Home Municipi Municipio VIII

Pup da Vinci: la strada per costruire sembra ora in discesa

nopupdavinci

La firma posta da Alemanno sulla nuova delibera sbloccherà davvero una situazione di stallo?

Ads

 

LA STORIA – È tutto fermo da tempo, lasciato all’incuria e alla sporcizia, alla poca sicurezza di una lunga strada con un cantiere senza fine, segnaletica di fortuna, disagio e degrado. Questa la situazione del Pup da Vinci, quel parcheggio sotterraneo che dovrebbe sorgere sull’omonima via ma che, da più di 4 anni, è in una situazione di stallo. Questo perchè, a quanto pare, non lo vuole nessuno. Approvato da precedenti giunte, localizzato in una zona “scomoda” per via del sospetto rischio idrogeologico che già aveva colpito altre aree limitrofe, il tutto aggravato dall’abbattimento di una buona dose di olmi una volta che si fosse dato l’avvio al cantiere, il Pup ha visto negli ultimi anni una pressante opposizione da parte dei cittadini e dell’istituzione municipale. Ma l’iter è avviato, anche se le lungaggini burocratiche sembrerebbero far pensare il contrario. Ed oggi l’apertura del cantiere potrebbe essere una realtà non troppo lontana.

LE NOVITA’ – Dopo mesi, infatti, prendiamo atto di una notizia che apre diversi spiragli narrativi alla vicenda. L’ex Sindaco, Gianni Alemanno, 5 giorni prima di decadere dal suo incarico, ha infatti approvato una nuova delibera sul Pup da Vinci riportando sotto i riflettori la questione che, se non fosse stata rispolverata, come afferma Roberta Rovelli, Presidente del Comitato NoPup, “sarebbe passata a Marino per poi rimanere, probabilmente, ancora lì ferma. Ora, invece, il Sindaco ha avuto un’eredità già conclusa”. Anche se, racconta Simone Foglio, Consigliere Pdl al Municipio VIII, la scelta dell’ex Sindaco Alemanno non sembra essere così drammatica per lo stato attuale delle cose: “Alemanno ha approvato una delibera che modificava il progetto iniziale e, tali cambiamenti, erano frutto di richieste dell’ex Cdq Leonardo da Vinci, oggi divenuto Comitato NoPup dopo alcuni cambiamenti al suo interno. Queste richieste erano – spiega Foglio – il ripristino della doppia carreggiata, la modificazione della rampa d’accesso all’ingresso del Pup, la palizzata di 12 metri rimessa in sicurezza sul lato dei palazzi, la sostituzione delle piante che sarebbero state tolte con altre equivalenti come metri quadri di fogliame. Dunque una serie di modifiche tecniche messe su carta dal comitato, da noi votata all’unanimità in Municipio attraverso una risoluzione che venne poi inviata al Comune ed al dipartimento competente. Il costruttore modifica il progetto e il risultato di tali cambiamenti è proprio quella delibera approvata prima delle elezioni da Alemanno. Ma questo era un iter amministrativo già avviato, che ha visto l’approvazione di richieste volute dal comitato stesso”, conclude il Consigliere.

IL PUNTO DI VISTA DEL COMITATO NO PUP – Nonostante questa spiegazione non faccia una piega, Roberta Rovelli mostra il suo disappunto, dicendo che, dopo i numerosi slittamenti che si sono avvicendati nel tempo, “fino all’ultimo la situazione del Pup, per noi, restava in un plico fermo e con le elezioni credevamo di essere salvi. Invece poi abbiamo scoperto che 5 giorni prima delle stesse era avvenuta la firma di questa delibera con cui veniva approvato il progetto e si dava ordine agli uffici competenti di provvedere alla stesura delle modifiche alla nuova convenzione e di rilasciare il permesso a costruire che, nel frattempo, era stato sospeso per tutta questa serie di varianti. Da lì – racconta il Presidente del Comitato NoPup – è partito il nostro attacco frontale. Ho fatto immediatamente appello al Sindaco Marino, che però ancora non si è fatto sentire sulla questione. Noi ora siamo in un limbo in cui potremmo improvvisamente sprofondare, perché le ruspe potrebbero arrivare da un momento all’altro. Se non si paleserà un segnale politico chiaro e forte da Roma Capitale volto a fermare tutto, l’iter d’ufficio andrà avanti”.

PER ORA E’ ANCORA TUTTO FERMO – Il Pup da Vinci, quindi, si farà, a meno che dal Comune non arrivi il segnale di stop forte e chiaro. Un segnale che comporterebbe oneri economici, ma che risolleverebbe gli animi dei residenti che questo parcheggio interrato proprio non lo vogliono. Anche il Presidente del Municipio VIII, Andrea Catarci, ha aggiunto che per il momento tutto tace: “In 4 anni – ha detto il Presidente – la situazione è diventata ingestibile, la segnaletica stradale è improvvisata, la rotatoria di via Giovannipoli ha già causato incidenti. Inoltre in prossimità dell’area c’è un bocciofilo ed una scuola. Per la riapertura di quest’ultima è stata fatta un’operazione di pulizia di emergenza ed è stato trovato di tutto, dai preservativi alle siringhe. Tutta la zona è in condizioni deprecabili, e questo ha conseguenze negative sul territorio. Abbiamo chiesto all’avvocatura a quali condizioni si può tornare indietro, ma non abbiamo ancora ricevuto risposta”.

IL PUP CHE NESSUNO VUOLE – Bloccare tutto e fare dietrofront potrebbe essere la soluzione al malessere dei cittadini di via Leonardo da Vinci, che in tutti questi anni hanno visto perpetrarsi una situazione di stallo consolidato, tra blocchi e sblocchi continui fino alle ultime novità che vi abbiamo raccontato. Certo, la concessione c’è e dare uno stop a tutto significherebbe un esborso economico da parte del Comune. Come finirà? Questo è davvero tutto da vedere. L’unica certezza è che questo Pup non lo vuole davvero nessuno. E non è un dato di poco conto.

Serena Savelli