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Casal Brunori: accettato ricorso al TAR dei residenti

Il 22 novembre il TAR deciderà sulla delocalizzazione dell’antenna Vodafone. Cittadini e Municipio si mobilitano per un sito alternativo.

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CASAL BRUNORI – Agli albori della telefonia mobile capitava di osservare dei provetti contorsionisti nell’atto di rincorrere il miraggio di una o due ‘tacche’. Negli ultimi anni questo fenomeno è sicuramente diminuito. Non sono per le migliorate caratteristiche dei nostri cellulari, ma anche per l’espansione della rete di antenne ripetitrici. Se questo ci ha permesso di controllare le nostre mail mentre siamo in fila alla posta, o di approfittare di un autobus che non passa per lamentarci su Facebook, queste ‘immense innovazioni’ hanno spesso trovato l’opposizione di qualcuno. Per esempio gli abitanti del quartiere Casal Brunori, nel Municipio XII, nell’ultimo anno si sono battuti per evitare l’installazione di una di queste antenne. Alle contrapposizioni fra cittadini e azienda, alle quali si è poi aggiunto il Municipio XII, non è mancato nemmeno il tanto paventato blitz estivo. Nonostante l’opposizione di oltre mille
cittadini, un ricorso al TAR e le dichiarazioni di contrarietà all’opera del Municipio, a metà agosto sono iniziati i lavori per l’innalzamento della tanto osteggiata antenna. A dispetto di alcuni cavilli burocratici in cui si sono impantanati i lavori, questi sarebbero ripresi immediatamente se non ci fosse stata un’ordinanza di sospensione da parte del Municipio XII. Uno stop di venti giorni utile al controllo della validità dei titoli autorizzativi alla luce dell’esposto alla Procura della Repubblica presentato dai cittadini. L’ordinanza di sospensione del Presidente Calzetta richiama le motivazioni dell’esposto della cittadinanza, relative “agli aspetti critici sul posizionamento dell’antenna sul solaio dell’edificio, parte comune tra i proprietari dell’immobile, senza il preventivo nulla osta dell’Assemblea Condominiale”. Una diatriba, fra richieste di autorizzazioni e responsabilità, non facile da dirimere ma che ha avuto il merito di far arrivare per tempo la sentenza del TAR sull’antenna. “L’impegno e la tenacia costante profusa finora da parte di tutti i cittadini contrari all’installazione dell’antenna – spiega in una nota il Comitato di Quartiere Casal Brunori – ha permesso di raggiungere il primo obiettivo nel breve periodo grazie alla disattivazione dell’antenna stessa ordinata dal TAR del Lazio fino al 22 novembre”. È infatti entro questa data che il TAR deciderà sulla validità o meno dell’installazione, portata avanti dalla compagnia telefonica attraverso la logica del ‘silenzioassenso’. Quando il 23 gennaio del 2012 la Vodafone ha presentato richiesta di installazione di una stazione radio base (SRB) al Dip.to Programmazione e Attuazione Urbanistica, sia i cittadini della zona che i rappresentanti del Municipio XII hanno immediatamente cercato di bloccarla. Infatti il mese successivo la U.O.T. municipale espresse parere negativo all’installazione di nuovi impianti fintanto che non sarebbe stato predisposto il ‘Piano regolatore delle antenne’, necessario anche per l’individuazione di siti alternativi a quello richiesto. Nonostante questo parere del Municipio, la procedura adottata non ha interrotto il processo di silenzio-assenso, facendo di fatto decorrere i 30 giorni previsti dalla legge per proporre un sito pubblico alternativo. “Non si può continuare con le installazioni programmate – dichiara Matilde Spadaro, Consigliere Sel al Municipio XII – il Comune deve stringere un qualche tipo di rapporto con le compagnie telefoniche per costruire e concertare un piano che vada incontro alle esigenze del territorio. In questo caso i cittadini e i comitati hanno svolto un lavoro