ROMA – L’11 luglio ha aperto al Maxxi la mostra Passeggiate Romane, un affascinante viaggio attraverso la storia e l’arte di Roma. L’esposizione è un invito ai visitatori a camminare attraverso la storia della città, percorrendo le strade dove l’arte si fonde con il luogo e incrocia lo sguardo dei passanti.
Un allestimento scenografico, ideato dal tre volte premio Oscar Dante Ferretti negli spazi progettati da Zaha Hadid, accoglie una selezione di opere e reperti provenienti dai depositi di tre delle istituzioni museali più prestigiose della Capitale: Galleria Borghese, La Galleria Nazionale e Musei Capitolini.
ARTE ANTICA E MODERNA A CONFRONTO
La mostra mette in dialogo una selezione di opere di artisti come Giuseppe Capogrossi, Christo, Giorgio De Chirico, Gino De Dominicis e Luigi Ontani con capolavori come le vedute del Canaletto e i dipinti del Cavalier d’Arpino. Le sculture e i mosaici di epoca romana provenienti dai Musei Capitolini arricchiscono l’esposizione, consentendo di ammirare opere raramente visibili al pubblico.
Il titolo Passeggiate Romane è preso in prestito dall’omonimo libro di Stendhal del 1829, ma si ispira anche ai Racconti romani di Alberto Moravia (1954) e di Jhumpa Lahiri (2022), creando un legame tra la letteratura e le arti visive.
Alessandro Giuli, Presidente della Fondazione MAXXI, ha sottolineato l’importanza della collaborazione con le istituzioni museali della Capitale, definendo questa mostra un dialogo fortunato tra capolavori senza tempo e lo spazio avveniristico del museo, “al quale si aggiunge una terza voce, quella del cinema, che rappresenta una delle espressioni più fervide della ricchezza culturale del nostro paese”.
Francesco Stocchi, Direttore Artistico del MAXXI, descrive Passeggiate Romane come un set cinematografico che celebra un dialogo universale tra le arti, offrendo una prospettiva sovrastorica tipica di Roma.
Dante Ferretti, infine, ha affermato “Roma è arte, Roma e l’arte, l’arte a Roma… da qui l’idea che le Passeggiate Romane non siano necessariamente percorsi l’interno di un museo ma che siano passeggiate in una via, una piazza, uno scorcio caratteristico di quell’opera d’arte a cielo aperto che è la nostra Capitale. Però… c’è un però! Ed è che Roma, come tutte le grandi città, ha anche i suoi problemi. Per noi romani uno di questi è quello dei rifiuti che si è talmente “normalizzato” nelle vite dei cittadini da essere diventato un tratto caratteristico della bella Roma! Ecco, quindi, che nella via del centro di Roma che ho ricreato per la mostra troveremo bar, trattorie, antiche rovine romane, negozi ed anche gli onnipresenti cestini e secchioni pieni di immondizia. Senza che ciò vada ad intaccare minimamente la bellezza di questo scorcio romano dove l’arte – antica e moderna – viene esposta in un’opera d’arte – Roma – ed entrambe le arti si fondono perfettamente”.
LA MOSTRA
Ad accogliere il visitatore è il Natale di Roma di Franco Angeli, a seguire Intermittenze di Toti Scialoja, mentre a illuminare la scena è io neon Antinebbia di Laura Grisi. Il percorso si snoda tra mura romane, reperti antichi, ritratti e opere moderne, creando un labirinto di arte e storia.
Le vedute di Canaletto, i dipinti del Cavalier d’Arpino e le opere di artisti contemporanei si confrontano tra loro in un continuo gioco di rimandi. Il percorso continua costeggiando mura romane con reperti antichi. Dopo gli archi di un acquedotto, una panchina fronteggia il grande olio su tela di Carlo Battaglia e Superficie 76 bis di Giuseppe Capogrossi.
L’OFFICINA SOLARE N.2 di Ettore Colla anticipa un labirinto di mattoni che richiama le rovine romane. All’interno, opere a parete dialogano su due temi: il paesaggio, con vedute del Canaletto e dipinti di artisti come Giovan Battista Viola, e i miti, con opere di Fede Galizia e Giorgio de Chirico.
La mostra si conclude con il Rapporto sulla paura di Achille Perilli in una vetrina d’arte, e una piazza animata da tavolini di un caffè, un’Apecar, cassonetti, la grande sfera di Luca Patella e sculture di Lorenzo Guerrini, accanto ai resti di un tempio romano.
ACCESSIBILITÀ E INCLUSIONE
Il progetto MAXXIperTUTTI, finanziato dall’Unione Europea – Next Generation EU, rende la mostra accessibile a tutti. Sono previste, infatti, visite tattili dedicate alle persone con disabilità visiva.
L’Ufficio Educazione organizza visite guidate gratuite in occasione delle aperture straordinarie serali e visite per scuole e gruppi di adulti. Per orari e calendario completo visitare maxxi.art. È possibile prenotare visite per scuole e gruppi di adulti negli orari di apertura del museo scrivendo a edumaxxi@fondazionemaxxi.it.
Annalisa Ciutti