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    Nuovo Stadio della Roma: al via lo studio di fattibilità

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    Mobilità, trasparenza e proprietà dell’area: questi i temi del primo incontro

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    LO STUDIO DI FATTIBILITÀ – Il 6 giugno è iniziata l’analisi del progetto del Nuovo Stadio della Roma negli uffici dell’Assessorato alla Trasformazione Urbana, dove si è riunito il gruppo di lavoro composto dai dirigenti dei diversi Dipartimenti degli Assessorati di Roma Capitale, dell’Avvocatura Capitolina e del Segretariato Generale.

     

    I TEMI DEL PRIMO INCONTRO – A darne notizia è l’Assessore all’Urbanistica di Roma Capitale, Giovanni Caudo: “Si sono affrontate delle questioni di carattere amministrativo-procedurale relative all’applicabilità della legge sugli stadi, come la verifica dell’accordo tra il proponente e la squadra di calcio della AS Roma, l’iter procedurale da seguire e la cronologia delle diverse fasi, l’individuazione degli altri soggetti da coinvolgere nella conferenza di servizi preliminare”. Tra gli elementi in esame anche il fattore mobilità: “Sono stati inoltre individuati i primi approfondimenti da svolgere che riguardano lo studio trasportistico e le opere pubbliche previste dal progetto. Infine si è definita l’agenda dei prossimi incontri, con il primo che è fissato per il prossimo mercoledì”.

    LA TRASPARENZA SUL PROGETTO – dopo le richieste dell’Associazione Italia Nostra per la maggiore trasparenza possibile sul progetto, l’Assessore Caudo ha voluto precisare le intenzioni del suo Assessorato: “Il sarà disponibile a tutti i cittadini. A questo scopo si sta allestendo un spazio dedicato nei locali del Dipartimento Patrimonio, di Piazza Giovanni da Verazzano. Come detto nel corso della conferenza stampa di presentazione del 26 Marzo scorso l’Amministrazione si auspica che il progetto venga condiviso da tutti i cittadini romani e non solo dagli appassionati sportivi”.

    LE VERIFICHE SULLA PROPRIETÀ DELL’AREA – Qualche giorno fa è arrivata l’ufficialità del fallimento della Sais spa, ex proprietaria dell’area su cui sorge l’ippodromo di Tor di Valle. È proprio questa società che ha venduto il terreno alla Eurnova di Parnasi il 25 giugno del 2013, per una cifra che si aggira attorno ai 42 milioni euro. Fin qui tutto bene, se non fosse per la Sais che, il 26 giugno dello stesso anno, ha fatto richiesta di concordato fallimentare al Tribunale di Roma. Questa procedura potrebbe rimettere in discussione la vendita dell’area interessata dalla prossima costruzione dello Stadio della Roma, a causa della legge fallimentare che prevede in alcuni casi la revoca degli atti precedenti di 6 mesi o un anno il fallimento. In attesa di un’udienza di verifica, prevista per il prossimo 10 dicembre, anche Roma Capitale sembra volerci vedere chiaro: “Il rappresentante dell’Avvocatura ha inoltre predisposto una lettera da inviare alla proprietà del terreno per chiedere formalmente notizie sul trasferimento di proprietà – ha spiegato l’Assessore Caudo – allo scopo di valutare le eventuali implicazioni che la dichiarazione di fallimento del precedente proprietario potrebbe comportare”.

    Leonardo Mancini