
ROMA – Sono state 280 le celebrazioni registrate nel 2022 di Unioni Civili e tutte in capo al Campidoglio. Ora però si punta a diversificare l’offerta, dando la possibilità a tutti i Municipi di celebrare queste Unioni. Il tema è stato affrontato nelle Commissioni Congiunte Pari Opportunità e Politiche Sociali, per rendere più facilmente praticabile l’esercizio di questo diritto.
Sono le consigliere Michela Cicculli di SCE, Nella Converti del Pd e Tiziana Biolghini di Roma Futura, ad aver verificato che non vi sono ostacoli per la realizzazione di tale obiettivo, “la procedura – affermano – è già percorribile in base al Regolamento sul Decentramento di Roma Capitale, come ha sottolineato l’assessore Catarci, e gli uffici ci hanno assicurato che non esistono ostacoli di natura amministrativa”.
In alcuni territori è già stata espressa la volontà di procedere con l’implementazione di questo servizio. Ad esempio in Municipio VI già a fine marzo era stata votata una mozione con l’obiettivo di decentralizzare le procedure per riavvicinare le istituzioni alle comunità territoriali.
“La proposta, insieme ad altre, è stata accolta in una mozione di cui siamo firmatarie che sottoporremo al voto dell’Assemblea capitolina in occasione del 17 maggio, Giornata internazionale contro l’omolesbobitransfobia – seguitano le consigliere – Nelle prossime due settimane, in coordinamento con l’Ufficio Diritti Lgbt+, avremo modo di tornare su questo argomento all’interno delle diverse commissioni capitoline”.
Redazione