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A due passi dall’Appia Antica nasce l’ortofrutteto solidale amico delle api

Messi a dimora 120 alberi da frutto in un terreno della Cooperativa Sociale Agricoltura Capodarco

ROMA – Cura dell’ambiente e delle persone: sono questi i principi su cui affonda le proprie radici l’OrtoFrutteto solidale messo a dimora quest’oggi a Roma presso uno dei terreni gestiti dalla Cooperativa Sociale Agricoltura Capodarco. Il progetto è stato realizzato grazie al sostegno di Banca di Credito Cooperativo di Roma con il supporto tecnico di AzzeroCO2. Un intervento, quello realizzato oggi, volto a promuovere l’agricoltura sociale e la solidarietà nel territorio, creando allo stesso tempo un progetto concreto per la tutela dell’ambiente. “Grazie alla partnership con Banca di Credito Cooperativo di Roma continuiamo nel nostro cammino che vuole coniugare la tutela dell’ambiente al sostegno delle persone più fragili – ha dichiarato Annalisa Corrado Responsabile progetti innovativi di AzzeroCO2Con l’OrtoFrutteto realizzato nella Cooperativa Sociale Agricoltura Capodarco vogliamo promuovere un’economia civile, sostenibile e inclusiva in grado di portare benefici a tutta la comunità e al territorio e che investe su persone che altrimenti avrebbero maggiori difficoltà ad integrarsi nel mondo del lavoro. Protezione dell’ambiente, solidarietà, riscatto sociale sono queste le chiavi di volta su cui costruire un futuro più verde e giusto per tutti“.

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I NUMERI DELL’’INTERVENTO

L’intervento ha riguardato un terreno nei pressi dell’Appia Antica di cui dispone la Cooperativa e nel quale sono state messe a dimora 120 piante appartenenti a specie mellifere e cespugliose tra le quali albicocchi, antiche varietà fruttifere laziali, ulivi, lavanda, rosmarino e salvia. Si tratta di piante selezionate per attrarre e proteggere le diverse specie di insetti impollinatori come api, farfalle e bombi dal cui prezioso lavoro di impollinazione dipende la conservazione del patrimonio di biodiversità e la cui sopravvivenza è però minacciata da inquinamento, pesticidi, perdita di habitat, parassiti, malattie e cambiamenti climatici. Protagonisti di questa giornata all’insegna della sostenibilità ambientale sono alcuni tra i ragazzi e le ragazze tra i 18 e i 29 anni che fanno parte del Progetto Custodi di Comunità e che si sono occupati della messa a dimora delle piante. Si tratta di giovani in condizione di disagio economico o sociale (giovani disabili, NEET e BES) che hanno affrontato dapprima un percorso di formazione incentrato sull’agricoltura e in seguito hanno iniziato tirocini lavorativi.

LA SCELTE DELLE PIANTE

La scelta di specie mellifere non è stata casuale e ha anzi un alto valore simbolico oltre che naturalistico. L’intervento realizzato oggi consentirà infatti di creare un rifugio naturale per specie in pericolo, in un luogo dove ospitalità e protezione dei soggetti fragili è già di casa. Non è infatti un caso che per innestare l’OrtoFrutteto si sia scelto un terreno gestito da Agricoltura Capodarco, Cooperativa Sociale che impiega le pratiche agricole al fine di generare benessere per la comunità locale e realizzare interventi di rilevanza sociale rivolti a persone in condizione di disagio. “La messa a dimora delle piante è stata realizzata nei 20 ettari circa di terreni dell’Appia Antica gestiti da Agricoltura Capodarco, coltivati a seminativo (grano) e vigneto – ha dichiarato Salvatore Stingo, Presidente Cooperativa Sociale Agricoltura Capodarco – L’intervento di oggi vuole testimoniare con un esempio concreto l’enorme potenziale espresso dall’Agricoltura Sociale, che serba in sé la capacità di coniugare i temi dell’accoglienza e dell’inserimento lavorativo delle persone più fragili con il rispetto dell’ambiente e le buone prassi dell’Agricoltura Biologica“.

Redazione

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