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Calderon della Barca: il Punto Verde resta immobile

calderon della barca

Lavori bloccati da anni e un cantiere in abbandono: tutto fermo in attesa di sviluppi

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Tratto da Urlo n.141 dicembre 2016

GROTTAPERFETTA – Su via Calderon della Barca, a pochi passi dalla sede dell’Ama, resta immobile il cantiere del Punto Verde Qualità. Sul cancello campeggia il cartello “Personale al completo“, come se da anni l‘area non fosse in abbandono. Il progetto, oltre al grande parco pubblico inaugurato il 19 maggio 2012, prevedeva un centro sportivo iniziato e mai terminato. Con il trascorrere degli anni l’iniziativa è passata di mano in mano, subendo modifiche e riduzioni di cubature. Poi lo stop, con il cantiere abbandonato e gli scavi che hanno raggiunto la faglia dando vita ad una enorme “piscina“ a cielo aperto.

PUR SEMPRE UN PVQ – L’area, così come la società che la prese in carico, non è rientrata direttamente all’interno degli scandali e delle indagini degli scorsi anni inerenti i Punti Verdi Qualità. Ma ne ha sicuramente dovuto sostenere il peso. Il blocco del cantiere, e tutte le difficoltà inerenti alla lentezza amministrativa, ricadono sulle spalle dei residenti, che da tempo lamentano l’abbandono dell’area.

IL PROGETTO – Il costo complessivo dell’opera si sarebbe dovuto aggirare attorno ai 10milioni di euro, anche se le successive varianti rendono difficile una stima precisa. All’interno del centro sportivo avrebbero trovato posto un centro fitness e una piscina. Ma ad oggi quello che resta è solo il cantiere abbandonato e gli scavi iniziati e mai completati: “I lavori incompiuti hanno lasciato uno scavo che oggi mette a rischio di inquinamento la falda acquifera, oltre che la stabilità dei versanti dell’enorme depressione, frutto solo di una distorta idea antropocentrica del paesaggio che speriamo sia definitivamente archiviata – spiega il Presidente del Municipio VIII, Paolo Pace – È stata realizzata anche una struttura scolastica della quale ad oggi non risulta alcuna documentazione. Tutta l’area è vincolata e qualsiasi tipo di opera è comunque considerata abusiva per la normativa vincolistica vigente”.

LA PROPOSTA BOCCIATA – Nel settembre scorso il gruppo municipale del Pd, con il Consigliere Umberto Sposato, aveva presentato un atto volto a comprendere quali fossero le ragioni che impediscono la ripresa dei lavori oppure una riprogettazione delle funzioni di quell’area: “Avevamo presentato l’atto, ma dopo il parere negativo della Giunta, è stato bocciato dalla maggioranza del M5S – spiega il Consigliere Sposato – questo perchè, a loro dire, hanno un programma già definito e sanno come portarlo avanti. Fatto sta che ad oggi il cantiere è fermo e l’area è ancora abbandonata al degrado e all‘incuria”.

GLI ULTIMI SVILUPPI – A quanto si apprende sull’area sarebbe stata attivata una Conferenza di Servizi, ma dopo le indagini degli ultimi anni sui PVQ, che hanno portato a diversi arresti, “la procedura per intervenire è segnata dalla delibera Capitolina n. 23 del novembre 2015 e dalla nota dell’ANAC – seguita Pace – A livello comunale si sta affrontando la tematica con una strategia condivisa tra tutti i Municipi coinvolti”. Per il PVQ Grottaperfetta si sarebbe quindi attivata una Conferenza di Servizi interna ai Dipartimenti Capitolini. Così gli Assessori e i Presidenti delle Commissioni municipali competenti hanno effettuato un sopralluogo dell’area, in occasione del quale si è data comunicazione che il Municipio possa esprimersi e fare pervenire alla Conferenza di Servizi comunale il proprio parere, non vincolante, in merito alla riqualificazione ambientale dell’area stessa. “Quindi, dopo un’attenta analisi della documentazione – conclude Pace – sarà nostra premura, attraverso le commissioni coinvolte, produrre un atto Municipale condiviso da sottoporre alla Conferenza di Servizi”. Una soluzione in tempi brevi sembra impossibile. Sta di fatto che con l’inverno che avanza i disagi per i residenti diminuiscono. Saranno i primi caldi, l’aumento delle necessità di manutenzione del verde e l’arrivo delle zanzare, a riaccendere con forza la polemica.

Leonardo Mancini