Home Rubriche Tempo Libero

Torta al cioccolato senza latte e senza glutine con mousse al pistacchio

In inglese per dire che una cosa ci piace da impazzire si dice che ci fa diventare ‘nuts’ ovvero, noccioline. Spesso esclamo ‘I go nuts for nuts!’ – impazzisco per le noccioline e per tutta la frutta secca. Però con i pistacchi ho un vero problema, appena ne mangio uno poi non riesco a smettere di mangiarli e non credo di essere sola in questo! L’anno scorso proprio in questo periodo dell’anno ho fatto un viaggio girando per la magica Sicilia e quando abbiamo fatto tappa a Bronte mi sembrava di essere arrivata alla terra promessa. Qualsiasi bar, negozio di alimentari e ristorante proponeva così tanti dolcetti deliziosi, pesto, creme e buste piene di queste pepite di oro verde che non sapevo da dove iniziare, sapevo solo che non avrei voluto smettere.

Alcuni dicono che le persone mangiano pistacchi da almeno 9000 anni. Si sa che i suoi inizi furono in Medio Oriente, ed era noto principalmente in Siria e nelle regioni del Medio Oriente. Ancora oggi, l’Iran è il più grande produttore di pistacchi. Quando le rotte commerciali si espansero in Europa e in altri paesi, il pistacchio aumentò di popolarità. Spesso chiamato “Latin Penny Nut” a causa del suo traffico lungo le rotte commerciali italiane, era considerato un costoso prodotto da forno. Il pistacchio di Bronte è in realtà anche di Adrano e Biancavilla, sempre in provincia di Catania, alle pendici dell’Etna. Si trova in questo perfetto habitat mite e mediterraneo, dal 900 d.C. circa, quando fu portato dagli arabi, ispirandoci ad usare il pistacchio per esaltare antiche ricette e crearne di nuove.

Ads

Tutto questo parlare di pistacchi mi sta facendo venire voglia di andarli a comprare, quindi mi affretto a spiegarvi la ricetta. Questa è una ricetta che ‘non si offende’ nel senso che è difficile sbagliarla ed è una delle mie preferite perché può essere gustata anche da chi ha intolleranze o vuole evitare il glutine ed il lattosio.

Per chi non avesse a disposizione la crema di pistacchi, la torta è anche molto buona semplice, con della marmellata di arance o con una glassa di cioccolato fondente.

PER LA TORTA

INGREDIENTI

-150 ml di olio di semi di girasole
– 125 ml di acqua bollente
-100g di farina senza glutine
– 50g di farina di mandorle
– 1/2 cucchiaino di bicarbonato
– 200g di zucchero di canna
– 3 uova
– 60g di cacao amaro
– 1 pizzico di sale

PER LA MOUSSE

– 200g di crema spalmabile di pistacchi
– 100 ml di panna vegetale da montare
– 1 pizzico di sale

ISTRUZIONI

Scaldare il forno a 175°, ungere con olio o con della margarina e spolverare con farina (senza glutine) due teglie da 18cm di diametro, o una dal diametro di 30cm. Far dissolvere il cacao nell’acqua bollente – questo farà esaltare l’aroma del cacao (e bagnando il cacao eviterà anche eventuali nuvole di cacao per tutta la cucina quando lo andrete ad unire al resto dell’impasto). Quindi montare le uova con lo zucchero, aggiungere lentamente l’olio ed il miscuglio di acqua e cacao che si sarà stemperato. A questo punto si possono aggiungere le farine, il bicarbonato ed il pizzico di sale. Infornare per circa 25 minuti se suddivisa in due teglie o per 35 minuti se cotta nella teglia unica più grande. La torta è pronta quando è cotta ai lati e sembra ancora un po’ umida nel mezzo. Noterete che in cottura si alzerà nel centro e raffreddandosi diventerà poi di nuovo piatta.

Per la mousse, montate la panna vegetale a neve e aggiungete la crema di pistacchi ed il pizzico di sale.

Se volete potete aggiungere dei pistacchi alla mousse per dare della croccantezza e sopra alla torta con una glassa al cioccolato per decorarla. Per assicuravi che i vostri siano i veri pistacchi di Bronte fate attenzione alle seguenti tre caratteristiche:

1 La forma, il pistacchio di Bronte tende ad essere lungo il doppio della sua larghezza, se è tondeggiante probabilmente non è di Bronte.

2 Il colore, il pistacchio di Bronte è verde brillante e le sfumature giallastre sono ridotte al mimino. Osservando il frutto intero vedrete che la pellicina è violacea.

3 Il sapore, Il gusto del tipico frutto siciliano è decisamente tendente al dolce. Così aromatico da non necessitare di aromi o salature.

Potete trovare altri miei dolci sul mio blog di Instagram.

Augurando una buona torta a tutti, a presto,

Silvia Bakes

La pasticceria della porta accanto