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Pub Crawl: fermati gli organizzatori

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Lunga maxi operazione congiunta: denunce e chiusure di locali, gli organizzatori guadagnavano fino a 5mila euro a sera in nero.
A partire da giugno di quest’anno si è svolta una lunga e complessa operazione congiunta del I Gruppo della Polizia Municipale e del Commissariato Trevi Campo Marzio contro il fenomeno del cosiddetto “pub crawl”,


vale a dire un tour alcolico dei pub del centro di Roma. Fenomeno di derivazione anglosassone nato intorno alla fine degli anni 90, in modo quasi spontaneo e su iniziativa di pochi soggetti, nel corso del tempo il pub crawl si è trasformato in un’attività a scopo di lucro, anche con l’utilizzo della rete internet, attraverso la creazione di società in grado di gestire un flusso costante e considerevole di giovani per lo più nordamericani e australiani i quali pagavano una quota da 20 a 30 euro a persona in cambio di alcolici di scarsissima qualità. Dalle indagini è emerso che i tour erano quattro, riconducibili ad organizzazioni e punti di ritrovo diversi:

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1.    ROME BAR TOUR di piazza Navona lungo il seguente itinerario; piazza Navona, via di Tor Millina, Piazza del Fico, via del Governo Vecchio, Corso Vittorio Emanuele II;

2.    ROMA CITY PUB CRAWL nei pressi della stazione Termini lungo il seguente itinerario: via Castelfidardo, via Solferino, piazza Santa Maria Maggiore, via Cavour, via IV Novembre;

3.    TOUR COLOSSEUM
nei pressi della stazione metropolitana Colosseo lungo il seguente itinerario; metro Colosseo, via dei Fori Imperiali, via Cavour, via Claudia, Largo Magnanapoli, via IV Novembre, p.zza Venezia, via del Plebiscito, C.so Vittorio Emanuele II;

4.    TOUR BEST OF ROME SPANISH STEP di piazza di Spagna gestito da    lungo il seguente itinerario: piazza di Spagna, via Condotti, Largo Fontanella Borghese, vicolo di San Biagio, Corso Rinascimento, Largo dei Chiavari, Piazza del Teatro di Pompeo, Piazza della Cancelleria, Corso Vittoria Emanuele II, via IV Novembre, via Vittoria Colonna.

Gli organizzatori di questi tour alcolici potevano arrivare a guadagnare, in nero, anche oltre 5000 euro a sera.

All’operazione hanno preso parte anche funzionari della Asl RmA che si sono occupati delle verifiche igienico-sanitarie dei locali. Alla fine di questi mesi di indagini, sono 13 le persone denunciate; 33 i locali sottoposti a provvedimenti di chiusura immediata; due attività, appartenenti a un trentatreenne bulgaro, fra gli organizzatori di questi tour, sono state sanzionate per mancanza delle autorizzazioni. Inoltre, è stata inviata al I Municipio la proposta di sospensione dell’attività per quattro esercizi, e due di revoca dell’autorizzazione per motivi relativi al disturbo della quiete pubblica e sicurezza urbana, danno alla salute pubblica e intralcio alla pubblica viabilità. Infine, dato che sono state riscontrate palesi violazioni delle normative fiscali – in sostanza si trattava di guadagni in nero – sono stati trasmessi gli atti alla Guardia di Finanza e tutti i responsabili denunciati alla Procura per evasione fiscale.
Nello specifico, durante i controlli della Polizia Municipale e della Polizia di Stato, nei pub e nei bar coinvolti, sono state chiuse 10 attività per carenze igienico-sanitarie e strutturali; di queste sette sono ancora chiuse. Durante i controlli, inoltre, altre 23 attività – non direttamente riconducibili al pub crawl – sono state chiuse sempre per carenze igienico-sanitarie e strutturali. Di queste, 4 sono ancora chiuse. Infine, oltre quelle già elencate, sono state anche inoltrate alla Procura le seguenti denunce: 6 per agibilità dei locali di pubblico spettacolo; 2  per disturbo alla quiete pubblica; 9 per frode in commercio; 4  per  inottemperanza alle Ordinanze prefettizie; 11 per inosservanza di altri provvedimenti; 2  per mancato pagamento diritti S.I.A.E.; 3  per tutela personale dipendente

ALEMANNO: Bene operazione, no a cultura dello sballo – «Faccio i miei complimenti al I gruppo della Polizia Municipale e al Commissariato Trevi Campo Marzio per gli ottimi risultati raggiunti con l’operazione congiunta di contrasto al “Pub Crawl”. Un tassello ulteriore per il contrasto alla cultura dello sballo. Una lotta che stiamo portando avanti nella Capitale con l’obiettivo di far capire ai giovani che il divertimento non va confuso con lo stordimento e la perdita di coscienza che troppo spesso rischia di trasformarsi in tragedia».
Marzia Lazzerini