egregio in sintonia con le forze politiche. Senza il loro prezioso aiuto non credo saremmo riusciti in quello che fino ad oggi è stato fatto”. Ad oggi i cittadini aspettano la sentenza del TAR: “Il prossimo obiettivo – continua Filippo Cioffi, Presidente del CdQ Casal Brunori – resta quello di delocalizzare l’antenna nel sito alternativo già proposto dall’Amministrazione municipale in un’area comunale a ridosso di via Cristoforo Colombo”. Posizione questa già scartata dai tecnici della Vodafone, in quanto non in grado di supplire adeguatamente alle mancanze della rete mobile dell’area. Quello che i cittadini chiedono e il Municipio sembra determinato ad ottenere, è la delocalizzazione dell’antenna: “Il 22 novembre è prevista una nuova udienza della sezione cautelare – dichiara il Presedente Calzetta – sono, quindi, state accolte le istanze presentate dai cittadini. Adesso è ancor più importante trovare un sito alternativo nell’interesse della comunità del quartiere, ed è proprio in questa direzione che ci muoveremo”. Le colpe di questa installazione non sarebbero, secondo il Coordinatore Sel al Municipio XII, Alessio Stazi, solamente nell’attuazione del silenzio-assenso da parte di Vodafone. In una nota Stazi attacca la giunta Municipale: “Il Presidente Calzetta avrà tempo fino al 22 novembre, giorno del rinvio alla Camera di consiglio, per rivolgersi ad un buon ‘azzecca-garbugli’, tentare di nascondere la responsabilità della propria giunta (quantomeno per inerzia) ed evitare una pessima figura di fronte ai cittadini”. Dello stesso avviso è il Coordinatore del Pd Municipio XII, Andrea Santoro: “È inutile che Calzetta canti vittoria. Questa brutta vicenda è nata solo perché in questi mesi lui e la sua giunta sono rimasti fermi e in silenzio. Adesso si assuma davvero le sue responsabilità e individui un sito alternativo per la ricollocazione dell’antenna”. A quanto affermato da Santoro, nei prossimi giorni il Pd municipale presenterà una proposta di delibera per istituire il Piano regolatore delle antenne di telefonia mobile, ritenuto indispensabile anche dalla cittadinanza: “L’obiettivo di medio/lungo termine – conclude Cioffi – è quello di sollecitare l’Amministrazione ad adottare un regolamento che assicuri il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti e minimizzare l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici, come stabilito dal comma 6 dall’art 8 della legge Quadro N. 36 del 14 febbraio 2001”. Il futuro dell’antenna di Casal Brunori rimane quindi nell’incertezza, bisognerà aspettare la fine di novembre per capire se l’impegno degli abitanti ha dato realmente i suoi frutti: “Bisogna proseguire nella direzione di individuare un sito alternativo che soddisfi le esigenze della cittadinanza – dichiara Marco Cacciotti, Presidente del Consiglio del Municipio XII – dando nuovo impulso alla trattativa che il Presidente Calzetta ha avviato da tempo con Vodafone”. Le strade che si aprono a questo punto sono principalmente due, come spiegato da Maurizio Cuoci, Vicepresidente del Municipio XII: “Qualora il ricorso dovesse andare in porto la situazione sarebbe risolta, altrimenti dobbiamo sperare in una delocalizzazione dell’impianto. Su questo aspetto abbiamo predisposto un tavolo di lavoro con Vodafone e il Comitato di Quartiere per concordare una delocalizzazione nel caso in cui il TAR rigetti il ricorso”. Purtroppo, se la sentenza del TAR dovesse non dare ragione alla cittadinanza, la delocalizzazione potrebbe non essere una strada facile da perseguire. “Dopo l’esito del ricorso al TAR ribadiamo la necessità di trovare una soluzione condivisa con tutti gli attori in campo – conclude Matilde Spadaro – Proprio perché adesso c’è il tempo per fare ciò, si lavori perché questa sia condivisa ma, qualora i cittadini non fossero d’accordo, ci schiereremo dalla loro parte”.


Leonardo Mancini