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Metro C: difficoltà tecniche sul viaggio inaugurale, ma è affluenza record

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12.020 passeggeri per il primo giorno d’attività, ma non mancano le polemiche

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L’INAUGURAZIONE – Nonostante le molte difficoltà dei giorni scorsi alle 5,30 di domenica 9 novembre autorità e cittadini hanno potuto effettuare la prima corsa della nuova tratta. Un debutto non senza problemi tecnici, che hanno lasciato a piedi per 11 minuti gli utenti, prima di poter completare la corsa con un altro treno. “Si parte con la Metro C – ha scritto il Sindaco Marino – Un progetto centrale per i romani bloccato per anni. C’è voluta tanta determinazione per superare tutti quelli che per un motivo o per l’altro avevano interesse a non farci andare avanti”. “La nuova linea della Metro C attraversa quartieri su cui siamo impegnati da molti mesi in una delicata opera di ‘ricucitura’ del tessuto sociale, culturale e urbano – ha continuato Paolo Masini, Assessore allo Sviluppo delle Periferie – anche e soprattutto attraverso l’ascolto e il confronto costante con le associazioni di cittadini, i comitati di quartiere, le parrocchie e le altre realtà impegnate sul territorio, con un programma di interventi che già nelle prossime settimane grazie alla collaborazione di tutti gli assessorati farà vedere importanti risultati sul tema del decoro e dell’illuminazione. Oggi, con l’inaugurazione della metro, questo lavoro corre anche sui binari. Ci piace immaginare questa nuova opera come l’ago per il rammendo di questo territorio“.

 

I NUMERI DELLA METRO C – La tratta pantano-Centocelle copre 12, 7 Km di lunghezza con 5 nuove stazioni sotterrane e 10 in superficie che hanno subito un ammodernamento. Ogni treno può ospitare 1200 passeggeri con 204 posti a sedere. È importante ricordare che i treni non hanno conducente a bordo, ma sono controllati e guidati da un sistema di automazione integrale “driverless”, gestito da una centrale operativa. “Le 15 stazioni della Linea C sono dotate di porte automatiche di banchina che permettono, ai fini della sicurezza, una separazione netta fra le banchine e la zona binari e si aprono solo all’arrivo dei treni in contemporanea con l’apertura delle porte dei convogli – spiegano dal Campidoglio – La Centrale Operativa vigila costantemente sulla sicurezza dei passeggeri tramite sistemi di videosorveglianza (2 telecamere in ogni vagone) ed è in grado di comunicare con i passeggeri grazie ai sistemi di comunicazione audio-video a bordo dei treni e nelle stazioni”. Nella prima fase i treni avranno una frequenza di 12 minuti, mentre il servizio cesserà alle 18.30. Queste tempistiche sono state studiate per “continuare il pre-esercizio sul restante tratto della linea e aprire nel più breve tempo possibile anche le stazioni di: Mirti – Gardenie – Teano – Malatesta – Pigneto – Lodi”.

AFFLUENZA RECORD – È l’Atac in una nota a parlare dei dati sull’affluenza sulla nuova Linea: “Notevole affluenza di passeggeri nelle stazioni Finocchio, Borghesiana e Grotte Celoni, spiegano dall’azienda. Per tutta la mattina, quindi, il servizio è stato regolare”. Solo il primo giorno di attività sono stati registrati 12020 passaggi ai tornelli: “I capolinea sono stati i più frequentati, con 3.998 validazioni a Parco di Centocelle e 1.794 a Montecompatri-Pantano. Circa 700 di media le validazioni per Grotte Celoni, Finocchio, Alessandrino e Torre Maura. Lungo la linea, inoltre, sono stati distribuiti nella giornata di ieri oltre 12 mila pieghevoli informativi”.

DIFFICOLTÀ PER I PORTATORI DI HANDICAP – Non è la prima volta che si parla del ‘famoso gradino’ tra i convoglio della nuova linea e le banchine di alcune stazioni. Questa volta però a porre l’accento sull’evidente errore è l’Assessore allo Sport, Luca Pancalli: “È difficile la fruizione per chi non è autonomo perché quando si aprono le porte c’è un dislivello tra la banchina e il treno che crea problemi alle persone disabili. Quando c’è tanta gente però non c’è il dislivello perché il peso mette allo stesso livello la banchina con il treno. Per fortuna io sono riuscito a salire perché ho una mobilità in carrozzina che molti disabili non hanno – ha sottolineato l’Assessore – Dobbiamo pensare a chi sta peggio di noi”. Dall’Assessorato ai trasporti arriva immediata la rassicurazione che si sta già lavorando per risolvere il problema: “Ci siamo resi conto delle difficoltà. E’ evidente che questa non è una infrastruttura che non sconta delle difficoltà. Noi in questi 18 mesi ne abbiamo risolte una molteplicità, ovviamente il lavoro continuerà nelle prossime settimane e nei prossimi mesi per arrivare ad avere al completamente una infrastruttura che possa offrire i migliori standard di servizi e di accoglienza”.

LE POLEMICHE – “La Metro C sembra essere partita col piede sbagliato”. Afferma il Presidente Codacons, Carlo Rienzi, che come riporta ANSA ha commentato il problema tecnico sulla prima corsa della Linea C. “Ciò che è accaduto oggi, quando la metro C era sotto gli occhi di tutti e avrebbe dovuto garantire un funzionamento perfetto, è di pessimo auspicio – aggiunge – Una linea nuova di zecca, costata miliardi di euro e attesa per anni, non può permettersi alcun problema tecnico. Vogliamo sperare che il guasto odierno non sia un sintomo di ciò che attenderà gli utenti in futuro, ossia una metro dove gli stop e i problemi tecnici sono quasi quotidiani, al pari di quanto già avviene – conclude Rienzi – sulle linee A e B e sulla Roma-Lido”. La risposta alle molte polemiche su questo contrattempo è arrivata dal Vice Sindaco Nieri, che ha parlato di ‘Polemisti di Professione’: “Oggi abbiamo inaugurato un’infrastruttura attesa da oltre 15 anni a Roma, la metro C. Eppure i polemisti di professione preferiscono indugiare sui 5 minuti di stop del primo treno che ha percorso la tratta, poi regolarmente ripartito. I cittadini che abbiamo incontrato, invece, erano entusiasti – aggiunge Nieri – Molti erano emozionati, qualcuno era quasi incredulo di assistere finalmente a questo momento. Fanno sorridere le dichiarazioni di molti esponenti del centrodestra, che negli ultimi anni hanno fatto molte passarelle e tagli di nastro simbolici, ma non ha aperto neanche una stazione”.

LA STORIA – I primi scavi per la linea C risalgono, come molti ricordano, all’epoca Veltroni tra la fine del 2006 e l’inizio del 2007. La conclusione dei lavori era stata fissata in tre trance: nel 2011 fino a San Giovanni, per il 2013 l’apertura dello snodo con la linea B a Colosseo e nel 2015 la C sarebbe dovuta arrivare fino a Piazzale Clodio. I Costi allora, per la tratta fino a Piazza Venezia, erano stati stimati in circa quattro miliardi. La prima revisione del cronoprogramma invece è opera dell’Amministrazione Alemanno, che prevedeva l’apertura della Pantano-Centocelle nel 2011 (poi 2013) con un notevole aumento dei costi: circa 360 milioni di euro. L’ultimo ritardo di una lunga serie, soltanto qualche settimana fa, causato dal no del Ministero ai trasporti, che non aveva rilevato le condizioni di sicurezza necessarie a mettere in funzione la Pantano-Centocelle.

Leonardo Mancini