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Ponte dei Congressi: in attesa dei fondi del Giubileo per la nuova gara

Si attende il nuovo DPCM del Governo per procedere con il bando, anche se i tempi sono ancora da definire

Tratto da Urlo n.222 aprile 2024

EUR – Tra i romani è fin troppo normale sentire parlare per anni di grandi progetti che non vengono quasi mai realizzati o che, in alcuni casi, si concretizzano ma stravolti rispetto le aspettative iniziali. Tra le opere maggiormente attese dal quadrante Sud-Ovest della Capitale c’è sicuramente il Ponte dei Congressi, un collegamento diretto tra la Roma-Fiumicino e il quartiere EUR, utile a migliorare l’ingresso nella Capitale e utilizzare viadotto e Ponte della Magliana solo in direzione Fiumicino. Un’opera così importante da non poter essere sottovalutata sotto il profilo della viabilità e della diminuzione del traffico, ma anche nell’ottica di rendere realmente appetibile l’EUR come business district della Capitale, migliorando il collegamento con l’Aeroporto di Fiumicino. Basti pensare alle speranze dell’Amministrazione (poi purtroppo sfumate) di ottenere l’arrivo nelle ex Torri delle Finanze della sede della nuova Agenzia Europea Antiriciclaggio. Un’operazione che purtroppo non ha avuto buon fine, ma che sicuramente fa pensare all’utilità di quest’opera anche nell’ottica di attrarre opportunità di questo genere.

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IL PROGETTO

La progettualità del ponte è stata realizzata dal Dipartimento Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana di Roma Capitale, in collaborazione con la società Risorse per Roma, con l’obiettivo di procedere al riordino complessivo dell’asse di penetrazione urbana della Roma-Fiumicino. Si tratta di un’opera di cui si parla da moltissimo tempo, che è stata infine inserita all’interno del Decreto Giubileo (intervento n. 134) con un costo inizialmente previsto di 180 milioni e 840mila euro. Di questi 172 milioni e 200mila euro a carico del Ministero della Infrastrutture, mentre i restanti 8 milioni e 640mila euro a carico di Roma Capitale. Per procedere con la realizzazione il Campidoglio ha stipulato una convenzione con il Provveditorato Opere Pubbliche che in questo modo assume il ruolo di stazione appaltante.

UN’OPERA PER IL GIUBILEO?

Una prima gara d’appalto per la realizzazione dell’opera era stata indetta nel 2022, ma è andata deserta a causa di un problema sul lato economico del bando (i costi dell’opera erano stati calcolati con un prezzario precedente a quello successivamente aggiornato). Al momento l’attesa è per il nuovo DPCM (Decreto del Presidente del Consiglio) del Giubileo, dato che quello varato dal Governo l’8 giugno scorso prevedeva un intervento finanziario per l’opera non aderente ai costi attuali, che si aggirerebbero attorno ai 290milioni di euro. Solo dopo la pubblicazione del DPCM, con la dovuta copertura finanziaria, l’iter potrà riprendere con l’indizione di una nuova gara che segua anche le semplificazioni amministrative legate agli interventi giubilari. Naturalmente è impossibile che l’opera vedrà la luce entro la fine del Giubileo, ma come altre opere legate a questa tipologia di finanziamenti e autorizzazioni (prima fra tutte il termovalorizzatore di Santa Palomba) i termini per la chiusura dei cantieri saranno spostati più aventi.

IL PUNTO DA ROMA CAPITALE

Dal punto di vista del Campidoglio la progettualità di questa opera ricade nelle responsabilità dell’Assessorato ai Lavori Pubblici che abbiamo contattato per avere notizie in merito all’iter amministrativo. Dall’Assessorato ci spiegano che l’intera procedura, al momento, è ferma in attesa che la pubblicazione del nuovo DPCM Giubileo porti i fondi necessari. Sempre dal Campidoglio assicurano che lo stesso Sindaco Gualtieri ha chiesto che questo nuovo Decreto non tardi ulteriormente. Intanto anche l’opposizione prosegue a mantenere alta l’attenzione sull’opera. In particolare è il consigliere comunale di FdI, vicepresidente della Commissione Lavori Pubblici, Federico Rocca, a sottolineare come ad oggi non si sia arrivati “nemmeno alla fine dell’iter amministrativo per poter aprire i cantieri, quindi anche i tempi di realizzazione sono alquanto incerti”. Per Rocca il Ponte dei Congressi rappresenta una di quelle opere sulle quali non si sarebbe dovuto perdere tempo, soprattutto nell’ottica di migliorare il collegamento della città e dell’EUR (eletto business district della Capitale) con l’Aeroporto di Fiumicino: “Mi auguro che ci possa essere un impulso per accelerare le procedure e aprire i cantieri affinché la mobilità di Roma possa avvalersi di un’infrastruttura necessaria anche per decongestionare il viadotto della Magliana – afferma Rocca – Se opere come questa erano necessarie anni fa, figuriamoci adesso”.

Leonardo Mancini