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Montagnola: è scontro sul futuro dell’ex bocciofila

Si dibatte sull’abbattimento (totale o parziale) del manufatto all’interno dell’area verde lungo la Colombo

Tratto da Urlo n.217 novembre 2023

MONTAGNOLA – Da tempo i cittadini della zona e il Comitato Parchi Colombo, che si occupa del Parco Falcone e Borsellino, cercano di richiamare l’attenzione dell’amministrazione sulla necessità di procedere ad una completa riqualificazione delle aree verdi lungo la Colombo racchiuse tra via Vedana, via Grotta Perfetta e via Badia di Cava. Un progetto approvato nel 2018 nel Bilancio partecipativo, lanciato dall’allora Amministrazione penta-stellata e che, negli anni, è stato realizzato soltanto in parte. I fondi stanziati infatti (a causa di una recinzione più costosa richiesta dalla Soprintendenza) non sono bastati per l’intera area verde, lasciando anche una grande incertezza sul futuro di un manufatto lungo via Grotta Perfetta conosciuto come l’ex bocciofilo.

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GLI INCONTRI E L’APPELLO

Nelle scorse settimane i cittadini del Comitato hanno organizzato un incontro pubblico sulla vicenda e presentato un appello al Sindaco per la rimozione dei manufatti abusivi. “L’Ufficio Tecnico del Municipio con DD 789/2013 aveva ingiunto la demolizione di tutte le opere abusivamente realizzate. Nonostante siano passati oltre dieci anni il manufatto è ancora al suo posto”, ricordano i cittadini nel loro appello, citando anche la Mozione 1/2023 dell’Assemblea Capitolina che chiedeva la compiuta realizzazione del parco. Allo stesso tempo criticano la possibilità paventata dall’amministrazione municipale di affidare la struttura ad un gestore tramite una selezione pubblica, “riportando in questo modo in vita un relitto di cui anche lo stesso PRG prevede la demolizione e l’eventuale ricostruzione in altro luogo”, spiegano. “Egregio Signor Sindaco – concludono – crediamo che possa comprendere il nostro sconforto nel constatare che col passare del tempo la struttura rimanga ad occupare uno spazio sottratto al pubblico, mentre l’inerzia dell’amministrazione lascia spazi ad azioni illegali come le occupazioni”.

IL PUNTO DEL MUNICIPIO

È l’Assessore municipale all’Ambiente, Claudio Mannarino, a rispondere sulla vicenda, sottolineando come questa ricada sotto la competenza del Dipartimento comunale e come siano già stati richiesti fondi per completare la recinzione dell’intera area. Per quanto riguarda il manufatto l’Assessore ha spiegato che nella DD 789/2013 “si spiega che sono due le parti abusive, in particolare un container e una tettoia, quindi non l’intero manufatto”. I fondi per l’abbattimento, seguita Mannarino, vengono chiesti al Comune, “ma non possiamo dimenticare che questa bocciofila è anche inserita nella lista degli impianti sportivi contenuta nella Delibera comunale 52 del 2021. Sia il Consiglio Comunale che quello Municipale hanno sempre chiesto l’abbattimento delle parti abusive della bocciofila – conclude – le mozioni sono chiare: buttare giù le parti abusive e completare la riqualificazione dell’area”.

LE OPPOSIZIONI

Non sono mancate le prese di posizione delle opposizioni municipali, annunciando anche i prossimi appuntamenti relativi a questa vicenda. “Il rischio che tale capannone venga prima o poi occupato è molto alto – afferma Simonetta Novi della Lista Civica Calenda – Del resto, già il consiglio municipale si è espresso a favore dell’abbattimento. Ora deve essere discussa una mia proposta di risoluzione: spero davvero che tutto il consiglio sia favorevole a chiedere fondi per l’abbattimento, concretizzando la posizione bipartisan affinché il progetto partecipativo relativo al Parco possa andare a buon fine nella sua interezza”. Per FdI una riqualificazione dell’area non può realizzarsi senza l’abbattimento del manufatto: “Le forze politiche tutte, in Comune ed in Municipio, sembravano essere d’accordo con la volontà dei cittadini, rendere vivibile un’area verde importantissima per il quartiere e abbattere un manufatto, la cui presenza comporta solo un danno ambientale – afferma il consigliere Lorenzo Mevi – Pertanto ho richiesto, in una delle scorse Commissioni Controllo e Garanzia, di riunirsi sull’argomento con la Giunta per capire se vi sia la volontà politica di procedere all’abbattimento”.

Leonardo Mancini