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Mentifricio torna a Roma con un appuntamento su true crime e salute mentale

Giovedì 19 giugno a Sinestetica, riflessioni, testimonianze e arte per capire il fascino (e i rischi) della cronaca nera

ROMA – Cosa ci spinge a seguire con ossessione i casi di cronaca nera? Perché il genere true crime esercita un fascino così potente? A queste e altre domande proverà a rispondere il nuovo appuntamento di Mentifricio, la rassegna culturale romana che coniuga intrattenimento e benessere psicologico. Il titolo di questa edizione è eloquente: “True Crime: (D)Istruzioni per l’uso”, in programma giovedì 19 giugno alle ore 18:30 presso Sinestetica (Viale Tirreno 70/b).

Al centro dell’evento, un confronto aperto tra giornalismo, divulgazione e psicologia, con ospiti d’eccezione: Alessandra De Vita, giornalista e scrittrice, autrice del libro “Sospese. Femminicidi irrisolti dal caso Montesi al delitto di via Poma”, sarà tra le protagoniste del primo talk della serata. Il suo sguardo analitico sulla cronaca nera italiana si intreccerà con la testimonianza di Pietro Orlandi, fratello di Emanuela Orlandi e autore della prefazione del libro. La sua sarà una presenza intensa e significativa: “protagonista involontario” di un caso tra i più noti e controversi del nostro Paese, Orlandi condividerà il suo percorso di ricerca della verità e di lotta per la giustizia.

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Nel secondo panel, spazio al mondo della divulgazione digitale e della psicologia: Max Proietti, storyteller seguitissimo sui social, affiancherà la psicoterapeuta Marta Zammuto e il consigliere capitolino Lorenzo Marinone, promotore della campagna “A mente libera”. L’obiettivo sarà analizzare, con approccio scientifico e sociale, l’impatto che il consumo di contenuti true crime può avere sul nostro benessere mentale.

A rendere ancora più coinvolgente la serata saranno le performance musicali di Nunzia Carrozza, Pino Mazzarano e Sally Cangiano, quest’ultimo autore del brano “Rosa”, dedicato al tema della malattia mentale. Come da tradizione per Mentifricio, l’arte si affiancherà al dibattito, offrendo al pubblico uno spazio di riflessione e condivisione emotiva.

Dopo il successo dei precedenti incontri e il sostegno di numerose realtà impegnate nella salute mentale — tra cui Università La Sapienza, Fondazione Di Liegro, Food For Mind, Itaca, Centro Dipendiamo — Mentifricio si conferma un format originale e necessario. Una rassegna dove il confronto culturale diventa strumento di prevenzione, consapevolezza e comunità.

L’ingresso è libero e l’evento è aperto a tutti. Un’occasione da non perdere per chi vuole comprendere più a fondo i meccanismi della mente umana e della società che racconta — e consuma — il dolore altrui.

Redazione