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Anche il Consiglio Comunale vota la Delibera sulle affrancazioni

Arriva l’ok dell’Aula sulla Delibera della Giunta che punta allo scioglimento dei vincoli di affrancazione dopo 20 anni di proprietà

ROMA – Anche l’Assemblea Capitolina ha dato il suo assenso, votando favorevolmente (con la sola astensione di Forza Italia) la Delibera sulle affrancazioni approvata dalla Giunta Capitolina il 21 dicembre scorso. Tempi strettissimi per un provvedimento molto atteso dai cittadini romani. Si stima infatti che siano circa 200 mila le famiglie a Roma toccate dallo scioglimento dei vincoli per le affrancazioni (che avverrà dopo 20 anni di proprietà) per gli immobili realizzati nei Piani di Zona (di cui alla Legge 167/62 e convenzionati ex art. 35 della Legge 865/71). “Con l’approvazione – afferma il Sindaco Gualtieri – facciamo un passo in avanti importante su un tema che riguarda tante persone e famiglie a Roma. In questo modo diamo maggiori certezze su una questione complessa sulla quale nel 2020, da Ministro dell’Economia, ero intervenuto con un decreto per semplificare le procedure. Abbiamo voluto agire subito con un provvedimento che contribuisce a fare chiarezza”.

COSA PREVEDE LA DELIBERA

La disposizione approvata il 21 dicembre dalla Giunta Capitolina ha recepito la sentenza della Corte Costituzionale (settembre 2021) che pone proprio ad un ventennio di proprietà il limite oltre il quale non è più necessaria l’istanza di affrancazione (e il pagamento della stessa alle casse comunali) per procedere alla vendita degli immobili a prezzo di mercato. La delibera quindi riconosce la cessazione del vincolo del prezzo massimo di cessione e del canone di locazione dopo 20 anni in diritto di proprietà. In questo modo i titolari degli immobili realizzati nei Piani di Zona per i quali la concessione originaria tra privati e pubblico abbia più di 20 anni potranno venderli senza limitazioni e a prezzo di mercato.

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UNA RISPOSTA PER TANTE FAMIGLIE

La Delibera è stata presentata in Aula dall’Assessore capitolino all’Urbanistica, Maurizio Veloccia, puntando anche il dito nei confronti della rugginosità e della lentezza del sistema: “Quella delle affrancazioni – ha spiegato – è una vicenda annosa e complessa: basti dire che al nostro arrivo abbiamo trovato una situazione che contava quasi 8mila istanze presentate, la maggior parte delle quali inevase. Pratiche dietro le quali ci sono altrettante famiglie o persone che attendono una risposta da Roma Capitale, alcune delle quali si trovano in situazioni critiche o addirittura drammatiche. Per questo motivo abbiamo deciso di occuparci immediatamente di questo tema. Sappiamo bene – ha aggiunto Veloccia – che questo provvedimento risolve solo una parte della questione, ma con l’approvazione di questa delibera entro i primi 100 giorni di mandato diamo un chiaro segnale dell’inversione di rotta che vogliamo imprimere”. Uno sguardo infine alla semplificazione: “Stiamo già lavorando all’informatizzazione e alla dematerializzazione di tutte le pratiche per consentire ai cittadini di conoscere lo stato della loro richiesta e agli uffici di lavorare più agilmente e smaltire tutto il lavoro arretrato”.

AC