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    Nuovo Stadio della Roma, vecchie criticità

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    Infrastrutture, trasporti e verde: criticità da risolvere contestualmente alla sua realizzazione

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    TOR DI VALLE – Trecento milioni di euro. Questo sarà il costo del nuovo Stadio della Roma, che sorgerà sui terreni di Parnasi in zona Tor di Valle. Ma molti più soldi saranno necessari per realizzare quella che in conferenza stampa l’Assessore all’Urbanistica di Roma Capitale, Giovanni Caudo, ha definito “una nuova centralità” per la città. “Non siamo pregiudizialmente contrari – ci fa sapere Garzia, Vicepresidente del CdQ Decima-Torrino – Ciò che legittimamente preoccupa è il destino dell’area, che originariamente era destinata a parco – e su cui era stato elaborato un progetto del WWF, ndr – Non è tanto lo stadio quanto tutto quello che ad esso è intrinsecamente collegato, cioè una serie di strutture commerciali e d’intrattenimento ed una parte residenziale che al momento non emerge dal progetto. Oltre allo stravolgimento dell’area quello che spaventa – ammette Garzia – sono gli impatti sulla viabilità e il sistema dei trasporti che la riguardano. Si parla di Ostiense e via del Mare a senso unico, di svincoli e raccordi, del problema della stazione sulla Roma-Lido. Per non parlare di quello che non ci riguarda direttamente come quartiere, ossia uno svincolo dal GRA che non si scarichi sull’Ostiense. E ci preoccupa tutto il periodo in cui questo dovrà essere realizzato in una situazione che già adesso è al limite del collasso”. Il Movimento 5 Stelle, oltre alle perplessità di natura trasportistica e viaria, mette in campo una serie di altre problematiche. “Il Sindaco Marino appare entusiasta sostenitore del nuovo Stadio al punto da arrivare a dire che non si debbono avere sentimenti negativi nei confronti di progetti di questo tipo – premette Giuseppe Mannarà – Eppure dovrebbe essere molto preoccupato per la nuova normativa sugli impianti sportivi che prevede nei pressi dello Stadio la costruzione di strutture commerciali. Il Sindaco ha abbandonato i progetti di riqualificazione e di contrasto al consumo di suolo annunciati in campagna elettorale?”. E c’è un aspetto, oltre al consumo di territorio, che il Consigliere tiene a rimarcare: “Marino dimentica che l’area su cui dovrà sorgere lo Stadio, in quanto esondabile, ha un vincolo idrogeologico ed è poco adatta per un flusso di pubblico tra i 50 e i 60 mila spettatori? L’area è inedificabile”; inoltre “sarà da tenere in considerazione che nei pressi del costruendo Stadio è collocato il più grande depuratore d’Europa e che proprio per la sua presenza – conclude Mannarà – c’è un vincolo di inedificabilità assoluta per 11 ettari di terreno al confine con il depuratore stesso?”. Ma le attenzioni sulle problematiche vengono poste da tutti: per il Consigliere Fi al Municipio IX, Gino Alleori, “il nuovo Stadio della Roma è una grande occasione ed opportunità per la città, oltre che per la società sportiva. Ritengo necessario però che insieme all’impianto siano realizzate tutte le infrastrutture necessarie all’accesso all’area e che soprattutto migliorino la mobilità di uno dei quadranti più importanti di Roma Capitale, senza ovviamente sottovalutare il tema della qualità della vita dei cittadini”. E il tema delle necessarie opere infrastrutturali accomuna, ovviamente, anche l’amministrazione dell’ente di prossimità: “Non uscirà un euro dalle casse dell’amministrazione – promette Andrea Santoro, Presidente del Municipio IX – Lo Stadio è un’opera privata promossa da privati. Può essere un’opportunità per Roma se si faranno le cose con un modo diametralmente opposto al passato: infrastrutture, rete, trasporto pubblico, sostenibilità ambientale. Oggi il Municipio paga un passato pesantissimo. Da 10 mesi provo a mettere le ‘pezze’ su un sistema infrastrutturale che è quasi pari a zero. Si è consumato territorio e non si sono fatte le opere pubbliche, basti pensare al corridoio del filobus dove addirittura nella scorsa amministrazione sono volate delle tangenti. Se Stadio sarà, ci saranno quelle infrastrutture che renderanno la vita, di chi vive e lavora ogni giorno in questo quadrante, migliore”.

    Fabio Grilli