Tratto da Urlo n.228 novembre 2024
Chi ha vinto le elezioni negli Stati Uniti? O meglio, in che modo? Michele Serra in un bell’editoriale su Repubblica ha parlato di una contrapposizione tra passato e futuro, tra pensiero reazionario e sguardo a strade nuove. Tra il compito della destra e quello (forse dimenticato) della sinistra. Una posizione che condivido in parte. Non si tratta solo di un ritorno al passato, a quando non si parlava di clima, a quando l’unica immigrazione celebrata era quella dei coloni bianchi della Mayflower. A quando l’egemonia americana non era insidiata dall’Unione Europea e la sua economia non doveva fare i conti con la Cina. I temi del dibattito sono stati protezionismo in campo economico e sicurezza fino al contrasto brutale dell’immigrazione. Un ritorno sì, ma non solo al passato. Quelli che la campagna elettorale di Trump ha toccato sono temi semplici, basilari, spesso urlati, sgualciti e masticati in un dibattito becero, sessista e volgare, ma comunque semplici.
In questo caso è lo scontro sui grandi temi etici a non aver pagato nella campagna dei democratici, perlomeno nell’America rurale e delle piccole città. Nei grandi centri urbani, come Washington o New York, la situazione è diversa. Qui la Harris ha ottenuto moltissimi voti provenienti, in ultima analisi, da quelle che gli analisti hanno definito le elites urbane, con livello di istruzione alto. Ma gli States non sono solo le grandi città, anzi, sono soprattutto altro: l’ampio territorio tra le due coste, dove a contare sono stati i temi semplici urlati da Trump.
Una riflessione va aperta, perché il percorso avviato dagli USA non è nuovo alle cancellerie europee che, in alcuni casi, hanno già intrapreso questa stessa strada. Serve abbandonare i grandi temi e le battaglie di civiltà? Assolutamente no, ma bisogna renderli trasversali, fare in modo che non allontanino l’elettorato, ma che lo portino ad ampliare la riflessione politica, partendo però da questioni più semplici, quelle che forse vengono date per scontate. Contrapporre alla paura la paura non paga, è su questo che si deve cambiare.
Leonardo Mancini