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Tenuta Tor Marancia: si guarda ad un processo partecipativo sui casali

La proposta per il coinvolgimento dei cittadini sul futuro dei casali del parco arriva in Commissione Urbanistica

TENUTA TOR MARANCIA – Con l’apertura dei cantieri sull’AFA1 del Parco di Tor Marancia (l’area con ingresso principale da Piazza Lante) si è riacceso il dibattito anche sul futuro dei tre casali interni alla tenuta (AFA6) che dovranno essere riqualificati e aperti a nuove funzioni. Al momento, così come confermato anche al nostro giornale nelle scorse settimane dall’Assessorato capitolino all’Urbanistica e dal Presidente del Municipio VIII, è in corso la conferenza di servizi (iniziata il 24 ottobre scorso) utile alla stesura di una progettualità sui casali.

UN PROCESSO PARTECIPATIVO

A riprendere la questione è stata la commissione capitolina Urbanistica del 14 novembre scorso, all’interno della quale la consigliera Pd, Antonella Melito, ha riaperto il dibattito sulle future funzioni e sulla gestione di questi tre casali. “La conferenza di servizi sui casali – spiega Melito – si concluderà decorsi 90 giorni, presumibilmente a febbraio 2024. In questo arco temporale di attesa, ho ritenuto opportuno chiedere all’assessore all’Urbanistica Veloccia l’avvio, quanto prima, di un processo partecipativo a carico del Dipartimento di Programmazione ed Attuazione Urbanistica per coinvolgere tutte le realtà interessate a definire quelle che saranno le possibili funzioni da attribuire ai casali all’interno del parco, ed in particolare ai casali dell’Afa 6 sui quali oggi siamo chiamati ad intervenire”.

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I CASALI DELL’AFA 6

“Parliamo in totale di circa 1.000 mq di Sul distribuiti su due nuclei, uno costituito da 2 casali e l’altro da altre cinque unità”, seguita la consigliera Melito descrivendo l’ambito su cui vorrebbe che i cittadini si esprimessero. “È opportuno – aggiunge – insieme al Municipio VIII e al presidente Amedeo Ciaccheri, portare avanti tutti gli step che da ora in avanti ci condurranno all’acquisizione dei casali, approfittando di questi mesi di attesa per la conclusione della conferenza dei servizi, per pensare a come coinvolgere la città anche in vista di quello che dovrà essere il bando per l’assegnazione dei casali e dei servizi che saranno poi destinati alla cittadinanza”.

LeMa