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PVQ via Malfante: il Municipio VIII potrebbe prendere in carico l’area

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Dopo anni di abbandono c’è una speranza, ma servirà l’aiuto dei cittadini

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L’AREA – Sarebbe un Punto Verde Qualità, ma a vederlo di qualità se ne registra ben poca. Un piccolo spazio verde, orami completamente coperto da un canneto e una vera e propria discarica abusiva, che sorge schiacciato tra la Asl di via Malfante nell’VIII Municipio, i palazzi di piazzale dei Navigatori e gli uffici del Comune di Largo Loria. Ancora una volta una storia di sporcizia, degrado, indifferenza e lentezza della burocrazia capitolina.

LA STORIA DEL PVQ – L’area è suddivisa in tre parti, di cui due destinate ai Pup, i cui gestori mantengono le aree superiori, mentre l’ultima ricade all’interno dei progetti sui Punti Verdi Qualità del Comune di Roma. Questo PVQ è stato programmato ma non è mai sorto, lasciando l’area nel totale abbandono. Dal 2006 gli uffici del Municipio VIII, oltre a ricevere continuamente le lamentele dei residenti, sollecitano l’amministrazione comunale perché si definisca l’utilizzo dell’area. “Nel marzo 2008 viene affidata ad una società privata per la realizzazione di un Punto Verde Qualità – ci raccontava il Presidente Catarci in un’intervista dello scorso anno – Ma la situazione resta immutata e perdura il totale abbandono dello spazio verde”. Il problema starebbe nelle competenze, così l’area è lasciata all’abbandono. “Il Dipartimento Ambiente e l’Ufficio Giardini non la prendono in carico prima che venga data al concessionario del PVQ cui spetterebbe la manutenzione, ma che dovrebbe essere estromesso dall’Ufficio che si occupa dei PVQ”, spiega Catarci. Una situazione intricata, fatta di competenze e lassismi, che potrebbe essere giunta ad una svolta.

L’AREA IN CARICO AL MUNICIPIO – Il Municipio VIII ha da sempre richiesto la cancellazione di qualsiasi concessione in vigore tra l’Amministrazione e la società che avrebbe dovuto realizzare il PVQ, e da questo fronte qualcosa sembra muoversi. Abbiamo riunito i vari enti interessati – ci spiega Catarci – Quello che si è riusciti ad ottenere è che l’area verrà presa in carico dal Municipio. Nonostante le difficoltà che questa iniziativa porterà, si elimina il difetto di competenza tra amministrazione e privati”. Le difficoltà richiamate dal minisindaco stanno tutte nella riqualificazione e successiva gestione dell’area, per la quale il Municipio non ha fondi: “Quella è un’area indicata come ‘a servizi per il quartiere’ che in questo modo torna nelle disponibilità, del pubblico. Probabilmente per rimetterla a nuovo ricorreremo all’aiuto dei cittadini, ma preferiamo fare questo passo perché vogliamo trovare una soluzione per questo luogo, magari anche in relazione alla vicenda di Piazzale dei Navigatori”. Un’area destinata a servizi, lascia intendere Catarci, che potrebbe giocare un ruolo nel conto delle opere pubbliche mai realizzate per le edificazioni di Piazzale dei Navigatori, ma questo è ancora tutto da vedere.

Leonardo Mancini