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Via Giannetto Valli: la terra frana ancora

A fine giugno la strada è crollata di nuovo portando con sé parte del muro di cinta del palazzo limitrofo

Tratto da Urlo n.214 luglio 2023

VILLA BONELLI – Il 23 giugno scorso si è aperta una nuova voragine su via Giannetto Valli, all’altezza del civico 80, nello stesso punto dove nemmeno due mesi prima la terra aveva già franato. Questa volta a venire giù, oltre alla strada, è stata anche una parte del muro di cinta del palazzo. Dopo poco l’acqua fuoriuscita dalla rottura di una condotta di Acea ha invaso l’area; nelle ore successive la perdita è stata riparata. Ora più che mai è evidente la necessità di condurre indagini approfondite sul sottosuolo di questo tratto di strada e di provvedere alla sua stabilizzazione. Il progetto per il consolidamento della parte alta di via Giannetto Valli (compresa tra via A. Mancini e viale P. Colonna), chiusa al traffico da anni, è stato approvato. Per quanto riguarda invece il tratto di strada dove insiste il civico 80, sono iniziati gli scavi per indagare le criticità del sottosuolo.

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LA NUOVA VORAGINE

Pochi giorni dopo l’apertura della voragine il presidente del Municipio, Gianluca Lanzi, è tornato sul posto: “Stamattina sopralluoghi a via Giannetto Valli insieme al Dipartimento Coordinamento Sviluppo e Manutenzione Urbana (CSIMU), al Dipartimento Protezione Civile di Roma Capitale e alla Direzione Tecnica del Municipio Roma XI Arvalia Portuense. Il primo tratto, chiuso al traffico da molti anni, è stato oggetto di diverse indagini e studi (già dal 1996) che hanno permesso all’amministrazione di conoscere le cavità e i percorsi sotterranei. Questa area è interessata dagli interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico individuati e finanziati dalla Regione nel 2010. Per quanto riguarda la voragine al civico n. 80, invece, anche se ci sono delle indagini prodotte in passato dal condominio, la situazione del sottosuolo è meno nota”. Lanzi ha quindi annunciato l’avvio di analisi del tratto di strada interessato dall’apertura della voragine per valutare quali interventi sarà necessario condurre. Mentre rispetto al progetto di consolidamento del primo tratto, già oggetto di studi, l’Assessore alla Mobilità del Municipio XI, Emiliano Castellino, ci ha detto: “Il dipartimento capitolino CSIMU ha approvato il progetto per il consolidamento delle cavità sotterranee. Con questo atto Roma Capitale termina le attività di propria competenza per gli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico della via. Dopo anni di attesa si compie un passo fondamentale. Ora la palla passa alla Regione Lazio. Ci auguriamo che il progetto realizzato da Roma Capitale possa essere attuato il prima possibile”.

LE OPPOSIZIONI

Il lavoro di indagine del sottosuolo è in ritardo rispetto alle esigenze del quadrante, ha detto Marco Palma (FdI), consigliere e Vice Presidente del Consiglio del Municipio XI: “Sono in corso sondaggi sull’area dove si è aperta la voragine, e ringraziamo per l’operato e l’attivazione, ma tutto questo doveva essere avviato tempo fa. È necessario condurre verifiche e studi approfonditi sul sottosuolo, ed è stato un errore non averlo fatto subito dopo l’apertura della voragine del 26 aprile scorso. I residenti di via Giannetto Valli, in particolare quelli del civico 80 (interessati dall’apertura delle due voragini) ma anche quelli del civico 95 (dove si sono verificate delle perdite d’acqua), lo avevano chiesto e noi lo chiediamo da decenni, da quando la parte alta della strada, dove tra l’altro si è aperta anche una nuova voragine, è stata chiusa al traffico”. Rispetto alla stabilizzazione del terreno del primo tratto di via Giannetto Valli, ha aggiunto: “Stiamo attendendo i fondi per il finanziamento del progetto di consolidamento. Mi auguro che il lavoro tra Regione e CSIMU porti finalmente ad avviare questa procedura, in primis per la sicurezza dell’area ovviamente, ma in secondo luogo anche per tutelare il valore commerciale delle abitazioni: i cittadini meriterebbero più rispetto da parte delle amministrazioni coinvolte”. Sulla questione è intervenuto Valerio Garipoli, capogruppo FdI in Municipio XI, che a fine aprile scorso si era tra l’altro reso autore di un’interrogazione con richiesta di verifica dei progetti di consolidamento in carico al Comune: “Servono maggiori verifiche e accortezza nella gestione delle fasi degli interventi a tutela dell’incolumità dei residenti e del territorio. Resta fondamentale, in contemporanea alle indagini geoelettriche e ai sondaggi nell’area, predisporre una cabina di regia tra Dipartimento CSIMU, Dipartimento Protezione Civile di Roma Capitale e Direzione Tecnica del Municipio XI capace di monitorare gli interventi, per verificare le analisi speleologiche e predisporre un piano di consolidamento per prevenire definitivamente tale dissesto idrogeologico”, ha concluso Garipoli. Anche per Daniele Catalano, Capogruppo Lega in Municipio XI, serve il coordinamento di tutti gli attori coinvolti: “Auspichiamo in un risolutivo intervento da parte di Roma Capitale, Municipio XI ed enti preposti per via G. Valli 80, ma riteniamo doveroso attivare una task force per verificare tutto il sottosuolo della zona vista la presenza di grotte e cunicoli. Depositeremo anche una mozione per richiedere l’adozione del fascicolo del fabbricato che può aiutare in questa fase lo studio della stabilità di tutti i condomini dell’area Portuense”, ha concluso Catalano.

Anna Paola Tortora