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Riciclo di carta e cartone all’80%. Male il Lazio

Sono arrivati i risultati del XV rapporto sulla raccolta differenziata di carta e cartone diffusi da COMIECO, il Consorzio nazionale per il recupero ed il riciclo degli imballaggi a base cellulosica.
Negli ultimi dieci anni il progresso è sostanziale. “Dal 1999 al 2009” osserva Piero Attoma, presidente del consorzio, “la differenziata di carta e cartone è cresciuta da 250mila a oltre tre milioni di tonnellate”. La qual cosa significa che “in valori assoluti, sono state avviate a riciclo 23,3 milioni di tonnellate di materiale”. 
Il tema del riciclaggio dei materiali di consumo sta acquisendo una sempre crescente importanza nelle agende politiche, soprattutto in periodi, come quello attuale, in cui si tenta, a fronte di una crisi globale,  di limitare le inefficienze economiche. In effetti, ragionando concretamente su alcuni dati che la COMIECO mette a disposizione,  veniamo a sapere che ogni cittadino italiano consuma oltre 540 kg di rifiuti urbani. Se consideriamo che la raccolta  e lo smaltimento di un kg di questi rifiuti può arrivare a costare alla collettività qualcosa come 25 centesimi al Kg, giungiamo facilmente ad intuirne  un gravoso impatto sulle casse dello Stato.

Si tratta dunque di avviare necessarie politiche di trasformazione che comportino un cambiamento radicale nel paradigma del consumo.
In termini pratici ciò  significa, da una parte insegnare al cittadino i giusti stili di consumo, in una battaglia palingenetica che deve raggruppare gli sforzi anche degli altri consorzi di packging (come la CONAI). D’altra parte bisogna diffondere il più possibile l’utilizzo di materiali riciclati , in maniera da renderli  preponderanti nella realizzazione degli imballaggi.

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Passi in avanti se ne stanno compiendo. La raccolta differenziata di carta e cartone è cresciuta nel 2009 del 5.2%. Sono state raccolte oltre 3 milioni di tonnellate di cellulosici (500mila in più del 2008) pari a 52,6 chilogrammi di media pro capite (2,7 kg in più rispetto al 2008). E, sebbene si debba tener conto che la crisi ha ridotto i consumi, non va dimenticato che il tasso di riutilizzo ha superato l’80%. In definitiva siamo  già a buon punto se consideriamo che  quattro imballaggi di cellulosa su cinque sono stati avviati al riciclo.
E tuttavia stiamo ancora parlando di uno sviluppo che si realizza a macchia di leopardo.  “Il dato relativo alla carta e al cartone” spiega il d.g. COMIECO Carlo Montalbetti,  “conferma il trend di crescita generale della raccolta differenziata (+4 per cento), anche se alcune realtà come Calabria e Sicilia non solo non registrano aumenti, ma anzi palesano  un evidente arretramento”.

A destare preoccupazione è inoltre la condizione della nostra regione che, con un aumento del riciclo di cellulosici  inferiore al 2%, ha registrato una crescita pari a  “meno della metà del balzo registrato su scala nazionale. Vuol dire che forniremo ai romani un decalogo” precisa sempre il d.g. Montalbetti, “ma bisognerà lavorare anche sulla logistica, in modo da tenere il servizio in ordine”.

Se tutto procederà secondo le intenzioni,  si produrrà un vantaggio sensibile anche per le casse municipali, negli ultimi tempi sempre più colpite dai tagli in finanziaria.  La COMIECO ha infatti versato, nello scorso anno,  quasi 100 milioni di euro ai comuni italiani. Ma ha fatto anche di meglio: “grazie ai risultati sulla raccolta differenziata” si legge in un comunicato del consorzio “si è evitata la costruzione di ben 196 nuove discariche, 26 solo nel 2009 con un beneficio complessivo in termini economici pari a 300 milioni di euro. Complessivamente,  tra il 1999 al 2009  si parla di 3 miliardi risparmiati in costi evitati di discarica, nuovi posti di lavoro e  benefit ambientali dovuti alle minori emissioni”.

Un motivo in più per proseguire la giovane, ma efficace pratica della raccolta differenziata.

Fabio Grilli