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Hotel via Costantino: in Municipio si torna a parlare di case popolari

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Nuova attenzione sulla struttura, l’albergo fermo da cinque anni ad oggi è frequentato da writers e senza fissa dimora

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L’HOTEL – Nelle ultime settimane l’intero piano d’assetto di Piazzale dei Navigatori è tornato sulle pagine cronache locali. Prima con le ultime novità ‘scoperte’ sulla Convenzione Urbanistica, che conterrebbe un vizio riguardo la proprietà dei terreni, ora con le numerose segnalazioni, ed un articolo su La Repubblica del 10 marzo scorso, si è tornato a parlare dell’hotel mai completato di via Costantino. 

 

AD OGGI – Anche questa struttura rientra nel riassetto di piazza dei Navigatori e di via Giustiniano Imperatore, ad opera della società Acqua Marcia di Francesco Bellavista Caltagirone. Un enorme edificio (avrebbe dovuto contenere ben 180 camere) sul quale, da quasi cinque anni, è calato il silenzio. Più volte attenzionato per il rischio di occupazione, nelle ultime settimane è divenuto preda dei writers che hanno ‘decorato’ molte parti della facciata. Ad oggi in oltre non mancano le segnalazioni di commercianti e cittadini che parlano di persone che, nottetempo, entrano ed escono dalla struttura. Questo anche grazie alla recinzione crollata in più parti, ed all’assenza nell’area di un guardiano da quasi due anni.

GLI ULTIMI SVILUPPI – Il Presidente del Municipio VIII, Andrea Catarci, ha fatto quindi sapere di aver già interessato la Procura di Roma e la Corte dei Conti perchè, come spiega a Repubblica: “non è possibile che ci siano migliaia di metri cubi abbandonati e che non siano stati rispettati i patti tra il privato e il Comune”. I ‘patti’ in questo caso, sono le opere accessorie previste dalle edificazioni di Navigatori a carico del costruttore, che prevedevano la realizzazione di due sottopassi e un sovrappasso pedonale su via Cristoforo Colombo, la riqualificazione dei giardini della piazza, molti spazi verdi tra cui le aiuole spartitraffico e un considerevole numero di parcheggi pubblici.

DAL MUNICIPIO – Ma non è la prima volta che il Presidente Catarci parla di questa enorme struttura. Già nel marzo dello scorso anno, durante un corteo lungo le grandi ‘speculazioni’ del Municipio VIII, il Presidente dichiarava: “L’albergo di Acquamarcia-Caltagirone rappresenta e lega le realtà che sono confluite in questo corteo – spiegava durante lo srotolamento di alcuni striscioni lungo la facciata dell’hotel – potrebbe facilmente essere riconvertito in unità abitative per dare una risposta al territorio”. Successivamente, nel mese di maggio, in piena campagna elettorale, il minisindaco espresse attraverso la nostra testata la proposta di far diventare quella struttura un ostello della gioventù. Struttura già prevista sul nostro territorio all’interno del Parco del Forte Ardeatino, mai realizzata e di cui si è persa memoria: “A Roma attualmente non esiste più questo servizio – dichiarava Catarci nel maggio scorso – Facciamo un passo avanti e proponiamo sul nostro territorio anche un’altra struttura – oltre al Forte – l’albergo in via Costantino”. Anche nel programma elettorale del Presidente viene citato l’edificio, con la specifica volontà di “acquisizione ad uso pubblico”. Ad oggi Catarci continua ad auspicare la presa in carico da parte del Comune di Roma Capitale di questa struttura ma, nell’articolo di Repubblica, torna a parlare di emergenza abitativa: “Noi della municipalità crediamo che quella struttura vada acquisita da Roma Capitale, che vi ha partecipato in convenzione, la porti a termine e la utilizzi per far fronte all’emergenza abitativa. Non credo costerebbe così tanto”. Nelle prossime settimane continueremo a seguire la vicenda, vista anche la votazione in Consiglio Municipale, prevista per domani, di una mozione del M5S in cui si esprime solidarietà all’Assessore all’Urbanistica del Municipio VIII, Massimo Miglio, sostenendolo nel percorso avviato sulle edificazioni di Piazzale dei Navigatori.

Leonardo Mancini