive o ronzii non vanno mai sottovalutati, in quanto potrebbero essere la spia di problemi meccanici, ventole sbilanciate o persino componenti allentati che necessitano di un controllo.

Anche gli odori possono rivelare molto sullo stato di salute del nostro apparecchio: un sentore di muffa, ad esempio, potrebbe segnalare la presenza di umidità e sporco nel sistema, terreno fertile per la proliferazione di batteri e allergeni, mentre un odore acre di bruciato dovrebbe immediatamente farci pensare a un possibile problema elettrico.

Un calo nelle prestazioni è un altro campanello d’allarme importante: se l’aria emessa è meno fresca del solito o il condizionatore fatica a raggiungere la temperatura impostata, le cause potrebbero essere diverse, dai filtri sporchi a problemi più complessi come un guasto al compressore o una perdita di gas refrigerante.

Non meno preoccupanti sono le perdite d’acqua, che spesso derivano da un blocco nel tubo di scarico della condensa, ma potrebbero anche indicare problematiche interne più serie.

In ultimo, un improvviso aumento dei consumi energetici, a parità di utilizzo, è un chiaro segnale che il condizionatore sta lavorando in modo inefficiente e potrebbe avere bisogno di manutenzione.

 

La manutenzione fai da te

Prendersi cura del proprio condizionatore con una regolare manutenzione può fare una grande differenza nel suo funzionamento e nella sua durata nel tempo.

Alcune operazioni semplici possono essere eseguite in autonomia, garantendo un buon livello di efficienza.

Innanzitutto, la pulizia dei filtri dell’aria è un’azione fondamentale da compiere regolarmente, idealmente ogni due o tre settimane, a seconda della frequenza di utilizzo dell’apparecchio.

Rimuovere la polvere e lo sporco accumulati sui filtri migliora innanzi tutto la qualità dell’aria che respiriamo e poi permette anche al condizionatore di funzionare meglio, evitando un inutile sovraccarico al compressore dovuto all’otturazione degli alveoli.

Un’altra operazione alla portata di tutti è la pulizia dell’unità esterna (solo se è a portata di mano in posizione comoda): togliere foglie, rami o altri detriti che ostruiscono la griglia o le ventole è importante per una corretta dissipazione del calore.

In alcuni casi, è possibile anche controllare il tubo di scarico della condensa per assicurarsi che non sia ostruito, prevenendo così eventuali perdite d’acqua.

È però di fondamentale importanza capire che se si ha poca manualità o se ci si trova di fronte ad interventi più complessi, è meglio chiamare un tecnico specializzato in condizionatori d’aria.

Tra questi interventi possiamo senza dubbio citare la ricarica del gas refrigerante, la riparazione di componenti elettrici o meccanici interni e qualsiasi operazione che richieda l’apertura dell’unità interna o esterna.

Si tratta di procedure estremamente delicate e potenzialmente pericolose se non eseguite da personale qualificato.

Lo ripetiamo perché è importante: in questi è sempre consigliabile rivolgersi a un tecnico specializzato in condizionatori d’aria per evitare danni all’apparecchio o, peggio ancora, rischi per la propria sicurezza.

Una regolare manutenzione fai da te può prevenire molti problemi, ma di fronte a segnali di malfunzionamento o interventi più complessi, la competenza di un professionista è insostituibile.

 

 

Quando chiamare il tecnico

Come abbiamo appena detto, sebbene molte operazioni di manutenzione ordinaria possano essere svolte in autonomia, ci sono situazioni in cui l’intervento di un tecnico specializzato in condizionatori d’aria è assolutamente necessario.

Un caso emblematico è la ricarica del gas refrigerante al condizionatore: questa operazione richiede attrezzature specifiche e competenze professionali, in quanto la manipolazione dei gas refrigeranti deve avvenire nel rispetto di normative ambientali e di sicurezza.

È importante sottolineare che una perdita di gas non è un evento normale e se si verifica, bisogna prima individuare e riparare la perdita e poi procedere con la ricarica.

Allo stesso modo, qualsiasi intervento sui componenti interni del condizionatore, siano essi meccanici o elettrici, richiede conoscenze tecniche approfondite. Tentare di riparare da soli parti complesse può causare danni irreparabili all’apparecchio o, peggio ancora, mettere a rischio la propria incolumità.

I problemi di natura elettrica, in particolare, non vanno mai presi alla leggera: scintille, un persistente odore di bruciato o un interruttore che scatta frequentemente sono segnali inequivocabili di un’anomalia che deve essere gestita da un tecnico qualificato per prevenire incendi o scosse elettriche.

Per evitare tutto ciò, è buona abitudine programmare una manutenzione annuale al condizionatore, meglio se prima di riaccenderlo per i mesi estivi.

La manutenzione annuale permette di effettuare una pulizia approfondita di tutte le componenti interne, verificare lo stato di usura delle parti, controllare la pressione del gas refrigerante e prevenire l’insorgere di problemi futuri, garantendo così un funzionamento efficiente e duraturo del condizionatore.

 

Consigli per un uso corretto del condizionatore

Per godere appieno dei benefici del condizionatore senza incorrere in bollette salate o sbalzi termici dannosi per la salute, è fondamentale adottare alcune semplici abitudini di utilizzo.

Innanzitutto, è buona norma impostare una temperatura interna ragionevole, evitando di creare un divario eccessivo con l’esterno: spesso una differenza di 6-8 gradi è sufficiente per garantire un comfort ottimale e limitare i consumi energetici.

Un’altra funzione molto utile, soprattutto nelle giornate particolarmente afose, è la “deumidificazione”. Questa modalità permette di ridurre l’umidità nell’aria senza necessariamente abbassare drasticamente la temperatura, offrendo una sensazione di freschezza più naturale e meno aggressiva.

Sarebbe poi una buona cosa abituarsi ad impostare l’accensione solo nelle ore di effettiva necessità, ad esempio poco prima del rientro a casa o durante le ore più calde, per evitare sprechi inutili di energia.

È inoltre consigliabile assicurarsi che le bocchette di ventilazione del condizionatore, non siano ostruite da mobili, tende o altri oggetti, per garantire una corretta circolazione dell’aria.

Insomma, un occhio attento ai segnali e qualche semplice accorgimento possono fare la differenza tra un’estate di fresco relax e una serie di costosi inconvenienti.

Articolo scritto in collaborazione con Renato Arata, titolare della ditta di assistenza condizionatori Claren Roma (www.assistenza-condizionatori-roma.com).