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Le lacrime degli eroi

nucci

Nella storia di tutti gli uomini ci sono stati i miti, gli eroi, figure irresistibili trionfanti nel compiersi dei loro destini, armonici e disarmonici, reali e inventati.

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A leggerli la prima volta si direbbero “esseri” strani, sembrerebbe che epica è finzione, esercizio spericolato di costruzione fantasiosa. Nella diversità dei loro incontri-scontri, nelle soluzioni delle parole e dei talenti, si nasconde però la potenza della loro speciale immortalità: staccarsi da terra, volare dritti in cielo e salire su per guardare al mondo, puntare, scendere in picchiata e sprofondare nella disperazione, nel dolore, nella rabbia, nell’amore, morire di nostalgia, piangere.

Con questo viaggio-studio-romanzo tra Grecia e Turchia, Matteo Nucci precipita in un buco spazio temporale e li incontra tutti, visitando un mondo scomparso, ne approfondisce i tratti sostanziali: Odisseo, Achille, Agamennone, Ettore, Menelao, Telemaco, Patroclo, Priamo, dei, amanti, figli, mostri non sono figurine, immagini fisse, ma hanno tre dimensioni, si muovono e vivono. Lo scrittore guidato da memoria e conoscenza prensile, passione visibile e indefessa dai tempi della scuola, conosce già il tema ma sapientemente si spinge ben oltre: “Devi augurarti che la strada sia lunga/fertile in avventure e in esperienze”.

Matteo Nucci
Einaudi Saggi 2013
pagine 216
euro 11,50

Ilaria Campodonico