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Sformatini di piselli

Su suggerimento della mia amica Karmen che saluto e ringrazio (come si dice nei programmi seri) ho scoperto l’esistenza del sito on-line de “Il cucchiaio d’argento”, che a detta di grandi chef è da considerarsi bibbia e guida di ogni aspirante

Decisamente più pratico da sfogliare del super tomo gigante offre preziosi spunti (ammazza come sono impostata oggi..sarà l’aver riletto un paio di sfondoni nella ricetta precedente?!) da cui ho attinto a piene mani per la cena dello scorso venerdì, forse primo giorno semi-libero da quando è finita la sessione d’esami. Ho pensato bene di passare metà giornata a cucinare, per finire più stanca che mai. Ognuno si svaga come vuole!
Vi riproporrò il menù della serata pezzo per pezzo, visto che ho fatto tutto con le mie sante manine.

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Per l’antipasto ho scelto, sempre grazie al suddetto prezioso consiglio, questi sformatini di piselli.
Sono molto facili e davvero di impatto in caso aveste ospiti ma se devo dire la verità li ho scelti per testare degli stampini comprati secoli fa che giacevano in fondo ad un ripiano del mobile buffet!
Non avevo mai realizzato degli sformati nè cotto mai qualcosa a bagnomaria al forno ma, a giudicare dai risultati e dai mugolii dei commensali, direi che il battesimo del fuoco è stato superato. Possiamo farcela tutti!

Ingredienti:
400 g di piselli lessati
200 g di Grana Padano grattugiato
100 g di formaggio tipo philadelphia
3 tuorli
1 albume
burro
sale
pepe

Per guarnire potete tenere da parte una manciata di piselli o fare a dadini un pomodorino, quello che più vi aggrada (oggi vado alla grande!).

Iniziate scaldando il forno a 200° e mettete subito dentro una teglia o teglietta (se fate pochi stampini o uno stampo non tanto grande meglio una teglia piccola) con due/tre dita d’acqua, non di più.
La preparazione avviene tutta nel contenitore del mixer, una vera pacchia. Frullate insieme i piselli, il formaggio, le uova, il sale e il pepe. La ricetta originale dice che a questo punto dovreste trasferire tutto in una terrina ed aggiungere il parmigiano ma non ne vedo davvero l’utilità. Io dico: buttate nel mixer anche quello!
Regolate la sapidità con cura, il parmigiano è molto saporito, attenti a non fare il composto troppo salato. Potete tranquillamente assaggiare ma state attenti che potreste rischiare di finirlo a cucchiaiate com’è successo a me!
Fate sentire anche il pepe che ci sta bene, in cottura il sapore si alleggerisce quindi una puntina di retrogusto pepato ci deve essere.
Bene, fatto.
Ora imburrate abbondantemente gli stampini o lo stampone e riempite con .. indovinate un po’?! .. Mi fanno ridere quando leggo “riempite con il composto”..e che ci dovevo mettere?!
Ok ritorno in me, niente cadute di stile!
Dicevamo riempite con il composto e livellate bene.
Mettete gli stampini nella teglia con l’acqua (che nel frattempo deve dare segni di vita, tipo le bollicine piccole sul fondo) e lasciate cuocere per circa venti minuti. La parte superiore si scurirà, è normale, non abbiate fretta di tirarli fuori, in questo caso è meglio un pochino di più che meno, c’è il rischio che non si cuociano e che precipitino tipo blob nel momento in cui andate a girare lo stampino. A me è successo, lo so, è brutto ma non è un dramma..si raccoglie col cucchiaio, si rinfila tutto dentro e si rimette in forno! In ogni caso consiglio vivamente la prova dello stecchino, ovviamente non è una ciambella e l’effetto viscido potrebbe ingannarvi ma se l’acqua è già calda dopo 20 minuti dovreste esserci senza problemi. Se ce l’ho fatta io col forno rotto per voi sarà una passeggiata!
A questo punto non resta che sfornare e lasciar raffreddare per qualche minuto, lasciateli compattare ancora un po’ e poi procedete alla pratica di capovolgimento. Dovrebbero venir giù lisci come l’olio.

Io li ho guarniti con dei pomodorini confit che ho trovato ottimi accostati al sapore tenue dei piselli; anche i pomodorini secchi sottolio andrebbero benissimo. Sennò come dicevo prima pomodorino fresco o piselli medesimi per decorare. un bel vino bianco ghiacciato et voilà, à vous l’hors d’oevres.
A domani per il primo.


Armenia Baghdighian