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C’è attesa per la discussione in Campidoglio sulla strada tra Vigna Murata e Tintoretto

L'atto che verrà proposto dalle opposizioni sarà condiviso con la maggioranza e cercherà di trovare alternative per salvaguardare il verde della zona

OTTAVO COLLE – In attesa del documento delle opposizioni per rivedere la viabilità nell’intervento urbanistico di Vigna Murata (una strada che eliminerebbe il Parco del Tintoretto), in questi ultimi giorni non mancano le prese di posizione dei consiglieri di minoranza. Dopo la partecipata riunione del 4 marzo scorso, si è finalmente riaccesa l’attenzione su una vicenda che sta coinvolgendo comitati e associazioni di diversi quartieri e Municipi. Alla testa di quella che ormai ha preso tutte le sembianze di una vertenza ambientale, c’è l’Associazione Ottavo Colle, che da anni si occupa di questa vicenda.

LA VICENDA – La strada di collegamento tra Vigna Murata e Tintoretto, per la cui realizzazione si andrebbe a cancellare il parco, oltre a dover sbancare una collina per colmare i 15 metri di dislivello, fa parte del Programma Urbanistico Vigna Murata che prevede anche la costruzione di un centro commerciale (un supermercato Esselunga), di alcuni edifici residenziali (due torri di 13 e 14 piani), di un asilo e di una piccola area verde. In particolare realizzare la strada a quattro corsie porta anche alla costruzione di ben tre rotatorie (due su Vigna Murata e una su Tintoretto), una della quale inciderebbe fortemente sull’Orto Urbano Ortolino. A fine luglio sono partiti gli interventi di pre-cantierizzazione dell’area del parco (indagini archeologiche e ricerca di residuati bellici), mentre appena il 12 luglio, dopo la presentazione di oltre 1000 firme, l’Assemblea Capitolina votava una mozione che impegnava Sindaca e Giunta a cercare alternative alla viabilità prevista nel programma urbanistico.

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LE OPPOSIZIONI IN CAMPIDOGLIO – La volontà dei consiglieri d’opposizione in Campidoglio che si sono interessati a questa vicenda, è quella di predisporre un atto, da condividere con la maggioranza, con l’intento di rivedere il progetto, eliminare la strada e salvare quanto più parco possibile. “Esistono alternative meno invasive tali da tutelare il parco e gli orti urbani ivi esistenti – hanno commentato in una nota il consigliere capitolino di Fdi, Andrea De Priamo, e gli esponenti locali, Buonincontro e Mevi – È necessaria, però, una delibera di assemblea che faccia decadere l’interesse pubblico sul troncone di strada e destini gli oneri di urbanizzazione ad altre opere, è solo una questione di volontà politica. Fdi è pronta a sottoscrivere la delibera e ai appella a tutti i gruppi di maggioranza e opposizione per portarla in aula prima che sia troppo tardi ed i cittadini perdano il loro polmone verde”. Posizione simile è quella richiamata dal consigliere Pd e presidente della commissione capitolina Trasparenza, Antongiulio Pelonzi: “Sono convinto che sia necessario trovare un’alternativa ad una strada che oltre a cancellare una zona verde di particolare rilevanza per i municipi VIII e XI, risulterebbe peraltro non più utile alle esigenze della viabilità locale. I progetti su cui si basa la realizzazione della strada sono ormai superati e vanno sicuramente aggiornati. La revisione di quanto previsto in tempi ormai lontani non è un tabù, soprattutto se l’interesse pubblico è indirizzato su altre priorità come la salvaguardia di aree verdi”.

IL TESTO IN AULA – L’attesa è quindi per il testo che le opposizioni porteranno in Aula Giulio Cesare. Già durante l’assemblea del 4 marzo scorso, all’annuncio della preparazione di questo documento, i cittadini di Ottavo Colle si sono detti pronti a presiedere in massa alla seduta dell’Assemblea in cui verrà posto in votazione. Chissà che il rinnovato vigore che questa vertenza ha trovato non porti consiglio anche in Campidoglio e che si punti ad orientare diversamente le opere pubbliche, guardando veramente all’interesse dei cittadini.

Leonardo Mancini