
Tratto da Urlo n.231 febbraio 2025
Per tutti coloro che non sono nativi digitali, Wikipedia è stata una rivoluzione non da poco. Lo stesso spirito che sta alla base di questo esperimento, cioè la collaborazione per la diffusione della conoscenza, è qualcosa che fa ben sperare per il cammino del genere umano su questo pianeta. Chi questo strumento lo ha utilizzato tanto ha anche imparato a leggerlo in maniera critica, verificando le fonti più controverse e valutando le varie versioni delle singole voci modificate nel tempo. Ma quello che uguaglia l’utente affezionato e informato e quello sporadico è il messaggio che accoglie entrambi e che invita ad una donazione per sostenere l’immane progetto.
Mi sono sempre chiesto quale fosse il volume di denaro mosso da Wikipedia (io stesso in passato ho donato alcuni dollari) e sono stato piacevolmente sorpreso dalle dichiarazioni di Jimmy Wales (cofondatore dell’enciclopedia online) in merito alla recente impennata delle donazioni. Una situazione creatasi a seguito di alcune dichiarazioni non proprio edificanti fatte da Elon Musk negli anni verso la no profit Wikimedia Foundation, che gestisce appunto Wikipedia: l’imprenditore sudafricano ha attaccato fortemente la piattaforma, prima accusandola di amplificare la “propaganda” dei media tradizionali, poi persino arrivando a prometterle una donazione da un milione di dollari se avesse cambiato il nome da Wikipedia a Dickpedia. Infine lo stesso Musk ha chiesto ai suoi follower di bloccare qualsiasi donazione, dopo che la pagina a lui dedicata è stata aggiornata con l’episodio del saluto romano a Washington durante l’insediamento del nuovo presidente americano Donald Trump.
Rispetto alla risonanza che i post social di Musk hanno solitamente (basti pensare alle impennate del valore di alcune criptovalute arrivate dopo la loro menzione) in questo caso l’effetto è stato contrario, con le donazioni che sono aumentate considerevolmente. Un colpo che probabilmente poco ha importato a Musk, anche perché, il ragionamento che arriva da diverse testate statunitensi, il problema semmai riguarda il potere d’acquisto del magnate, dato che, già adesso, molti aspetti (soprattutto digitali) della nostra vita sono influenzati da servizi e compagnie che, in qualche misura, sono riconducibili al patrimonio di Musk. Ma quando questo strapotere economico si scontra con l’ideale ricordato dallo stesso Wales che “Wikipedia non è mai stata e mai sarà in vendita”, si ritrova con in mano la sola arma della comunicazione, che in questo caso però è risultata essere alquanto spuntata.
Leonardo Mancini