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Municipio VIII: Militanti di FdI irrompono in Aula al grido di ‘Giù le mani dai bambini’

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FdI protesta contro la mozione sul dibattito per l’aggiornamento della terminologia parentale nelle scuole

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L’IRRUZIONE – Questa mattina nell’Aula del Consiglio del Municipio VIII in via Benedetto Croce alla Montagnola, un gruppo di attivisti di Fratelli d’Italia hanno manifestato il loro dissenso nei confronti della mozione sull’aggiornamento della terminologia parentale nelle scuole, votata il 14 gennaio scorso. Con bandiere e striscioni, al grido di ‘Giù le mani dai bambini’,’ una quindicina di militanti hanno voluto ribadire la loro contrarietà all’atto, definendo ingiustificabile la dicitura ‘Genitore 1 e Genitore 2’, nonostante questa non sia presente nel testo dell’atto. 

I MOTIVI DELLA PROTESTA – li ha spiegati il Portavoce della costituente romana di FdI, Andrea de Priamo, presente in Aula al momento della manifestazione, al quale abbiamo chiesto il perchè della terminologia ‘genitore 1 e genitore 2’: “Purtroppo il Municipio VIII pecca di trasparenza perchè l’atto non è visibile sul sito, ma è sufficiente leggerlo per comprendere che l’indirizzo è quello di mettere in discussione la dicitura di padre e madre sui documenti scolastici – seguita de Priamo – Un indirizzo preciso del Municipio che FdI ritiene assurdo”. Secondo De Priamo questo atto non sarebbe un caso isolato, ma rientrerebbe in una strategia più ampia: “Rientra in tanti attacchi alla famiglia che vengono dalle fila della sinistra. I giovani di FdI oggi hanno deciso di essere presenti per far capire che ogni volta che si metterà in discussione il concetto di famiglia tradizionale, saremo presenti per ribadire come alcuni valori siano fondamentali”. Il documento approvato in Consiglio Municipale in ogni caso non andrebbe a modificare nessuna dicitura, al più aprirebbe ad un dibattito nelle sedi scolastiche sulla possibilità di un cambiamento: “A nostro parere – conclude De Priamo – il confronto dovrebbe farlo il Municipio VIII sul miglioramento dei servizi scolastici che lasciano molto a desiderare, lasciando da parte questo tema”. Anche l’esponente municipale di FdI, Glaudo Rosati, ribadisce l’impossibilità di accettare un procedimento come questo: “Vogliamo dimostrare che noi non molleremo di un centimetro su questo argomento. È stata una manifestazione tranquilla in fase di sospensione del Consiglio per cui non c’è stata nessuna interruzione di pubblico servizio ma ha dimostrato la nostra contrarietà su questa vicenda – seguita Rosati – Per noi la famiglia è quella tradizionale, quella che nasce dall’unione di un uomo e di una donna con la finalità di procreare per diventare padri e madri. Questo – conclude Rosati – è un attacco strumentale alla famiglia tradizionale, ma anche a millenni di storia civile e religiosa”.

LA MAGGIORANZA – municipale ha duramente criticato l’interruzione del Consiglio da parte dei militanti di FdI: “Oggi è stata messa in luce la loro natura fascista, questi sono i metodi che sono soliti utilizzare – ha dichiarato la Consigliera PD e Presidente della Commissione delle Elette, Alessandra Aluigi – Sono accuse strumentali di chi si è limitato a leggere alcuni giornali invece di informarsi su quello che è stato votato in Aula. Forse dovrebbero informarsi meglio prima di fare queste dimostrazioni – seguita la Consigliera Aluigi in relazione all’assenza del documento sui siti istituzionali – Ci sono tempi tecnici per rendere disponibile un atto online, ma in ogni caso il comunicato della Presidenza riportava lo stralcio integrale del dispositivo”. Sono poi il Capogruppo del PD al Municipio VIII, Federico Raccio e il Consigliere e portavoce della rete Ready, nonché primo firmatario della mozione, Flavio Conia, a prendere la parola per spiegare le ragioni del documento: “Dobbiamo questo episodio alla totale disinformazione di chi è venuto oggi in aula a protestare, a questo proposito vogliamo ringraziare il vostro giornale per aver fatto una corretta informazione su cosa è stato votato – seguitano – Chi ha parlato di ‘genitore 1 e genitore 2’ non ha ascoltato la discussione in Aula, ma ha voluto solo creare un momento di conflitto strumentale. Se questo è il gioco noi non ci stiamo”. I due esponenti del PD seguitano sulla terminologia e gli slogan utilizzati: “Hanno più volte ribadito ‘giù le mani dai bambini’, senza rendersi conto di essere stati proprio loro a strumentalizzarli. Noi abbiamo portato in Aula le problematiche dei bambini che non vedono rispecchiata la forma della loro famiglia all’interno dell’istituzione scolastica – concludono – Non è un provvedimento volto alla propaganda oppure al sensazionalismo, ma va a cercare di risolvere delle problematiche reali delle nostre scuole”.

DALLA PRESIDENZA – si parla di di campagna di disinformazione orchestrata ad arte per fare scalpore: “Sono pezzi del centro destra, del mondo cattolico che non vuole ragionare e parte della stampa che hanno alimentato la disinformazione rispetto ad un atto che auspica momenti di riflessione, formazione e aggiornamento su una terminologia che è evidentemente non più comprensiva di tutta la casistica familiare – spiega il Presidente del Municipio VIII, Andrea Catarci, raggiunto poco dopo l’irruzione dei militanti di FdI -Le scuole potrebbero anche non raccogliere questo nostro proposito, ma penso sia un dibattito serio da percorrere in tutte le sfumature, anche su di un tema banale come quello della modulistica”. Il Presidente ha poi spiegato di non apprezzare la terminologia di ‘Genitore1/2’: “Anche perchè il genitore è chi genera e non sempre chi ha la patria podestà è colui che ha generato”. Risponde anche a chi ha criticato la sua Amministrazione di non occuparsi dei veri problemi del territorio, rincorrendo invece argomenti come questi: “Il ‘benaltrismo’ è sempre sbagliato, ma dire che il Municipio VIII avrebbe altro da fare è molto grave, sfido a trovare una questione su cui ancora non abbiamo agito”.

SOLIDARIETA’ – al Presidente Catarci e ai Consiglieri del Municipio VIII è stata espressa dal Capogruppo di SeL in Campidoglio, Gianluca Peciola, che ha ricordato l’intento dell’atto che: “Invita alla riflessione riguardo alla possibilità di un allargamento dei diritti, in un momento in cui sono in forte aumento forme familiari monogenitoriali o allargate – conclude – Con questa risoluzione si propone esclusivamente l’aggiornamento della modulistica scolastica per non discriminare le figure genitoriali che non rientrano nella categoria di madre e padre”. Di ‘destra radicale’ ha invece parlato il portavoce del Gay Center, Fabrizio Marrazzo: “Una destra radicale, contraria all’ampliamento dei diritti civili. Fare irruzione in un Municipio non è propriamente una forma di protesta pacifica. Giorgia Meloni dovrebbe dire se approva questa forma di protesta”.

Leonardo Mancini