ROMA – Che Roma non sia una città prettamente a misura di disabile è abbastanza palese, ma ci sono degli accorgimenti, come ad esempio l’accesso alle stazioni della Metro e ai mezzi in generale, sui quali non si può soprassedere. È questo il senso della posizione assunta dal Codacons nei confronti del Sindaco Gualtieri su questo tema, che potrebbe arrivare fino alla richiesta di un commissario ad acta.
NESSUN MIGLIORAMENTO
Stando a quanto riferito dall’Associazione dei consumatori, sul fronte di stazioni della metro, buche stradali e condizioni dell’asfalto, il Comune di Roma appare oggi ancora inadempiente. Il Codacons ricorda come la sentenza del 27 giugno 2022, n. 8763, del Tar del Lazio, accogliendo il ricorso presentato dall’associazione, aveva ordinato a Roma Capitale la realizzazione di alcuni obiettivi contenuti nel documento unico di programmazione 2018-2020, ed in particolare l’obiettivo strategico di “Migliorare la mobilità per i disabili” e quello volto a “Migliorare la sicurezza stradale”. “Ad oggi – si legge in una nota dell’Associazione – il monitoraggio mostra come non vi sia evidenza di un reale miglioramento per la circolazione per i cittadini, specie disabili, con particolare riferimento all’attuazione del Piano Nazionale per la Sicurezza Stradale”.
LA DENUNCIA DEL CODACONS
Ecco quindi la denuncia del Presidente del Codacons Carlo Rienzi: “Numerose scale mobili e ascensori delle stazioni delle linee metropolitane, anche in punti nevralgici della città come la fermata Termini, ancora oggi risultano non funzionanti e inaccessibili al pubblico, con gravi ripercussioni per i cittadini a mobilità ridotta come i disabili – seguita Rienzi – Per non parlare delle buche stradali e dello stato dissestato dei marciapiedi, sempre più un pericolo per i pedoni”.
LA DIFFIDA AL SINDACO GUALTIERI
Sono questi i motivi per i quali il Codacons ha presentato una formale diffida al Sindaco Gualtieri in cui si chiede di intervenire e fornire chiarimenti in ordine alle omissioni contestate circa lo stato delle strade capitoline. “Se non otterremo risposte da parte dell’amministrazione, saremo costretti a presentare un nuovo ricorso al Tar chiedendo la nomina di un commissario “ad acta” che si sostituisca al comune sul fronte della manutenzione delle strade, e presenteremo una formale denuncia in Procura chiedendo di indagare alla luce della fattispecie di Inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità”, conclude il presidente Rienzi.
Redazione
